Buona sera a tutta la piazza, il periodo non ci consente di starcene un po’ assieme, è come in una piazza vera, c’è chi va e c’è chi viene. Qualcuno se ne va in certi posticini (non c’era U.B.?!)a farsi braciolate e bere del barbera e nebbiolo, mi raccomando, i vini non vanno mai mischiati se no ti segano le gambe qualora qualche muscolo fosse rimasto indenne dal passaggio del sutent! Ciao Bobo, a presto.

Mi riallaccio alla tac dell’encefalo che dovrà eseguire il papà di Maddy, anche qui è un busillisi, se la tac scopre qualcosa è già troppo tardi, purtroppo il cervello ti da subito segni di squilibrio anche con millimetriche formazioni, quindi tecnicamente parlando sarebbe perfettamente inutile eseguirla, come sarebbe perfettamente utile eseguirla nel caso si fossero manifestati eventi provenienti dall’encefalo, si sa poi che quello che pensiamo noi conta quanto il due di coppe quando la briscola è a bastoni ed allora, non ci rimane che starcene alla finestra a guardare. Insomma per capirci meglio, l’eventuale tac all’encefalo servirebbe di più al neurochirurgo laddove dovesse operare che all’oncologo, il quale si metterà la coscienza un po’ più tranquilla, consapevole del fatto che se una metastasi attacca l’encefalo, lo può fare tranquillamente anche il giorno dopo la tac. Dopo che facciamo ancora una tac??????

Maddy, quel tipo di cellula non so come reagisce con il sutent, sta di fatto che è davvero molto insidiosa, se si presentasse qualche piccolo spiraglio di eventuale operazione, sarebbe meglio intervenire, se no pazienza, ci affidiamo al nostro farmaco e speriamo bene. Un abbraccio ed in bocca al lupo.