Giulietta, non scoraggiarti, quello di cui ti rendi conto e non so da quando, io è dalla 1° capsula di sutent che lo avevo appreso dallo stesso
oncologo che mi aveva tenuto a battesimo; ricordo che mi disse: il farmaco è sperimentale, è un buon farmaco, “descrivendomi minuziosamente tutti gli effetti collaterali che poteva portare”, contribuisce a dare un’aspettativa di vita più lunga e potrebbe ad un certo punto non funzionare più. Non è un farmaco miracoloso che va a guarire la malattia, ma tende a cronicizzarla e tenerla li ferma nel tempo.
Pertanto, avevo già in preventivo che prima o poi doveva capitare, anzi ritengo di averlo sfruttato al massimo delle sue potenzialità con tutti i sacrifici che tutti noi conosciamo. Sono d’accordo con te quando dici se vale la pena sopportare tutto ciò, infatti a tal proposito, ieri con la dottoressa abbiamo parlato appunto di questo aspetto, ho capito quindi, che è una tortura in tutti i sensi anche rispetto alla chemioterapia tradizionale, in quanto quest’ultima da gli effetti nefasti solo per qualche giorno ed anche peggiori, ma poi in genere conseguono almeno 6 settimane di intervallo dove il fisico si rigenera, mentre con il sutent e similari questo non avviene. Spero che
Marco trovi la forza di poter sopportare questi brutti effetti fino alla scadenza naturale del farmaco che vi auguro sia il più lontano possibile nel tempo.
Mie care
Susanna e
Simonetta, è bello sapere che dalla tribuna d’onore arrivano fin qui nel campo, le vostre belle parole di incoraggiamento, vi assicuro che ce n’è sempre di bisogno. La vostra solidarietà nei nostri confronti è davvero encomiabile, io ne vado fiero di aver conosciuto anche solo tramite questo mezzo, persone come voi, GRAZIE!
Matilde, so come ti senti in questo momento, stare impotenti a guardare il secondo fallimento di un farmaco in così poco tempo, porta ad una delusione totale rispetto alle aspettative che ognuno in cuor suo riponeva. Come avrai notato chi più e chi meno l’andamento è sempre questo, la cosa che mi fa arrabbiare di più è sempre quella, cioè quando, illustrissimi luminari vengono in televisione e parlano di questi farmaci come miracolosi o, come una vittoria sul cancro, abbiamo constatato proprio sulla nostra pelle che così non è, per cui ritengo, che predicano bene, ma razzolano male; D’altronde, senza fare nomi (
VE lo dirò in privato) Non avrebbero mai potuto fare certe carriere senza vendere del fumo con niente arrosto.
Oggi, dopo 60 giorni consecutivi a 37,5 mg, è il primo giorno senza sutent, già sento la differenza, per contro però sento che cominciano anche ad arrivare i guai respiratori, da domani quindi sotto cortisone e dai chi più ne ha più ne metta.