Buondì Franco,ho insegnato proprio istituzioni di diritto privato
e collaboravo con colleghi illuminati. Vero quando dici che le cose ci sono e il non vederle è frutto di poca presenza. Questo è il motivo del mio lungo percorso di consapevolezza che mi ha condotto a mettermi in discussione e a crescere. Oggi sono più coerente e responsabile e presto aiuto a quanti cercano il bandolo della propria matassa. La malattia è stata un ulteriore regalo della vita ,ha il suo perché che non è disperazione ma senso ciò che è . Le cose non accadono ex abrupto come tu dici. Capire con la pancia è la soluzione. Ascoltare i segnali del corpo senza fare gli struzzi. Accogliere quello che arriva senza essere spugne indiscriminate. Mettere confini alla propria pelle. Darsi il permesso dei voglio e non voglio. Mi piacerebbe incontrare tutti quanti della piazza lo volessero, potremmo organizzare nel corso dell'anno un fine settimana in una regione del centro Italia. Che ne pensi? Sarebbe l'occasione giusta per fare un vero gruppo di sostegno. Buona giornata a te e a tutti voi della piazza