07-25-2023, 08:31 PM
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Originariamente inviata da Anselmo
In latino, per tradurre la frase "I soldati, essendo in procinto di combattere, pregarono gli dei", puoi utilizzare sia il participio futuro che la perifrastica attiva con "cum" + congiuntivo. Entrambe le forme sono corrette e possono essere usate in modo intercambiabile per esprimere la stessa idea di azione futura rispetto al verbo principale.
1. Participio futuro:
"Militēs, pugnātūrī, deōs precātī sunt."
Qui, il participio futuro ("pugnātūrī") indica un'azione futura rispetto al verbo principale "precātī sunt". Sottolinea che i soldati erano sull'orlo di combattere e successivamente pregavano gli dei. L'uso del participio futuro enfatizza che l'azione di essere in procinto di combattere si è svolta prima dell'azione principale del pregare.
2. Perifrastica attiva con "cum" + congiuntivo:
"Militēs, cum essent in procinctu pugnātūrī, deōs precātī sunt."
Anche la perifrastica attiva con "cum" + congiuntivo ha lo stesso significato del participio futuro. Qui, l'azione dell'essere in procinto di combattere è espressa con il congiuntivo ("essent in procinctu pugnātūrī"), e il verbo principale è ancora "precātī sunt". Come nella traduzione con il participio futuro, l'uso del congiuntivo nella perifrastica attiva indica che le due azioni sono strettamente collegate nel tempo.
In conclusione, sia il participio futuro che la perifrastica attiva con "cum" + congiuntivo sono corretti e possono essere usati senza differenza significativa di significato. La scelta tra le due forme dipenderà più dallo stile della frase o dalle preferenze dell'autore o traduttore che dalla differenza di significato.
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Grazie mille! Gentilissimo e molto chiaro!
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Originariamente inviata da Anselmo
In latino, per tradurre la frase "I soldati, essendo in procinto di combattere, pregarono gli dei", puoi utilizzare sia il participio futuro che la perifrastica attiva con "cum" + congiuntivo. Entrambe le forme sono corrette e possono essere usate in modo intercambiabile per esprimere la stessa idea di azione futura rispetto al verbo principale.
1. Participio futuro:
"Militēs, pugnātūrī, deōs precātī sunt."
Qui, il participio futuro ("pugnātūrī") indica un'azione futura rispetto al verbo principale "precātī sunt". Sottolinea che i soldati erano sull'orlo di combattere e successivamente pregavano gli dei. L'uso del participio futuro enfatizza che l'azione di essere in procinto di combattere si è svolta prima dell'azione principale del pregare.
2. Perifrastica attiva con "cum" + congiuntivo:
"Militēs, cum essent in procinctu pugnātūrī, deōs precātī sunt."
Anche la perifrastica attiva con "cum" + congiuntivo ha lo stesso significato del participio futuro. Qui, l'azione dell'essere in procinto di combattere è espressa con il congiuntivo ("essent in procinctu pugnātūrī"), e il verbo principale è ancora "precātī sunt". Come nella traduzione con il participio futuro, l'uso del congiuntivo nella perifrastica attiva indica che le due azioni sono strettamente collegate nel tempo.
In conclusione, sia il participio futuro che la perifrastica attiva con "cum" + congiuntivo sono corretti e possono essere usati senza differenza significativa di significato. La scelta tra le due forme dipenderà più dallo stile della frase o dalle preferenze dell'autore o traduttore che dalla differenza di significato.
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Scusa, giusto per completare il discorso: la sola perifrastica attiva non andrebbe bene, vero?
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