Ciao
Brasilero, rispondo subito a te data l’urgenza. Mio parere personale, è una sciocchezza sospendere per due o tre giorni, dato che il paziente(tuo padre) non è stato nemmeno visitato, di ciò ipotizzo che l’
oncologo possa aver preso un abbaglio, su che cosa si è basato se non gli ha fatto fare neanche un esame? Tutti quegli effetti collaterali che all’inizio sembrano devastanti, sono comunque comuni un po’ a tutti, eccetto rari casi; quello che non è molto comune è che a tuo padre non si sia alzata ancora la pressione. Sicuramente il caldo andrà ad influire ancora di più sugli effetti indesiderati e non per forza debba risultare intossicato. E’ vero, l’intossicazione talvolta sopraggiunge, ma dopo un congruo numero di cicli, oppure se anche il paziente inconsapevolmente nello stesso tempo assume farmaci di altra natura per altre noie di salute che vanno ad urtare la sensibilità del nostro sutent. Ovviamente a scanso di equivoci segui le indicazioni dell’oncologo, ma nello stesso tempo fatti prescrivere degli esami del sangue appropriati ed un ecocardiogramma che non guasta mai in questi casi, cari saluti, Alberto.