l'arma di Alberto era e resta la consapevolezza unita alla sfida. Sai
Bobo, penso che la grande scommessa su cui Alberto ci ha insegnato a puntare sia quella di VINCERE... Sì, credo che,al di là delle asserzioni d'obbligo che lui faceva sul fatto che dalla malattia non si potesse guarire, in realtà lui pensava che fincè c'è guerra è possibile la vittoria. Ho parlato con lui per l'ultima volta venerdì 20 febbraio, era già in ospedale, non ho colto il tono, nè la voce di un generale sconfitto, ma quella di chi sta pianificando controffensive continue...
Non è ineluttabile la nostra sconfitta, e se la è, è la normale sconfitta dei corpi mortali sul cosmo... siamo tutti malati cronici, ed ad ogni parto, se ci pensi bene, vengono alla luce dei moribondi, la clessidra si gira per tutti, sani e non.
La sola cosa che contraddistingue il malato dal sano è la consapevolezza giornaliera che, prima o poi, tutto finisca.
Il sano ci pensa una tantum, e solo se è filosofo, noi ci pensiamo ad ogni minuto...
Myta , Franco, è vero che è per tutti tremendamente doloroso scendere in piazza in questi giorni, l'assenza pesa.
Però vedete, molti leggono senza farsi vedere, e qualcuno, in onore di Alberto, ha preso la decisione di entrare nel gruppo. Credo che questa cosa abbia un grande significato.
E poi defilarsi dal forum sarebbe perdere non uno, ma tantissimi grandi amici, magari meno "pesanti" di Alby ma ugualmente cari.
Ernesta, quanto sei dolce. Facci sapere della RMN di domani. Magari nel nuovo centro moduleranno il
nexavar come a Cristiano, che faceva la pausa di 2 settimane ogni 5.
Ora invece ha cambiato modulo e fa solo 14 giorni, poi 21 di sutent e 14 di altro farmaco.
Ciao a tutti, esercizi di sorriso domani.
ps: Quando ho letto ad Alberto tuttti i post dei 2 giorni ha tanto riso del tuo post,
Franco. Non poteva resistere senza notizie. Mi sa che, da dov'è ora, un occhiatina di tanto in tanto la butta...