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Vecchio 03-11-2014, 01:28 AM
Akira86 Akira86 non è in linea
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Ciao a tutti!
Mi chiamo Gian Marco ho 27 e vivo a Roma. La mia famiglia sta attraversando un periodo molto difficile ed io sto vivendo questo momento con grande dolore.
L'estate scorsa mio padre è stato ricoverato d'urgenza a causa di un fortissimo dolore al fianco sinistro e all'addome; per settimane hanno cercato di capire cosa avesse, ipotizzando le patologie più assurde: infarto intestinale, tumore del colon, diverticoli...finché non si sono accorti della presenza di un coagulo di 8 cm nella vena renale sinistra. Il rene sembrava privo di malattia neoplastica e quindi mio padre è stato curato per un mese con semplice terapia antitrombotica.
Alla fine della terapia il coagulo era aumentato. A quel punto hanno deciso di fargli un TAC-PET e il risultato è stato drammatico: trombosi neoplastica della vena renale. Continuo a precisare che il tumore in ogni caso non si vedeva. Fatto sta che nel giro di pochi giorni è stato operato d'urgenza (nefrectomia radicale sinistra).
Si è ripreso subito (mio padre è un tipo forte) e mentre aspettavamo il risultato dell'istologico abbiamo cercato di trascorrere delle tranquille giornate estive.
L'istologico, purtroppo, ha spiazzato tutti, soprattutto i medici: carcinoma dei dotti collettori o di bellini (tumore rarissimo, meno dell'1% di tutti i caricinomi renali, ma soprattutto aggressivo). E' stato un dolore tremendo; i medici ci hanno consigliato di non pensarci troppo e di vivere la nostra vita senza troppe paure (mio padre non presentava alcuna metastasi e la neoplasia era di 1 solo cm).
In ogni caso io non mi sono fidato di questi imbecilli e, attraverso il mio capo (lavoro in ospedale) ho contattato il Dr Bracarda, specialista di tumori renali.
Sotto suo consiglio ho fatto rivedere l'esame istologico ad un suo collega e, sorpresa delle sorprese, la diagnosi era errata: carcinoma papillare (sempre raro, ma meno aggressivo del bellini).
Bracarda ci disse di stare tranquilli e di fare le tac di controllo. Fino a dicembre scorso tutto bene.
TAC di controllo il 27.12: un dramma; metastasi polmonari, ai linfonodi e alle ossa. Pianti e crisi di panico da parte di tutti. Le metastasi sono piccolissime (quelle ai polmoni impercettibili, quelle alle ossa di pochi millimetri, linfonodi mediastinici di 2 cm massimo) ma cmq cadiamo tutti nella disperazione più totale. Ora mio padre è in cura con PAZOPANIB da circa due mesi.
Gli effetti collaterali ci sono: astenia, pressione alta e nausea; sono effettivamente tutti controllabili (niente di insopportabile) ma mio padre è molto depresso. Il mese prossimo ci sarà la TAC di controllo e siamo tutti molto in ansia. Attualmente conduce una vita normale e spero davvero che rimanga così per molto tempo.
Sono spaventato perché ho ancora bisogno di mio padre. E' un pensiero che non mi lascia mai e che mi fa stare malissimo.
Chi non ci passa non può capire il dolore che si prova.
Abbraccio tutti voi e faccio un in bocca al lupo a tutti!
Gian Marco
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