Ciao
Bobo, finalmente di nuovo in Piazza, da un po’ di tempo mi domandavo come mai non ti facessi più sentire.
Rispondo subito alla tua domanda e, ti ringrazio per avermi dato questa opportunità, bada bene, io parlo sempre secondo la mia esperienza nel settore, perciò chiunque potrebbe smentirmi al riguardo.
Andiamo per data: settembre 2005, vengo inviato a sei mesi dall’ultima operazione al protocollo di sperimentazione poiché risultava visibile un nodulo metastatico al già operato polmone sinistro. Presso questo centro, ricevuto dal responsabile sperimentatore, dopo accurata visita e storia clinica passata al setaccio, mi sento dire da questi, che sarebbe molto opportuno sottoporsi ancora una volta a resezione del nodulo e, solo in un secondo tempo si sarebbe formulata un’ipotesi di assunzione del farmaco. Pago le mie 100 € di visita intramoenia, senza polemica per carità in quanto scelsi io quella formula e me ne torno a casa con le pive nel sacco!! I primi di Febbraio del 2006 vengo operato al polmone e, dopo appropriata convalescenza, la mia 1° oncologa in sede di visita non mi fece neanche sedere perché aveva ancora una volta la lettera pronta per inviarmi ancora al centro di sperimentazione. Bene, richiedo ancora visita intramoenia a pagamento e mi ripresento dall’
oncologo sperimentatore, stesso rituale di prima, visita accurata ed approfondita, rilettura di tutte le carte nuove in mio possesso e, qui sta la sorpresa, mi rimanda indietro dicendomi che legalmente non poteva trattenermi nella sperimentazione in quanto al momento ero privo di malattia visibile a qualsivoglia strumento diagnostico(
questo sta a significare che purtroppo per prevenzione il sutent almeno in quella sperimentazione non si poteva usare, ora non saprei se si comportano allo stesso modo). Nel frattempo avevo eseguito una pet che mi aveva fatto rilevare secondo l’oncologo, un falso positivo, di cui infatti non ne ha tenuto neanche conto. Fatta ulteriore tac, “finalmente” si fa vivo un nodulino di un cm al polmone destro e finalmente per la 3 volta sono andato a bussare a suon di € ancora con visita intramoenia. Questa volta, avuto pietà di me era il 5 luglio 2006, mi ha arruolato nella benedetta sperimentazione. Ho raccontato tutta questa pappardella anche per significare ai nuovi entrati qual’ è, sempre secondo la mia esperienza la natura di questo farmaco. Posto che serve a cronicizzare la malattia senza che riesca a sconfiggerla, su di me non si sono sognati neanche un po’ di usarlo a scopo preventivo ben consapevoli che il carcinoma renale avrebbe consegnato ancora una volta metastasi a distanza, io questo fatto ancora non l’ho digerito.
Quella seconda opzione,
Bobo, mi puzza di bruciato, e mi spiego meglio, se vi è assoluta impossibilità di operare così come succede per
Marco ed i noduli risultano di modeste dimensioni, allora sarei d’accordo con questa ipotesi, salvo che non si tratti di un tipo di carcinoma originario ancora residente al rene, in questo caso del sutent, a parte un’aspettativa di riduzione della massa tumorale di qualche cm, non ce ne faremo proprio un bel niente.
Torno a ribadire fino alla noia, anche a costo di girare tutta l’Italia per trovare un operatore con i controCCCC, cercare in qualsiasi modo di operare il più possibile, solo così risalirebbero le nostre quotazione in borsa per un’aspettativa di vita più lunga possibile.
Spero di essere stato chiaro, ad ogni modo se vi è qualche dubbio mi sforzerò, magari con l’aiuto di
Nanni a dirimerlo. Un grande in bocca al lupo, e buona domenica per tutti quanti.