Mio caro Bobo, sono qui a dirimere qualche dubbio in proposito, partiamo dal rischio-beneficio, il rischio è tanto grande quanto lo è il beneficio, come dice qualche nostro illustre politico, piuttosto che niente, meglio piuttosto. Il beneficio che sarebbe il piuttosto, ce lo consumiamo a piccole dosi come se fosse una vera e propria leccornia, nel frattempo ci prendiamo tutte le mazzate che ci arrivano tra capa e collo, questo è il rischio. Rischio di morire di sutent è possibile, ma poco probabile, rischio di morire di entrambi i fattori cioè sutent + debilitazione, laddove il sutent viene prescritto con una certa leggerezza è davvero alto, per cui il concetto finale è sempre quello, se una persona è già debilitata non bisogna aiutarla a morire aggiungendo qualche pasticca di sutent magari nella convinzione che il farmaco possa adempiere il miracolo, non ci siamo e molti non riescono a capirlo. I risultati li abbiamo sotto gli occhi, anche tra di noi ne sono successi di tutti i colori e per fortuna che abbiamo questo mezzo così possiamo conoscere e conoscerci, se no, ci davano a bere chissà che cosa.
Il mio punto di vista personale è questo, il sutent va bene, anzi benissimo per tutti coloro che offrono una buona condizione fisica e psicologica, nonché la dove il cancro non possa prendere il sopravvento per l’immediato, ma se non ci sono determinati presupposti, il sutent è morte sicura, forse anche prima del tempo che occorre ad una persona di morire per vie naturali.
Per quanto riguarda l’assunzione, dovrà per forza essere per sempre o, quantomeno finché il farmaco avrà effetti di contenimento nei confronti del tumore. Finiti questi effetti, sappiamo che si dovrà cambiare nella speranza di ulteriore contenimento con altri farmaci, dopodiché ci sarà Dio che si prenderà cura di noi, sempre che nel frattempo non si inventano qualche altra diavoleria.
Con ciò, mi auguro di cuore che il mio pensiero possa essere demolito anche tra cinque minuti.
Un mondo di bene per tutti, da me.
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