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Originariamente inviata da silvia_todini
Cara Violetta,
mio figlio Mattia ha 12 anni ed è dislessico. ..........Mi sento di suggerirti di non aspettare per avere una diagnosi ma di insistere perchè sono convinta che arrivati appunto in 4/5 elementare i bambini dislessici non riescono più, anche se seguiti in maniera seria, a risolvere molto.........
Silvia
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Gentile Silvia....
mamma di Mattia...
Sono daccordissimo con cio che dici: NON ASPETTARE, PERCHE' DOPO POTREBBE ESSERE TROPPO TARDI....
Alcune cose, nel mio post precedente, sono state omesse....Tipo che inzialmente, dal personale competente (?) dell'opsedale della città dove risiedo, mio figlio G. venne scambiato per un bambino troppo coccolato, troppo viziato, e con una madre (IO) che tendeva a sostituirsi a lui in tutto e per tutto: ECCO PERCHE' NON AVEVA STIMOLI NEL PROGREDIRE CON LE PROPRIE CONOSCENZE.
Le colpe del non saper scrivere e il non saper leggere, e dell'esssere chiuso e riservato (fino a restere MUTO in classe per 5 ore...)
vennero date a me... e io ci avevo anche creduto!!!
Mi sentivo STUPIDA, COLPEVOLE, impotente, ecc ecc ecc.
Eppure, nel mio cuore sentivo (e sapevo!) che c'er qualcosa di più: che il far cadere sistematicamente l'acqua dal bicchiere, il mangiare 4 orecchiette in 2 ore, le scarpe sempre slacciate, il giubbottino al contrario....NON ERANO SOLO COLPA MIA.
Siamo andati avanti (io e mio marito), chiedendo, consultando, informandoci; e alla fine, dando un "nome" al problema di G., finalmente ci siam sentiti....come dire....sollevati.
Non abbiamo aspettato.
E ora.... non è troppo tardi!
Grazie!
Violetta
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Originariamente inviata da Silvia B
Ciao Violetta.
sicuramente una diagnosi non può essere fatta prima della fine seconda elementare e deve essere fatta da esperti in psicopatologia dell' apprendimento, particolare importantissimo...
E' anche vero però che spesso ( ad esempio nel caso di mia figlia ) i " sintomi predittivi" c'erano tutti già ad inizio seconda.... Silvia
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Cara Silvia,
grazie per aver portato la tua esperienza su questo sito, cosicchè anche io potessi essere "illuminata" da chi già è passato attraverso il calvario della diagnosi di dislessia.
Ho letto che hai risposto anche ad altri utenti che si sono interessati di questa discussione: ho apprezzato anche questa tua precisione: non sei solo "passata di qua", ma ti sei fermata per ascoltare...
Si, ho detto proprio "ascoltare"....perchè nel leggere il tuo post, ho avuto come l'impressione di sentirti parlare realmente...
A me, nel caso di G. in uno dei due centri che abbiam visitato, han detto che il vissuto del bambino potrebbe aver interferito con il suo ritardo nel saper leggere e scrivere (è rimasto sordo al 90% per circa 10 mesi, tra l'età dei 4 e 5 anni, per un problema di liquido accumultatosi in entrambe le orecchie).
Han detto anche che il mancinismo del piccolo, potrebbe interferire nel fare diagnosi errate.
Nell'altro centro, al contrario, la dislessia è stata diagnosticata.
METODI DI VALUTAZIONE DIVERSI??
PERSONALE UN PO' SUPERFICILE DA UN LATO, E TROPPO PESSIMISTA DALL'ALTRO??
IL FREQUENTARE LA TERZA ELEMENTARE (l'anno prossimo) MI CHIARIRA TUTTI I DUBBI (Cioè: se CI SONO, i problemi verranno fuori..?)??
Tu che sei così attiva in questo campo, tanto da occuparti anche di volontariato, potresti darmi delle risposte?
ULTIMA RICHIESTA.... zitta zitta, in silenzio: (Ma l'indirizzo del forum di cui parli nel tuo post, potresti mandarmelo in privato via e-mail?)
Violetta
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Originariamente inviata da stellamarina
Gent Violetta anch'io come altri colleghi logopedisti, le rispondo che i docenti sono tenuti a segnalare la difficoltà scolastica ma la diagnosi va stilata in un buon centro. il bambino va seguito da un logopedista e, a mio giudizio, dalla sua narrativa che si riferisce eclusivamente a difficoltà di scrittura, al disordine, al suo essere in poche parole maldestro, si può desumere che il piccolo sia affetto da disprassia. i bambini con tale disturbo se seguiti con sistematicità possono risolvere i loro problemi completamente ... o quasi. a presto
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Nessuno mi ha mai parlato di disprassia...
Forse perchè è meno nota (e meno comune?) della dislessia...
E comunque so che la diagnosi di disprassia viene fatta solo se la compromissione motoria del bambino interferisce
in modo significativo con l’apprendimento scolastico o con le attività della vita quotidiana.
Ecco... cosa significhi "in modo significativo" per la nonna è facile: il bambino è piccolo, è ovvio che va aiutato nell'allacciarsi le scarpe.
Cosa significhi "in modo significativo" per la maestra, è altrettanto facile: bene o male se la cava, quindi risulta "sufficiente", anche se disordinato, e va bene così.
Cosa significhi "in modo significativo" per gli esperti del centro, pure è facile: il vissuto del bambino (ha avuto 10 mesi di sordità al 90%, tra i 4 e i 5 anni, come ho scritto in aun altro post) interferisce con la sua coordinazione motoria.
Ma per me (
la madre....) non basta avere un bambino che bene o male, con tanta fatica a scuola se la cava benino.......... disegna qualcosa con due puntini e un cerchio, e a 7 anni lo definisce "figura umana".......... non sa acchiappare la palla al volo, quando un amichetto la lancia....
Disprassia....ipotesi parlano di un’eziologia legata ad un forte trauma emotivo provato dal bambino per esempio nella prima infanzia. Questo combacia con l'ipotesi degli esperti del centro...
MA IO UNA DIAGNOSI CERTA LA VOGLIO E LA PRETENDO!
...perchè devo sapere, come hai detto tu, a chi rivolgermi, come andare avanti con G., cosa fare, come aiutarlo, cosa tollerare dei suoi comportamenti, cosa insegnargli, come, quando, dove....
Grazie di tutto.
Violetta