Vi dico la mia cosa ne penso dell’assegno di accompagnamento, senza voler contraddire nessuno.
Se a
Ivan lo hanno concesso, è evidente che gli spettava di diritto per via di ulteriore patologia che nel momento in cui fu esaminato non gli consentiva di svolgere gli atti quotidiani della vita.
In particolare, si deve tenere conto anche, se questa persona abita da solo, l’età, il cumulo di diverse patologie in quel momento invalidanti. Ora se in questo momento dovessero esaminare me, dato che neanche le metastasi si vedono alla tac, e comunque la qualità della vita, a parte i vari acciacchi che provoca il sutent, è abbastanza buona, non ci sono preclusioni alla guida dei veicoli, il cuore non lascia intravedere cedimenti, si un po’ di asma, ma si riesce comunque ad essere indipendente; per quanto mi riguarda, per casi simili al mio non spetta l’assegno di accompagnamento. Ma se domani mattina qualcuno afferma che mi spetta di diritto senza se e senza ma, io a questo qualcuno gli dedico un monumento!
Con l’occasione porgo le mie più esaltanti congratulazioni per l’esito della tac di
Marco, così con un po’ di serenità in più se ne va in Sardegna a magnà roba buona alla faccia del sutent!
Per tutti gli altri sempre i miei più cordiali saluti ed in bocca al lupo. Alberto.