Ciao
Ern, La nuova sperimentazione, ammesso che parta, come dicevo qualche post fa, si basa sul 50 per cento che uno ne possa usufruire, per contro, l’altro 50 per cento se la deve vedere con il
nexavar che comunque fa parte della sperimentazione, perciò o axitinib o nexavar; si sa però che come quasi sempre accade ad un certo punto della sperimentazione o comunque se vedono che nexavar non produce effetti, gli arruolati continueranno ad essere trattati con axitinib. L’incognita è che se per caso, quest’ultimo a sua volta non dovesse funzionare, allora si che ci sarebbe da preoccuparsi, tuttavia, la dottoressa che tra l’altro fa parte dello staff sperimentazioni sul carcinoma renale, mi ha detto che già negli USA ha prodotto dei risultati lusinghieri. Con questo non mi certamente trasmesso un grande entusiasmo, ma una piccola speranza che quantomeno sulla mia persona possa durare ulteriori 30 mesi. Per quanto riguarda l’everilomus, poiché è quanto meno una buona carta da giocarsi, questa se la spenderebbe per ultima nella dannata ipotesi di un peggioramento nel corso della sperimentazione. Spero vivamente che il prodotto possa essere dato nell’imminenza anche a tutti gli altri in modo che ognuno nel caso si fosse già giocato nex e sutent possa avere almeno una ulteriore speranza, però sai com’è in queste cose, prima che diano a tutti ciò che potrebbe farli continuare a vivere, sperimentano, sperimentano, finchè molti altri nel frattempo non ci lasciano le penne. Un abbraccio a te ed a
Severino.