Caro
Alberto,
per quanto riguarda il mio caso e credo che tutti i casi siano simili ma non uguali, mi è stato proposta l'alternativa del Bevacizumab + interferone, in caso il sutent non abbia il successo sperato.
Poi, mi rendo conto che gli studi e le sperimentazioni si basano su percentuali e la nostra fortuna è di stare dentro quel 35% - 40% o più.
Ho comunque notato che la sperimentazione è andata avanti e con la scoperta del VEGF(tra l'altro da parte di uno scienziato italiano) si sono aperte molte possibilità. Come tu già saprai, i tumori si formano vicino ai vasi e li modificano, creando delle canalizzazioni interne. E' la formazione di neo-vasi da quelli preesistenti che si definisce angiogenesi. Il neo-capillare è, per il tumore, una fonte di sostentamento e una via di trasporto per le metastasi. Per cui lo sviluppo e la diffusione sono entrambi dovuti alla sua capacità di sorgere vicino ad un vaso sanguigno e di crescere alimentandosi con vasi propri per cui l'idea di base è quella di soffocare il tumore tagliandogli la via di sostentamento, cioè i vasi che lo nutrono.
Fino a 3/5 anni fà non c'era cura, il sutent ha già dato speranza a molti pazienti. Io credo che non ci fermeremo qui.