View Single Post
  #448 (permalink)  
Vecchio 07-06-2008, 10:20 AM
albonf albonf non è in linea
Senior Member
 
Registrato dal: Apr 2008
Messaggi: 770
predefinito Ippocrate

Buon giorno a tutti, poiché in questi giorni, ognuno abbiamo detto la nostra a sostegno di Susanna e sua mamma, ora, secondo me, per non crearle confusione, sarebbe bene non soffermarci sull’argomento a meno che non sia lei stessa a chiedere nostri pareri, dico questo in segno di rispetto per loro e per noi stessi, continuiamo tuttavia a sostenerla in tutti i modi possibili.
A me personalmente fa sempre piacere ricevere notizie e migliori proposte da portare avanti, tutti con il proprio caso attingiamo da queste discussioni, di una cosa sono sicuro, serve almeno a valutare la professionalità e l’umanità di determinati medici che non sempre osservano il giuramento di Ippocrate :
"Consapevole dell'importanza e della solennità dell'atto che compio e dell'impegno che assumo, giuro:
di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento;
di perseguire come scopi esclusivi la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell'uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale;
di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di un paziente;
di attenermi alla mia attività ai principi etici della solidarietà umana, contro i quali, nel rispetto della vita e della persona, non utilizzerò mai le mie conoscenze;
di prestare la mia opera con diligenza, perizia, e prudenza secondo scienza e coscienza ed osservando le norme deontologiche che regolano l'esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione;
di affidare la mia reputazione esclusivamente alla mia capacità professionale ed alle mie doti morali;
di evitare, anche al di fuori dell' esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano ledere il prestigio e la dignità della professione;
di rispettare i colleghi anche in caso di contrasto di opinioni;
di curare tutti i miei pazienti con eguale scrupolo e impegno indipendentemente dai sentimenti che essi mi ispirano e prescindendo da ogni differenza di razza, religione, nazionalità condizione sociale e ideologia politica;
di prestare assistenza d' urgenza a qualsiasi infermo che ne abbisogni e di mettermi, in caso di pubblica calamità a disposizione dell'Autorità competente;
di rispettare e facilitare in ogni caso il diritto del malato alla libera scelta del suo medico, tenuto conto che il rapporto tra medico e paziente è fondato sulla fiducia e in ogni caso sul reciproco rispetto;
di osservare il segreto su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell'esercizio della mia professione o in ragione del mio stato;
di astenermi dall'"accanimento" diagnostico e terapeutico."
Sarebbe un bel giuramento non c’è che dire, però di mezzo, secondo me c’è sempre S. Palancaio a cui molti dei nostri cari e professionali medici si ispirano e mi fermo qui per non innescare cose antipatiche, vi abbraccio tutti, Alberto.
Rispondi quotando