06-14-2007, 07:57 PM
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Ho comunque trovato il sito che spiega tutto:
Carlo Baldi - Laboratorio per Reggio Emilia - Elezioni amministrative 2004
Poi sul sito del laboratorio per reggio ho trovato anche il volantino dell'iniziativa di cui parli chiamata "Iniziativa popolare per ridurre i privilegi della classe politica italiana e per assicurare maggior trasparenza"
Copio incollo ciò che dice:
1.L’attività politica non deve essere una professione permanente, ma un servizio temporaneo prestato nell’interesse di tutta la società.
2.L’incarico di Parlamentare, Consigliere provinciale, comunale, regionale e/o ad altra carica Pubblica non può avere una durata superiore a due mandati consecutivi.
Successivamente a tale termine, per un periodo di almeno tre anni, chi ha ricoperto gli incarichi predetti non può rivestire alcuna carica in Organi dello Stato, Enti territoriali e Società Pubbliche partecipate.
3. Gli amministratori di società partecipate pubbliche vanno scelti in modo trasparente, all’interno di una rosa di candidati, tenendo conto esclusivamente dell’esperienza maturata e del Curriculum.
4. Tutti gli Enti Pubblici, comprese le Istituzioni dello Stato, devono presentare un bilancio annuale, redatto su schemi omogenei, che assicuri la massima trasparenza dei costi e dei ricavi.
Tali dati vanno rapportati con quelli dell’esercizio precedente e, per stesso o analogo settore, con i valori medi dei bilanci delle equivalenti Istituzioni dei principali Stati europei (Francia, Germania, Spagna, Inghilterra, Svezia).
5. Il numero dei componenti del Parlamento, dei Consiglieri regionali, provinciali e comunali va ridotto di almeno il 40% entro la prossima legislatura.
Entro tale termine vanno:
- riformati gli Enti territoriali, con abolizione delle Province e attribuzione delle loro funzioni ai Comuni
ed alle Regioni,
- sciolti e liquidati tutti gli Enti inutili.
6.I costi complessivi delle Istituzioni Pubbliche, compresa la Presidenza della Repubblica, non devono superare la media dei costi di pari organi dei principali Stati europei (Francia, Spagna, Germania, Inghilterra e Svezia).
7. Le norme per la pensione sono uguali per tutti i cittadini, parlamentari compresi. I soggetti investiti di cariche pubbliche maturano i diritti pensionistici con le stesse modalità previste per tutti gli altri lavoratori.
L’indennità di pensione erogata dallo Stato e/o da altri Enti e Società pubblici è unica. Non sono ammesse più indennità a titolo pensionistico.
8.Il corrispettivo finanziario dei Deputati e dei Senatori Italiani non può essere superiore alla media dei compensi corrisposti dai rispettivi Stati ai parlamentari Francesi, Spagnoli, Inglesi, Tedeschi e Svedesi.
Il corrispettivo finanziario dei Parlamentari Europei Italiani non deve eccedere l’importo previsto dall’Unione Europea. In assenza di quest’ultima disposizione, esso non deve eccedere la media dei compensi corrisposti dai Paesi sopra citati ai loro Parlamentari Europei.
Sui compensi di cui sopra gravano i contributi assicurativi e previdenziali e la tassazione negli stessi termini previsti per i lavoratori subordinati.
Nessuna indennità per l’attività pubblica prestata deve essere comunque erogata ai parlamentari ed ai consiglieri regionali a decorrere dalla data di cessazione della loro carica.
9. Tutti coloro che rivestono cariche elettive pubbliche non hanno il diritto di godere di privilegi speciali e/o benefits. È riconosciuto un rimborso spese a piè di lista secondo i criteri normalmente applicati per i lavoratori dipendenti o suggeriti dall’ Unione Europea, e comunque entro un tetto annualmente fissato dagli Organi di controllo della Spesa Pubblica (in particolare la Corte dei Conti).
Ai Consiglieri provinciali, comunali ed a quelli regionali non spetta alcun compenso fisso, salvo un gettone di presenza per ogni loro effettiva partecipazione alle riunioni dei rispettivi Consigli e Commissioni.
10. I privilegi attualmente in essere, diversi da quelli goduti dai restanti cittadini, per coloro che ricoprono cariche pubbliche elettive o svolgono attività nella pubblica amministrazione e che non siano in linea con quanto qui disposto, decadono a decorrere dal 1° gennaio 2008.
il documento in allegato.
Buona lettura a tutti!
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