Caro Alberto, la mia fiducia nella Sanità non è così illimitata come ti è sembrato,
anzi sono numerosi i buchi neri sia nell’organizzazione che nella ricerca perché
quello che maggiormente conta è il dio Denaro e il malato nella scala dei valori è
all’ultimo posto. In base alla mia esperienza ritengo logico e razionale credere che
l’interpretazione di una Tac di carattere oncologico sia compito specifico dello
oncologo anche solo per l’esperienza che ha acquisito sul campo. È vero che spesso compiono errori
ma non si dice: errare humanum est.Questo per chiarire che non sono poi tanto ottimista
sia per quanto riguarda il sistema sanità sia su molti suoi operatori che spesso
dimenticano l’aspetto psicologico del paziente che deve essere ascoltato e rassicurato,
mai ingannato.
Parodiando quel famoso re francese ti chiedo: il Sutent val bene una messa?
Un saluto atutta la Piazza