omissis
Cara Rossella, il tuo non è un abbandono, ma la consapevolezza che qualcosa di tragico si sta compiendo. Ti assicuro che il comportamento di Luigi è molto comune per quasi tutti gli ammalati oncologici nella sua medesima situazione, è una forma di riparo che è insita dentro ognuno di noi e che viene fuori in momenti di enormi difficoltà, non si vorrebbe vedere nessuno o scambiare qualche chiacchiera, tutto sembra una fatica incredibile, sicuramente non vuole in cuor suo farvi torto, ma non riesce a fare diversamente, stagli vicino in silenzio, lui percepirà lo stesso la vostra presenza e si sentirà al sicuro, vi vuole un mondo di bene, per questo non dovete temere, ma purtroppo si sente così abbattuto che non riesce neppure a dimostrarvelo. Ciao ed un forte abbraccio.
Franco, caro Franco, il tuo spirito combattivo ha ripreso a funzionare, lo sento da come ti esprimi, e dai che domani vai a contrattare la nuova cucina, così il pranzo del compleanno lo farete con quella, sicuramente porterà bene! Di alla suocera di andarci piano con i suoi manicaretti, sai che con il sutent poi qualcosa si va a cagare, ohops, pagare!!!!!!!!!! Un grandissimo in bocca, a domani per gli auguri, ciao.
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