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  #6 (permalink)  
Vecchio 09-11-2007, 04:50 PM
Emilio Emilio non è in linea
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Originariamente inviata da Theo Visualizza il messaggio
in positivo la chiarezza delle parole, riuscivo a capire tutti i testi anche senza libretto.
Verissimo!
Bisogna pur dire che la nitidezza di pronuncia (fatte salve certe impostazioni tecniche che io considero "degenerate") è una caratteristica generale del timbro tenorile e non è quindi un'esclusiva pavarottiana. Sul piano espressivo, in effetti, non era una cima: basta confrontarlo con le esecuzioni di Gigli (a titolo di esempio, emblematica è la canzone "Mamma"!) per rendersene conto. Celletti, un po' causticamente, preferiva Claudio Villa al Nostro... E' il suo timbro unico, regale, dorato, corroborante, che ci fa innamorare il suo canto.
Comunque, niente da dire: nella nostra epoca è stato il più grande, soprattutto per come ha interpretato e gestito il suo ruolo-immagine, "rinverdendo a tutti gli effetti il mito del Tenore" (Gualerzi).
Personalmente, come approccio filosofico al canto, per fare un nome anagraficamente a noi vicino, preferisco Alfredo Kraus.
Ciao!
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