Salve a tutti, amici vecchi e nuovi, sono in permesso, in libera uscita d, dopo 17 giorni trascorsi giorno e notte in ospedale, è arrivata mia zia a darmi il cambio.
Ho subito pensato a voi, mamma è ancora in ospedale, il
SORAFENIB-NEXAVAR, il 16 agosto le ha procurato una emorraggia gastrica e da quel giorno non abbiamo avuto più tregua, è sembrata una catena : Emorraggia, febbre, dolore, inapptenza totale.......
Siamo ricoverati all'oncologico di Palermo e i medici si sono subito attivati per consulenze con : chirurgo,virologo, medico del dolore, radiologo interventista,.
La recidiva praticamentein parte era stata liquefatta e necrotizzata dal farmaco , ma si è ascessuata e pertanto le procura febbre , dolore e tensione .
Sono stati eseguiti un ago aspirato,due drenaggi con TAC guidata, non vi dico le torture,poichè c'è una buona parte di massa solida,sono state intraprese terapie antibiotiche ,protezioni gastriche, sono stati eseguiti :tac,eco addome, diretta addominale,rx torace, emocromi, emocolture, scintigrafia con leucociti marcati.......
E' da tre giorni senza febbre, il calo non è stato indifferente, abbiamo sospeso la terapia antitumorale e la malattia va........ chissà dove arriverà.......
Chissà credo che queste terapie SUTENT SORAFENIB forse debbano essere somministrate con un più rigoroso controllo medico e con maggiori terapie di supporto per tollerarne gli effetti collaterali: protezioni gastriche in flebo, flebo drenanti e tutto ciò che viene somministarto nelle normali chemioterapie dal momento che si dice che questi siano farmaci più blandi rispetto i chemioterapici ma credo proprio che on siacosì, nche il mio
oncologo mi aveva anticipato che sono terapie che non hanno nulla da invidiare alle tradizionali chemioterapie.
Non voglio annoiarvi..sono molto stanca , ma non potevo no comunicare con voi.
Un grande bacio a tutti, ma speciale ad albonf, matilde e morgan, mita gio63 e giuly.