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Criteri per scegliere una buona bottiglia di vino rosso?
Criteri per scegliere una buona bottiglia di vino rosso?
Buongiorno.
Stasera ho una cena a casa mia fra amici e devo andare a fare la spesa. So che a molti di loro piace il vino, se non sbaglio il rosso fermo. Allora, mi domandavo quali sono i criteri da seguire per comprare una buona bottiglia di vino senza spendere un patrimonio e che non faccia brutta figura. Quali sono le regole da seguire? Dove comprarlo? Cosa si può capire dall'etichetta? Grazie a chi mi risponderà Marco |
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Io avevo letto su una guida che un fattore molto importante è l'imbottigliamento. Devi guardare che sia stato prodotto e imbottigliato all'origine e non da altre aziende.
Questo perchè è meno facile che li allunghino con prodotti chimici, cosa che più facilmente avviene invece quando un'azienda compra il vino dal produttore per poi imbottigliarlo e rivenderlo. Non dimentichiamoci poi che sia doc (denominazione di origine controllata) piuttosto che igt (indicazione geografica tipica). Se infine poi prendi un chianti piuttosto che un merlot, dice poco dal punto di vista qualitativo, dal momento che ce di produttori ne sono a migliaia. Ciao Francesca |
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Di solito, io cerco di avere un po' di bottiglie in casa o cantina, acquistate dopo degustazioni o visite in azienda.
Naturalmente bottiglie di vario genere e da tirar fuori secondo l'esigenza. Bisogna assaggiare il più possibile, anche provare, vini della grande distribuzione (c'è un'ampia e dignitosa scelta), se non si hanno aziende raggiungibili facilmente. Saluti federica |
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Per comprare del buon vino puoi andare anche al supermercato...le catene più grandi ( GS, Auchan, COOP, etc ) hanno una fornitissima zona dedicata ai vini dove puoi trovare anche i "nomi Famosi".
Sicuramente andando in enoteca puoi contare sul supporto/consiglio dell'enotecario che magari è anche sommelier. Credo che per una buona bottiglia, puoi trovare moltissimo nel range di prezzo tra i 10 e 20 € Se proprio dovresti buttarti alla cieca, prediligi i prodotti dell'alto adige, che hanno una estesissima produzione in qualità. Prediligi gli autoctoni Very Happy che ne so, un Lagrein e vai sul sicuro. ciao lorenzo |
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Un intenditore non sceglie il vino a scatola chiusa peechè nemmeno la fascetta DOCG funziona: ci sono vini denominati che sfigurano al cospetto di vini da tavola.
Forse puoi usare il prezzo, come per altri prodotti, se spendi 2 euro non puoi aspettarti di fare un figurone... |
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Purtroppo mi sono collegato solo oggi..
Comunque, si comprano dei buoni vini anche in alcuni semplici supermercati, per il tipo di vino dipende anche da cose mangerete e quanto impegnativa vuoi che sia la cena. Io personalmente adoro il Brunello, le ultime annate a 5 stelle sono il '95 e il '97 ma anche il '98, '99 e '01 non sono malaccio, ti consiglio il Biondi-Santi. Non male anche il Barbaresco, le migliori annate sono dal '96 al '00 e il '03, qua ti consiglio il Gaja. Ovvio che questi marchi sono più difficilmente reperibili al supermercato. Se invece vuoi scendere a livelli più "umani" sia di prezzo che di qualità e di reperibilità, ti consiglio un buon Nebbiolo o un buon Morellino che non sono affatto male, ma se vuoi trasgredire prova i cosìdetti vini del nuovo mondo quali californiani, sud africani, cileni e australiani, sicuramente poco impegnativi, più facilmente abbinabili tutti i piatti di terra ma molto profumati e di buon gusto. Buona.....prossima cena Simone |
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E' difficile per meno di 4 euro comprare un vino accettabile, il che non vuol dire che faccia schifo, ma che sarà comune e mediocre.
Di indicazioni ce ne sono una marea, non si possono certo riassumere in una risposta. Piano piano si imparano quali sono i criteri, i produttori, le denominazioni, le zone e i vitigni. Capire il vino è una faccenda complessa, ci vuole passione e impegno nel fare tante degustazioni, oltre che nello studiare. Se la prossima volta ci dici qual'è il menu, potremo indicarti con precisione una serie di etichette che possono andare bene in abbinamento. Per esempio, il barolo è una grande vino, ma se hai in programma di cucinare il fritto misto di pesce, non è certo il vino adatto da berci assieme. Saluti Federico |
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Come in tante altre cose, non ci si improvvisa esperti in 5 minuti.
Penso che sia fondamentale la conoscenza personale dei vini (e quindi dei produttori), e qui ci vuole molto tempo per arrivare a certi livelli. Anch'io quando vado nella grande distribuzione vedo un sacco di etichette e non sempre conosco i produttori, quindi acquisto quello che mi interessa, degusto e poi memorizzo, proprio per acquisire esperienza e aumentare il mio bagaglio di conoscenze. Ciao e alla prossima Luca |
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Io sono abbastanza contro le guide, nel senso che preferisco sbagliarmi da sola!
Come già molti ti hanno detto: è l'esperienza che non ti fa sbagliare. Io personalmente ero fatalista, andavo ad occhio cercando tra i vitigni che mi piacevano di più! Inizia a capire cosa ti piace, il sangiovese? l'aglianico? il merlot? E poi da li inizi a partire magari! Poi se trovi un enoteca dove chi ci lavora capisci che se ne intende davvero e ha i tuoi gusti, lasci fare un po a lui/lei ;) Intanto un buon rosso a poco è sempre il lagrein, che anche con 4 euro fai fatica a trovarlo non buono: il trentino alto adige per qualità/prezzo è sicuramente avanti! ciao Alessia |
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Tralasciando la parola intenditore, per scegliere una bottiglia ti possono aiutare la curiosità, la voglia di sperimentare e approfondire e di assaggiare usando più la passione che le regole .
Giusto anche, se proprio non c'è altro, seguire le guide (non vanno demonizzate ma semmai verificate coi propri gusti, criticamente) e anche del prezzo che è abbastanza indicativo, soprattutto tra i 10 e 20 euro. Il massimo è agganciarti a coloro che ne sanno più di te, io appena posso mi butto a capofitto!;) |
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Se non si vuole spendere un patrimonio meglio evitare i Gaja e i Biondi Santi.
Diciamo un De Gresy e un Antinori, in alternativa ai suddetti. Se non sai, meglio un'enoteca (dove oltretutto ti possono anche consigliare) rispetto ad un supermercato dove puoi facilmente sbagliare (senza che nessuno sappia consigliarti). L'etichetta può essere importante, ma il discorso si allunga troppo. Evitare assolutamente australiani, cileni e company se non si ha una più che discreta conoscenza del prodotto. E poi vogliamo dire una cosa? Proprio da noi si fanno vini discreti e non si capisce questa moda di andare a ruzzolare in casa d'altri (che non sono manco francesi). Fa chic citare vini cileni? |
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