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Si parla di casa coniugale anche se non si è sposati?
Si parla di casa coniugale anche se non si è sposati?
Ho un dubbio: so che se due persone sono sposate e con figli, se si separano, il giudice può decidere di assegnare la casa al figlio e quindi alla moglie (visto che spesso è assegnato a lei) anche se la casa è interamente di proprietà del marito da prima del matrimonio.
Questo può succedere anche se la coppia con figli convive e basta? E se la casa è di proprietà, anche in parte, di una terza persona (padre del marito ad esempio)? Grazie |
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Ciao Ruozi.
Devi sapere che la legge tutela i figli minori (o maggiori ma non autosufficienti) e quindi l'assegnazione della casa famigliare avviene solo se vi è questa condizione a prescindere, sia che si parli di coppie tradizionali o coppie di fatto. L'assegnazione della casa quindi, seguirà le stesse sorti previste nel caso del matrimonio, indipendentemente da chi ne è il proprietario in quando conta chi deve goderne (infatti la regola vale anche in caso si sia in affitto). Maggiori chiarimenti puoi trovarne qui: http://www.divorziobreve.org/?q=node/118 |
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Accidenti, per i non sposati non credevo.
è che ho una mezza idea di comprare un appartamento e volevo sapere se c'era un modo di evitare di farselo portare via nel caso di futuri figli, quasi sempre affidati alla madre. Intestarlo in parte a mio padre? Possono togliere un bene per 20 anni anche a chi non è genitore? Grazie ciao |
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Ti faccio la domanda inversa : per te è prioritario il bene di tuo figlio o il possesso della casa ? Ti sta bene avere la casa ed il figlio in strada ? Se è così comprati la casa ma non fare figli. Cmq. è vero che la casa va al genitore affidarario, ma mentre una volta i figli minori andavano sempre alla madre, adesso non è più così automatico. Infine non tentare nemmeno di intestare la casa a tuo padre perche su di lui incombono gli stessi obblighi tuoi in caso di tua impossibilità a provvedere ai tuoi figli. Un'ultima cosa : Prova a vederla dalla parte del figlio, tua madre e tuo padre litigano, si separano, tu e tua madre siete in strada e tuo padre si gode la casa. Che opinione avresti di lui ? Rispondi a questo ed il problema è risolto?
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Casa
Per me finchè si sta insieme bene, dopo ognuno per la sua strada senza cordoni ombelicali.
Se ci sono figli si vede insieme come fare, si stabilisce un mantenimento (solo per i figli) che il genitore che li tiene per meno tempo dà a quello che li tiene per più tempo; la regola però che automaticamente ci si deve assegnare la casa coniugale è assurda, se ho un attico da 5 milioni va alla moglie perchè non sa dove andare? Innanzitutto si creano differenze tra chi ha la casa e chi non ce l'ha, perchè il valore ipotetico dell'affitto della casa non viene poi scalato dal mantenimento. Da quel che so la legge dice che la casa va al figlio per non dargli il trauma del trasloco, se il padre propone di trasferirsi nell'appartamento di fianco in affitto è un assassino che lo vuole sradicare dalle sue radici. Se però la madre affidataria se lo vuole portare in un'altra città nessun assistente sociale grida allo scandalo, come mai? In pratica ci sono due pesi e due misure: qualunque cosa dice la madre affidataria lo dice per il bene del bambino mentre il padre non affidatario è solo un egoista che deve tenere la bocca chiusa, il portafoglio aperto e vedere i figli una volta alla settimana, se va bene. Poi ci lamentiamo che non ci si sposa più e non si fanno figli.... Ultima modifica di ruozi; 01-01-2010 a 03:02 PM |
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Io credo che la legge sia più che giusta, anzi, spesso, non abbastanza. Non dobbiamo dimenticare che i figli non hanno scelto di nascere e i genitori, dal momento che decidono di fare famiglia devono assumersi la responsabilità di essa. In caso di separazione, i figli devono sopportare il trauma che essa provoca, per cui, non è tanto il trauma del trasloco che si cerca di evitare, ma si cerca di mantenere almeno il posto in cui sono cresciuti con i genitori.
Penso che tu non sia adatto a diventare un genitore, con le premesse che hai. Sei troppo attaccato alle cose materiali e molto probabilmente una tua possibile unione fallirebbe subito. Comprati la casa, vacci a vivere da solo e sarà per sempre tua. |
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Si ma io non parlo dei figli ma della disparità di trattamento dei due genitori, se prima le donne erano svantaggiate ora lo sono molto gli uomini.
Ho visto storie in cui il padre proponeva di fare abitare la madre coi figli nello stesso quartiere, quindi scuola, amici e ambiente erano preservati ma gli assistenti sociali dicevano che era un egoista, un assassino, doveva trasferirsi lui. Quando invece la madre ha deciso addirittura di cambiare città nessun problema, nessun trauma per loro, il padre può tranquillamente viaggiare per andarli a trovare e lei parla sempre per il bene dei figli no? La legge, come quasi tutte quelle italiane, è rimasta indietro di 30 anni e lo prova la recente crisi di matrimoni e di nascite. In caso di separazione non si dovrebbe assegnare nessun mantenimento alla moglie o qualcosa di proporzionato all'età e alla durata del matrimonio, con obbligo comunque per lei di iscriversi alle agenzie del lavoro senza rifutare le proposte. Il matrimonio visto come obbligo a vita oggi fa semplicemente ridere. Per i figli la regola dovrebbe essere l'affidamento congiunto così non si crea nessun trauma: per la metà del tempo stanno in casa del padre, quindi nel loro ambiente, e per l'altra metà nella casa della madre che deve essere comunque nelle vicinanze. Il mantenimento andrebbe stabilito nella forma: io pago l'asilo, compro i vestiti, ti aiuto con le bollette ecc che non dare soldi a fondo perduto che creano disagio. Questa dovrebbe essere le regola ma se ci sono buoni rapporti tra i due ci si accorda anche diversamente. Ho sentito anche parlare dei genitori con la valigia: secondo qualche giudice che, evidentemente, beve troppo, i figli dovrebbero stare nella stessa casa e ad alternarsi sarebbero i genitori. Quindi il fatto di condividere casa mia, la mia privacy, le mie cose con una donna che non voglio più vedere e viceversa creerebbe buon clima per i figli; solo così su due piedi mi vengono in mente almeno 10 motivi di litigio tra i due ex coniugi, senza sforzarmi molto. |
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Ogni caso di separazione è diverso dall'altro. Il mantenimento viene percepito dalla parte più povera. Infatti ora, in cui le donne percepiscono stipendi a volte superiori a quello dei loro compagni, può succedere che sia la moglie a dover provvedere. Lo scopo del mantenimento dovrebbe essere di mantenere lo stesso tenore di vita, ma non è così. Anche quando viene assegnato per i figli non copre mai le spese reali. Insomma, una separazione è un danno, sia per la parte lesa, sia per i figli.
Secondo me, la soluzione dei genitori con la valigia, invece, sarebbe un'ottima cosa. Visto che la separazione l'hanno voluta loro, che siano loro a spostarsi, non quei poveri figli che a volte devono anche stare con i nuovi compagni dei genitori. La legge comunque viene sempre aggiornata e proprio perchè il matrimonio non viene più inteso come obbligo a vita, deve tutelare bene chi ci rimette. Ribadisco che il matrimonio o una convivenza è un grande impegno, necessita di grande responsabilità che ora purtroppo non viene recepita. |
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La società è in continua mutazione, a volte va verso direzioni positive, a volte no ma questo lo fa che ci piaccia o no.
Lo stato, la chiesa e i soliti benpensanti possono continuare a nascondersi dietro un dito e proporre concetti che, a stento, reggevano 50 anni fa oppure possono aggiornarsi e toglierci un pò dello stress e delle pressioni che pesano sui giovani d'oggi. Ti faccio qualche esempio di cose che mi sento dire ogni giorno dal telegiornale e che, a volte mi fanno ridere, a volte bestemmiare: - Anche se mi separo dopo un anno pago un mantenimento per tutta la vita, nessuno obbliga la mia ex moglie 30enne che mi ha pure tradito a lavorare - Contano solo i diritti dei figli e non quelli dei genitori (tirando troppo la corda in questo senso gli ex coniugi litigano tra loro, non sono sereni, non si ricostruiscono una vita come vorrebbero e questo inevitabilmente si riflette nel rapporto coi figli) - I genitori con la valigia è la roba più assurda del mondo: tu saresti contento se la tua ex periodicamente venisse a vivere a casa tua, ci invita degli uomini, da cene, fa sesso nel tuo letto, risponde al tuo telefono fisso, scuriosa nei tuoi armadi ecc? Ritornano i litigi sulle pulizie di casa, sulle bollette ecc che c'erano da sposati? E questo dovrebbe creare un clima sereno per i figli? Facciamo ogni 15 giorni un trasloco di macchina, moto, bicicletta, computer fisso, playstation, cose di valore ecc? |
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Allora, secondo te, una coppia dovrebbe sposarsi, fare figli, poi separarsi e ognuno per la sua strada. I figli con la valigia, da una casa all'altra, lasciando i beni indispensabili (playstation, computer fisso, ecc) al loro posto, mantenimento zero, ricominciare da capo, tanto che cosa è costata la separazione?
Ci sono delle regole da rispettare, lo dice la legge e non solo la nostra. Anzi, a noi va ancora bene, in Inghilterra si divide il patrimonio a metà. Non per niente, Blair, per limitare i divorzi, aveva inserito questa nuova clausola nella legge sulle separazioni. Se un coniuge è decisamente più benestante dell'altro è giusto che mantenga ai figli lo stesso tenore di vita e la compagna/o un aiuto. I casi vanno valutati volta per volta, succede che spesso la compagna lasci il proprio lavoro per aiutare il compagno e sostenerlo. Ti sembra giusto che dopo anni, dopo che per lei è improbabile trovare un lavoro, si ritrovi per la strada? Non è assolutamente vero che nessuno obbliga una 30enne a lavorare, il giudice stabilisce un assegno fintanto che non trova lavoro e non può rifiutare le proposte. Io potrei portarti ad esempio un'infinità di situazioni in cui tante mogli si sono dedicate al mariti, alla casa, ai figli, rinunciando ad una loro indipendenza finanziaria, perchè i mariti volevano così, poi sono state scaricate dopo 20 o 30 anni, magari per donne che avevano la metà dei loro anni. Ritengo che, visto la società in continua mutazione, si debba valutare molto bene il matrimonio o una convivenza, oppure fare un bel accordo prematrimoniale. |
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Secondo me una coppia dovrebbe frequentarsi, convivere, fare figli e, se tutto è a posto, sposarsi (non il contrario, come propone la chiesa, perchè il matrimonio non è un gioco ne un'operazione di facciata).
Se le cose vanno male ci si può separare, anche se andrebbe capito prima. In questo caso va assicurata la dignità dei figli ma anche quella di entrambi i coniugi, i figli dovrebbero essere mantenuti con lo stesso tenore di vita di prima anche se, duplicando le case e le spese, la cosa è impossibile. Ognuno dei genitori dovrebbe avere la possibilità di rifarsi una vita, quindi una casa propria ecc dove eventualmente iniziare una nuova convivenza, entrando così nel discorso della famiglia allargata (a proposito, nel caso dei genitori con la valigia fanno trasloco anche i due nuovi partner?E se anche loro sono genitori con la valigia?). Ovviamente se uno dei due coniugi è già propietario di una casa se la tiene; se tu ad esempio regalassi una casa a tuo figlio e poi te lo vedessi per strada perchè la casa è stata assegnata all'ex moglie, che lo ha tradito, e che ci va a vivere col nipotino ed il suo nuovo uomo? I figli non sarebbero con la valigia perchè avrebbero tutto doppio, ogni genitore gli assicurerebbe camera, vestiti ecc. Un eventuale mantenimento per il coniuge debole deve essere proporzionato alla sua età e alla durata del matrimonio, quindi ok per la signora di 60 anni dopo 40 anni di matrimonio ma ben poco e per poco tempo alla mogliettina 30enne dopo 1 anno di matrimonio, specie se senza figli. Non mi risulta che il coniuge debole sia obbligato ad iscriversi alle agenzie di lavoro ecc, forse mi sbaglio, ma se la moglie dice che vuole stare a casa coi figli, mantenuta dall'ex marito, il giudice dice che è un'ottima madre!!! Ho sentito anche casi di ex mogli che ricevevano un buon mensile dall'ex marito benestante e si guardavano bene dal trovarsi un lavoro, anzi mantenevano anche il nuovo compagno convivente!!!! Se la legge inglese è così....direi che limita i matrimoni, non i divorzi, perchè se il coniuge debole chiede la separazione per incompatibilità che si fa? Deve essere obbligato alla convivenza? Hai mai visto il film "Prima ti sposo poi ti rovino" dove Catherine Zeta Jones sposava ricchi americani per poi chiedere il divorzio il giorno dopo? Si, la legge è così, ma non venirmi a dire che è giusta. In romania comunque le cose sono molto diverse, ad esempio. IL problema è che la legge è degli anni 70, al tempo del referendum del divorzio, ma questa è la generazione della precarietà in tutti i campi: lavoro, matrimonio, amore, pensione, rapporti umani ecc |
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Sono arrivato tardi a leggere questa discussione. Sono un padre separato con 2 figli. La legge italiana non ci tutela per nulla, e spiego anche perchè:
All'atto della mia scoperta della volontà di chiedere la separazione da me, stavo valutando l'acquisto di una casa per la mia famiglia. Se non mi fossi accorto della cosa, avrei dovuto lasciare la casa coniugale e continuare a pagare il mutuo anche se la mia ex aveva un altro. Vi sembra una cosa logica? Ros, anche se la casa l'hai già comprata ormai hai tutto il mio appoggio nel tuo discorso. |
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