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Moratoria per la deforestazione in Congo e Africa centrale
Moratoria per la deforestazione in Congo e Africa centrale
Fino a poco tempo fa si sentiva parlare insistentemente del problema della deforestazione in Africa centrale. Alla politica di sensibilizzazione condotta soprattutto da Greenpeace (in vari appelli, per esempio qui) fece seguito una moratoria che, in teoria, avrebbe dovuto impedire il rilascio di nuove concessioni per l’estrazione di legname. A quanto pare, però, tale moratoria sarebbe stata pressocchè ignorata e, nonostante questo, la faccenda sembra essere stata messa da parte.
Il punto non è solo il pericolo per la biodiversità e per il clima globale: Greenpeace stimava che “le operazioni di esbosco nella Repubblica Democratica del Congo rilasceranno oltre 34,4 miliardi di tonnellate di CO2 entro il 2050, pari a circa 60 volte le emissioni che l'Italia produce annualmente” (in realtà il dato mi sembra un po’ apocalittico, mi chiedo su quali basi l’abbiano calcolato). Il danno più grave lo subiscono le comunità locali che traggono dalle foreste il proprio sostentamento; oltretutto esse non ricevono nessun introito economico per l’estrazione di legname dai loro territori, visto che tale attività è gestita illegalmente. |
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Deforestazione in congo
Quote:
E' vero: le zone veramente protette dal governo del Congo, sono pochissime. E bisogna (???) deforestare perchè occorrono pascoli, occorrono piantagioni, occorre costruire strade... Il prezzo da pagare relativamente alle emissioni di anidride carbonica, inoltre, sarà altissimo; e come dici tu le comunità locali non potrebbero trarre più da questa foresta, cibo, energia, medicine, legno e altri prodotti. Ma ciò che più mi preoccupa sono gli animali a rischio: con nuove strade che si fanno largo nella foresta, i cacciatori potranno "tranquillamente" portare ai mercati gli animali: avorio, carne e quant'altro, saranno merci trasportabili in poche ore!! Evviva!! ...Gorilla (i miei poveri gorilla...), scimpanzé, bonobi, elefanti, animali rari come il bongo e l’okapi... Gli animali sono correlati alle piante: un uccello dipende dalla frutta di un albero, mentre l’albero ha bisogno di un uccello che ne disperda i semi; gli elefanti aprono ruscelli e fanno in modo che le piante per i gorilla possano fiorire... Questo ecosistema complesso si è evoluto in migliaia di anni per raggiungere un equilibrio perfetto: dovunque c’è una pianta, un animale si è adattato per mangiarlo; dovunque ci sono erbivori, ci saranno dei carnivori che se ne nutrono... E questo ecosistema continua ad evolversi ogni giorno, poiché i predatori sviluppano nuovi metodi per catturare le loro prede, le prede trovano metodi migliori per nascondersi... Tuttavia questo equilibrio viene oggi messo in discussione dalle attività umane. E questo non è giusto. |
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