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Vecchio 09-13-2007, 11:42 PM
Maela Maela non è in linea
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Originariamente inviata da bruno Visualizza il messaggio
Da qualche giorno non abbiamo più uno dei grandi interpreti mondiali della lirica: una perdita che peserà sensibilmente nel nostro mondo di appassionati e melomani. Con Pavarotti avevamo ripreso la lederschip nel settore tenorile che avevamo un po’ smarrito dopo la perdita dei Gigli, dei Del Monaco, dei Corelli e tantissimi altri (mi spiace non poterli elencare tutti solo per ragioni di spazio) e l'avvento prepotente dei tenori spagnoli. Nulla da togliere alla loro professionalità e bravura: è importante che la lirica viva anche sotto questi aspetti per così dire sportivo/campanilistici. Ciò che mi ha profondamente deluso e rattristato è come alcuni settimanali abbiano già sfruttato l'occasione di allegare le interpretazioni di Pavarotti, approfittando dell'onda emotiva della sua prematura scomparsa, quasi per non arrivare secondi alla grande opportunità che si è presentata loro. A mio parere questi giornali sono arrivati ultimi!
Parlando da brave persone, Bruno, Lei ha perfettamente ragione, ma se questo può servire per divulgare o solo incuriosire qualcuno e portarlo a conoscenza che oltre a Laura Pausini, Zucchero o Vasco, c'è qualcuno che ha portato la storia della musica Italiana nel mondo, e a pieno titolo, ben venga. Forse qualcuno si soffermerà ad ascoltare le pagine immortali scritte da geni musicali che non si esauriscono nel giro di un ventennio ma che originano emozioni anche a centinaia di anni di distanza dalla composizione. Noi che abbiamo avuto la fortuna di conoscere questo genere musicale, siamo tenuti a distanza o guardati con diffidenza, invece sono gli altri che non sanno quel che si perdono! Se ha avuto occasione ieri sera di vedere in tv la fiction sulla Callas e Onassis forse potrà capire quanta ignoranza c'è attorno alla lirica: si figuri che l'attrice che secondo loro avrebbe dovuto impersonare la Divina, parlava con uno spiccato accento campano quando tutti ben sappiamo che se proprio un dialetto aveva fatto suo, era quello veronese!! Che schifo quella produzione. Sarebbe stato meglio che i soldi spesi per quella scempiaggine fossero stati dati in beneficenza! Ma noi, popolo del sentimento, continuiamo imperterriti con la nostra opera di divulgazione perchè anche solo un'anima strappata alla superficialità è un successo che ci allarga il cuore. Grazie per aver scelto di condividere con noi il Suo pensiero.
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