Utilizzare proprie posate d'acciaio nelle pizzerie d'asporto

Ciao a tutti,
era da un po’ di tempo che quando andavo a mangiare la pizza nelle pizzerie d’asporto della mia città, Reggio Emilia, avevo preso l’abitudine di portarmi le posate da casa perché capitava spesso di spezzare qualche dente delle forchette di plastica fornite dalla pizzeria (anche perché oltre la mia tocca spesso tagliarla anche a mio figlio) e poi anche per motivi ecologici, per evitare di produrre rifiuti. Recentemente però mi sono trovato un paio di pizzerie che me ne hanno sconsigliato l’uso dicendo che se fosse arrivato un controllo sarebbe stata data una contravvenzione a loro e a me perché per legge possono somministrare solo materiale usa e getta. Il punto però è che non me le danno loro le posate d’acciaio, ma mi porto le mie da casa. Secondo voi è valido anche in questo caso il divieto?
Grazie

Ciao,
Ci sono almeno un paio di fattori che possono far riflettere sul perchè sia vietato.
Il primo che mi viene in mente è il rispetto del piano HACCP sulle contaminazioni, dove ci insegna che è espressamente vietato per questione di igiene introdurre in un locale cibo, posate & affini proveniente dall’esterno della cucina.
Altro discorso è il tipo di licenza del locale che probabilmente essendo d’asporto non può fare somministrazione ma solo vendita: anche gli arredi dovrebbero essere provvisori, giusto per appoggiarsi un attimo, le bevande dovrebbero essere solo in bottiglia sigillata e non alla spina, non ci dovrebbe essere la macchina del caffè, posate solo usa e getta ecc.
Ora, se fosse questione del punto primo rischiereste la multa entrambi, te e il ristoratore mentre se il piano HACCP per quel tipo di attività non vale perché fa solo vendita, la questione riguarda il tipo di licenza ed allora io credo che se te le porti da casa non rischi nulla.
Resta da dire, che qualunque sia il motivo, se il gestore te lo vieta non le usi oppure le usi da un’altra parte dove non sia vietato.
Flavia

Beh, qualche giorno fa ho trovato una pizzeria d'asporto che batte ogni record: ci sediamo, e ci apparecchia, ci porta il menu e ci prende le ordinazioni al tavolo. Poi ci porta i piatti di ceramica e le forchette di metallo, ma bicchieri di plastica. Pizze al tavolo e caffè nelle tazzine di porcellana. Paghiamo e la notte non ha dormito nessuno perchè la pizza si era piantata a tutti, ed infatti non era manco buona.
Morale?
Questo magari era un muratore che in seguito alla crisi nell'edilizia si è aperto una pizzeria d'asporto senza sapere nulla di HACCP , di licenze sulle pizzerie e manco della ricetta per come fare la pizza, però si fa una barca di soldi, almeno per il momento.
Poi mano a mano che perderà clienti perchè la pizza non è un granchè e magari arriverà la finanza a fargli un bel multone, chiuderà l'attività e tanti saluti.
E d'altro canto, quello che mi ha fatto più storie e a detta sua si è preso anche un multone diversi anni fa, è quello che fa la pizza più buona del circondario: insomma anche qui, come in molte altre attività, ci vuole professionalità altrimenti tanto vale che vadano a raccogliere i pomodori.

Cavolo quante leggi ci sono in Italia!