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Vecchio 08-08-2007, 04:04 PM
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predefinito Il punto sui cambiamenti climatici in atto: quale la verità?

Il punto sui cambiamenti climatici in atto: quale la verità?


Vorrei aprire un momento di incontro sui “cambiamenti climatici” in atto. Le mie perplessità sono diverse e spero dopo che vi avrò illustrato il mio punto di vista si possa approfondire la cosa. Ultimamente siamo letteralmente bombardati da media (per lo più) sulla brutta fine che il nostro pianeta starebbe per fare se non riduciamo l’effetto serra. Purtroppo queste informazioni che piovono da ogni parte non sono mai supportate da dati scientifici, o meglio, si dice che nei prossimi 100 anni ci sarà un aumento medio della temperatura di un paio di gradi e sono tutti convintissimi sembra ombra di dubbio che le cose andranno così. Cosa vuole dire? Ci sono alluvioni, inverni senza neve, ecc.. aiuto! No calma analizziamo un attimo!
Intanto se non ricordo male nel corso delle ere geologiche il nostro pianeta è stato sottoposto ad un susseguirsi vertiginoso di mutamenti climatici anche in brevi periodi ed in epoche storiche. Basti pensare che nei paesi nordici un tempo si coltivava la vite oppure al famoso anno senza inverno (periodo se non dico stupidate di Napoleone), oppure pensiamo al torrido 2003 ed al bagnato 2004. Ma la perplessità più grossa è che si da per scontato che il bandalo della matassa siano le emissioni di CO2 umane. Dimostratemelo! Recentemente ho visto un documentario brevissimo (aimè su matrix—vedi rete fininvest) ed altrettanto ben fatto che si schiera dalla parte opposta. Veniva dimostrato, dati alla mano, che non c’è nessun paragone o correlazione tra l’aumento di temperatura e l’aumento dei gas serra come la CO2. Anzi dimostrava che la correlazione la si può trovare solo con l’evoluzione dell’attività solare (vedi macchie solari). Esponeva inoltre, sempre con molti dati, che i quantitativi di CO2 prodotti dalle attività umane sono infinitesimi rispetto a quelli che ogni anno vengono immessi in circolo dai normali processi fisico-biologici degli oceani. Dimostrava inoltre che l’aumento della concentrazione di CO2 non era legato all’aumento dell’attività industriale umana, anzi il picco della CO2 corrisponde ad un momento relativamente fresco della storia del clima planetario. Chi ha ragione? Se solo negli anni 70 gli “esperti” dicevano che eravamo sull’orlo di una nuova era glaciale come faccio a credergli oggi?
Come vadano le cose realmente non sono in grado di dirlo ma sono assolutamente sicuro che sia in atto una campagna di allarmismo ingiustificata ed esagerata. Non pretendo con questa mail di aprire gli occhi a nessuno, vorrei soltanto lanciare un monito: “verificate sempre quello che vi dicono e non fidatevi MAI di quello che si dice in TV”!!!!! Voi cosa ne pensate? Come stanno le cose?
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Vecchio 08-09-2007, 01:29 PM
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Originariamente inviata da andreas Visualizza il messaggio
Vorrei aprire un momento di incontro sui “cambiamenti climatici” in atto. Le mie perplessità sono diverse e spero dopo che vi avrò illustrato il mio punto di vista si possa approfondire la cosa. Ultimamente siamo letteralmente bombardati da media (per lo più) sulla brutta fine che il nostro pianeta starebbe per fare se non riduciamo l’effetto serra. Purtroppo queste informazioni che piovono da ogni parte non sono mai supportate da dati scientifici, o meglio, si dice che nei prossimi 100 anni ci sarà un aumento medio della temperatura di un paio di gradi e sono tutti convintissimi sembra ombra di dubbio che le cose andranno così. Cosa vuole dire? Ci sono alluvioni, inverni senza neve, ecc.. aiuto! No calma analizziamo un attimo!
Intanto se non ricordo male nel corso delle ere geologiche il nostro pianeta è stato sottoposto ad un susseguirsi vertiginoso di mutamenti climatici anche in brevi periodi ed in epoche storiche. Basti pensare che nei paesi nordici un tempo si coltivava la vite oppure al famoso anno senza inverno (periodo se non dico stupidate di Napoleone), oppure pensiamo al torrido 2003 ed al bagnato 2004. Ma la perplessità più grossa è che si da per scontato che il bandalo della matassa siano le emissioni di CO2 umane. Dimostratemelo! Recentemente ho visto un documentario brevissimo (aimè su matrix—vedi rete fininvest) ed altrettanto ben fatto che si schiera dalla parte opposta. Veniva dimostrato, dati alla mano, che non c’è nessun paragone o correlazione tra l’aumento di temperatura e l’aumento dei gas serra come la CO2. Anzi dimostrava che la correlazione la si può trovare solo con l’evoluzione dell’attività solare (vedi macchie solari). Esponeva inoltre, sempre con molti dati, che i quantitativi di CO2 prodotti dalle attività umane sono infinitesimi rispetto a quelli che ogni anno vengono immessi in circolo dai normali processi fisico-biologici degli oceani. Dimostrava inoltre che l’aumento della concentrazione di CO2 non era legato all’aumento dell’attività industriale umana, anzi il picco della CO2 corrisponde ad un momento relativamente fresco della storia del clima planetario. Chi ha ragione? Se solo negli anni 70 gli “esperti” dicevano che eravamo sull’orlo di una nuova era glaciale come faccio a credergli oggi?
Come vadano le cose realmente non sono in grado di dirlo ma sono assolutamente sicuro che sia in atto una campagna di allarmismo ingiustificata ed esagerata. Non pretendo con questa mail di aprire gli occhi a nessuno, vorrei soltanto lanciare un monito: “verificate sempre quello che vi dicono e non fidatevi MAI di quello che si dice in TV”!!!!! Voi cosa ne pensate? Come stanno le cose?
Ho visto anche io questo documentario, magari chiediamo a scuola di pescarlo dalla rete. Io ho visto la versione integrale circa 3 ore, dimostrava dati alla mano che la CO2 presente nell'atmosfera era si legata al calore dell'atmosfera ma nel senso che all' aumentare della temperatura dell'atmosfera in quota (10000 mt) era si riscontrato un aumento della CO2 ma dopo 200 anni!
Dimostrava sempre dati alla mano che per aumentare la temperatura delle masse oceaniche di 0,5 gradi servivano molte migliaia di milioni di calorie e che il calore prodotto dalle attività umane era circa il 2% del necessario...
Hanno riscontrato con dati scientifici degli ultimi 400 anni (Cioè da quando hanno avuto gli strumenti per farlo) che l'attività solare era la causa diretta dell'aumento della temperatura terrestre.
Mi ricordo che circa 7-8 anni fa (quando c'è stata l'ultima eclissi grossa in Italia) dicevano appunto che il sole stava entrando in un periodo di forte attività elettromagnetica riscontrata grazie allo studio sulle macchie solari.

Sicuramente la colpa di tutte le catastrofi è anche nostra ma per altri motivi, urbanizzazione selvaggia anche dove non si può (Vedi sarno, stromboli,atolli delle maldive ecc.) disboscamento non controllato, incendi dolosi e via dicendo. Queste sono cose che estremizzano gli effetti delle condizioni metereologiche. Se metto delle capanne bungalow per turisti su un atollo nelle maldive, si sa che nel periodo dei monsoni arrivano gli uragani e che le capanne non hanno grossa capacità di resistenza...ma tant'è.
Se disbosco una montagna per fare piste da sci e poi in primavera la montagna frana per le pioggie non posso dare la colpa al temporale...
Se scompaiono i ghiacciai e si analizza il perchè si noterà l'incremento della presenza dell'uomo continua e non controllata: hotel con condizionatori, motoslitte, escursioni, arrampicate...ecc. Il ghiacciaio è diventato tale perchè in centinaia di anni è stato lasciato stare, l'unico disturbo che aveva era qualche stambecco che passava ogni tanto...
Il fatto è che ci piacciono le cose belle e comode senza fatica. Secondo me se nelle città spegnessimo tutti i condizionatori, l'umidità calerebbe e il caldo avvertito sarebbe minore. Pensateci quanti milioni di condizionatori ci sono in una città come Milano? Negozi, uffici, case e automobili, che tolgono il calore e l'umidità da un locale e lo trasferiscono in un altro...ma il calore mica si disperde, rimane li fuori e si accumula e inizia il girone perverso:
1)sono in macchina fa caldo, accendo l'aria condizionata (25 milioni di macchine in Italia)
2)Ho l'ufficio che è proprio vicino al semaforo con 1000-2000 macchine ferme per 2 minuti ogni 2 minuti con il condizionatore, fa caldo accendo il condizionatore (4 milioni di aziende)
3)Vado a casa, cazzo che caldo che c'è (ma va?) via cha accendo il condizionatore (27 milioni di abitazioni)

Facendo due conti: ci sono 56 milioni di condizionatori in italia se ogni condizionatore abbatte in media 3-4 gradi è presumibile che la temperatura si alzi di 2-3 gradi nelle grandi città...

Chissa come mai in uzbekistan (Che è alla stessa latitudine dell'italia, la temperatura media del periodo quest'anno è di 32 gradi...forse che loro hanno meno condizionatori e meno macchine?

Il discorso dei media è sempre quello, d'inverno il servizio che si vede è sempre quello dove dice "che freddo che fa!" poi la temperatura non va sotto i -5 (vedi l'ultimo inverno) fanno vedere le immagini degli stati uniti delle macchine che sbandano e delle bufere...peccato che non dicono che le risprese sono state fatte in montana, minnesota, hoio posti che normalmente sono nevosi...non ti fanno vedere che a new york la gente gira con il cappotto si ma non che c'è tutta 'sta emergenza.

Dobbiamo si regolarci ma anche imparare a informarci e non prendere per oro colato quello che ci viene "venduto" dalla tv....

Ciaoz
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Vecchio 08-09-2007, 03:11 PM
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Ho visto anche io questo documentario, magari chiediamo a scuola di pescarlo dalla rete.
Ma intendete "Una scomoda verità (an inconvenient truth)" del 2006 con Al Gore? Anche io l'ho visto.

Ho trovato una buona recensione qui:
Gli Spietati - Una Scomoda Verità

Il segnale di allarme è stato lanciato, già da tempo. Ma le proporzioni del disastro, dati alla mano, emergono dal documentario di Davis Guggenheim in modo talmente impressionante, persuasivo, da lasciare impietriti. Quella affermata dall’ex vicepresidente americano Al Gore, in ognuna delle numerose conferenze da lui presenziate, è realmente Una scomoda verità. Si tratta del surriscaldamento globale, la cui drammatica escalation è all’origine di mutamenti climatici che è sempre più difficile non attribuire alle attività umane, più in particolare alle emissioni di biossido di carbonio e di altri idrocarburi, responsabili del famigerato “effetto serra”. Ebbene, nonostante l’aggravarsi della situazione contempli fenomeni che diventano di anno in anno più preoccupanti, nonostante tutto lo sforzo operato dai più autorevoli scienziati per rendere consapevole l’opinione pubblica mondiale, c’è ancora chi continua a tapparsi le orecchie, pur avendo a disposizione tutti gli strumenti necessari a comprendere. La criminale omertà di chi antepone vili e lucrosi interessi privati al futuro stesso del pianeta accomuna quelle oligarchie, che sotto l’ala protettiva dell’amministrazione Bush non si fanno scrupolo di assoldare scaltri lobbisti e altri mercenari dell’informazione per mistificare la realtà, diffondendo teorie improbabili, ma rassicuranti. Va così in onda e sulla carta stampata il trionfo dell’ipocrisia.
Quale è invece la verità che costoro vorrebbero tenere nascosta? Ad illustrarci le tragiche conseguenze cui si va incontro è lo stesso Al Gore, che di simili ricerche ambientali cominciò a interessarsi da studente, ad Harvard, sotto la guida di un pioniere come il Professor Roger Revelle, tra i primi a misurare l’anidride carbonica nell’atmosfera. Vediamo Al Gore danzare tra i grafici, le proiezioni, le foto satellitari, arrivando a proporre filmati d’animazione a scopo didattico e un linguaggio quanto mai chiaro, accessibile, pur di fare entrare nella testa di ognuno l’attuale stato delle cose: non solo il cosiddetto “global warming” sta alterando pericolosamente gli equilibri ambientali del pianeta, ma continuando su questa strada la situazione è destinata a produrre danni irreversibili. Il discorso, sempre fondato sulla precisione delle analisi scientifiche e dei dati statistici, si muove perciò su due piani assolutamente complementari. Da un lato vengono presentate e discusse le anomalie comparse sulla Terra in questi ultimi decenni, tutti campanelli d’allarme di proporzioni ciclopiche, da mettere bene o male in relazione con l’emergenza climatica. Ghiacciai che si ritirano a velocità impressionante, laghi immensi che scompaiono favorendo la desertificazione, ecosistemi irrimediabilmente alterati dove l’estinzione di specie animali e vegetali aumenta vertiginosamente, tempeste tropicali che diventano sempre più frequenti e distruttive. Ed è così, finalmente, che tragedie più o meno recenti come l’uragano Katrina o il prosciugamento del Mare d’Aral possono essere contestualizzate in modo diverso, senza cioè che la forza cieca della natura sia ritenuta l’unica responsabile, quando è più che altro l’incapacità dell’uomo di gestire le risorse naturali a crearne i presupposti. Ma anche così siamo solo al prologo di scenari da giudizio universale. Vi è un altro punto importante, infatti, su cui Al Gore, Roger Revell, e gli altri scienziati che hanno compiuto studi in merito si trovano pienamente d’accordo: se non si interviene prontamente sulla fonte del problema e le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera continuano secondo i ritmi attuali, già adesso è possibile ragionare sugli effetti a lunga scadenza (neanche troppo lunga…) del “global warning”, proiettando nell’immediato futuro immagini da brivido. Per farla breve, si parla di scioglimento della calotta glaciale artica, brusco innalzamento del livello del mare, inondazione di vasti territori e desertificazione di altri, mutamenti sostanziali nel ciclo delle correnti marine, moltiplicarsi di tempeste tropicali e tornado; con intere popolazioni chiamate perciò a spostarsi dalle terre d’origine, formando così impressionanti masse di profughi, e parecchie specie viventi destinate invece all’estinzione. A questo punto non è da escludere che Mel Gibson, qualora passasse da queste parti e ci avesse imprudentemente ascoltato, spalanchi la bocca incredulo, esclamando: “Apocalypto!”
Eppure la minaccia incombente potrebbe essere ancora sventata. Un tentativo serio in tal senso è stato già effettuato, con quel Protocollo di Kyoto a cui lo stesso Al Gore aveva dato il suo appoggio, e che venne sottoscritto l’11 dicembre 1997 da più di 160 paesi. Soltanto che poi non venne ratificato (oltre che dall’Australia) proprio dagli Stati Uniti, le cui emissioni nell’atmosfera terrestre corrispondono al 36,1% delle sostanze incriminate. Perché questa marcia indietro? Purtroppo è storia nota, mentre Clinton negli ultimi mesi del suo mandato aveva firmato il Protocollo, lo sciagurato successore alla Casa Bianca, il texano dagli occhi di branzino, si è distinto anche per aver ritirato l’iniziale adesione degli USA. George W. Bush Jr aveva evidentemente altri interessi da difendere, non ultimi quelli di una lobby del petrolio disposta a qualsiasi meschinità, pur di mantenere inalterato il proprio potere. Valgano come esempio le scorrettissime manovre operate da società come la Exxon Mobil, che ogni anno spende diversi milioni di dollari per foraggiare organizzazioni pseudo-scientifiche e opinionisti di scarsa onestà intellettuale, pur di alimentare lo scetticismo in materia. Il prodotto che si vende è, in questo caso, il dubbio.
Detto ciò, è ancora più facile simpatizzare per Al Gore: l’ex vicepresidente da anni si batte per far emergere anche a livello mediatico questi problemi, nonostante gli avvoltoi della politica repubblicana, con in testa Bush padre, Bush figlio e il fido scudiero Cheney, da un periodo altrettanto lungo si sforzino di minimizzarne le argomentazioni, accusandolo di essere soltanto una “cassandra” e facendosi beffe della sua presunta isteria. La nostra scelta di campo, a questo punto, dovrebbe essere chiara. Eppure va riconosciuto che Una scomoda verità rischia di apparire, a tratti, come una sorta di “one man show”, visto e considerato che le dissertazioni di Al Gore sull’emergenza ambientale procedono a braccetto con frammenti della sua storia personale, esposti talvolta facendo riferimento a dolorose vicende familiari. È vero, questa insistenza sulla dimensione privata, estremamente umana del personaggio getta qualche ombra sulla riuscita complessiva dell’operazione, che a volte perde di vista il bersaglio. D’altro canto non ci sono ulteriori indizi che possano invalidarne la sincerità, la coerenza. Il documentario del figlio d’arte Davis Guggenheim, regista eclettico che ha avuto fortuna con serie televisive come E.R. e NYPD, risulta comunque autosufficiente, grazie al ritmo incalzante di una requisitoria vibrante, articolata, che non rinuncia mai all’ironia e all’arguzia, nel demolire le tesi dell’avversario. Questa è classe. Una classe che difetta invece a noi, esposti a meno vincoli e portati quindi a sommare le informazioni appena acquisite su George W. Bush Jr a ciò che già conoscevamo di lui, non solo sul piano della difesa ambientale, ma anche a livello di politica estera. Dove si è ormai ampiamente distinto quale promotore, volendo anche piuttosto imbranato, di violenze ed eccidi di massa. Qualora a qualcuno venisse in mente di definirlo un moderno serial killer, potrebbe giovare l’informazione pescata in un sito dedicato al mondo criminale (www.occhirossi.it): pare che l’ unica commutazione da pena di morte a carcere a vita, in tutta la carriera di George W. Bush Jr. come Governatore del Texas, sia stata in favore di Henry Lee Lucas. Sì, proprio il famigerato serial killer che in coppia con Ottis Toole ha ispirato il film Henry – Pioggia di sangue. Qualche favore, tra colleghi, non lo si nega mai.
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Vecchio 08-09-2007, 04:33 PM
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Il segnale di allarme è stato lanciato, già da tempo. Ma le proporzioni del disastro, dati alla mano, emergono dal documentario di Davis Guggenheim in modo talmente impressionante, persuasivo, da lasciare impietriti [...] una lobby del petrolio disposta a qualsiasi meschinità, pur di mantenere inalterato il proprio potere. Valgano come esempio le scorrettissime manovre operate da società come la Exxon Mobil, che ogni anno spende diversi milioni di dollari per foraggiare organizzazioni pseudo-scientifiche e opinionisti di scarsa onestà intellettuale, pur di alimentare lo scetticismo in materia. Il prodotto che si vende è, in questo caso, il dubbio.
Praticamente dice che è tutto strumentalizzato. Ok ci può stare, ma potrebbe essere strumentalizzato anche dall'altra parte (Anzi sicuramente). Quindi qual'è la verità? Sinceramente tendo a credere all'ipotesi che imputa all'attività solare il manifestarsi di questi cambiamenti. penso anche però che sia l'effetto uomo a estremizzarli.

Ciaoz.
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Vecchio 08-09-2007, 05:26 PM
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Mi sa che il documentario di Gore rema in direzione opposta a quello di cui parlavamo con Deps. Anzi è uno dei catastrofisti. Né ho visto solo un riassunto.
Il discorso fatto in apertura non vuole tuttavia sminuire il problema ambientale, anzi la corsa recente alla salvaguardia ambientale mi da lavoro…quindi…
Direi che comunque questa campagna di disinformazione ed allarmismi un effetto positivo lo ha avuto: si stanno muovendo tutti, aziende, stati, privati. Dopotutto se recuperiamo energie in qualche modo o inquiniamo meno o usiamo meno l’auto non importa se lo facciamo per ridurre le emissioni di CO2 o altro, l’importante e che è stato fatto!
Il clima è un meccanismo talmente delicato che basta un battito d’ali in Cina per scatenare un uragano a New York, figuriamoci 6 miliardi e rotti di persone!!
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Vecchio 08-09-2007, 06:07 PM
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Mi sa che il documentario di Gore rema in direzione opposta a quello di cui parlavamo con Deps. Anzi è uno dei catastrofisti. Né ho visto solo un riassunto.
Il discorso fatto in apertura non vuole tuttavia sminuire il problema ambientale, anzi la corsa recente alla salvaguardia ambientale mi da lavoro…quindi…
Direi che comunque questa campagna di disinformazione ed allarmismi un effetto positivo lo ha avuto: si stanno muovendo tutti, aziende, stati, privati. Dopotutto se recuperiamo energie in qualche modo o inquiniamo meno o usiamo meno l’auto non importa se lo facciamo per ridurre le emissioni di CO2 o altro, l’importante e che è stato fatto!
Il clima è un meccanismo talmente delicato che basta un battito d’ali in Cina per scatenare un uragano a New York, figuriamoci 6 miliardi e rotti di persone!!
Si di sicuro non fa male quello che si sta facendo, ma magari si portebbe investire le stesse risorse in cose più utili
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  #7 (permalink)  
Vecchio 08-09-2007, 08:14 PM
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Si di sicuro non fa male quello che si sta facendo, ma magari si potrebbe investire le stesse risorse in cose più utili
Più utili e importanti dell'ambiente in cui viviamo, vivremo e vivranno i tutti i nostri figli, nipoti ecc., io non riesco a vederci niente..., nonostante gli occhiali...
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Vecchio 08-09-2007, 08:18 PM
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Recentemente ho visto un documentario brevissimo (aimè su matrix—vedi rete fininvest)
Si è poi capito come si chiamava questo documentario? Forse non era quello con Al Gore...
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  #9 (permalink)  
Vecchio 08-10-2007, 12:06 AM
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Mi fate sudare ma l'ho trovato il titolo:

documentario-provocazione di Channel 4 dal titolo The Great Global Warming Swindle (La grande bufala del riscaldamento globale). Si tratta di un documentario realizzato da Martin Durkin.
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  #10 (permalink)  
Vecchio 08-10-2007, 06:57 PM
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Mah, sbaglio o è solo in inglese? Che, m'hai preso per un poliglotta???
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  #11 (permalink)  
Vecchio 08-13-2007, 03:53 PM
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Mah, sbaglio o è solo in inglese? Che, m'hai preso per un poliglotta???
C'è anche in italiano, ma probabilmente solo integrato in una altro documentario/servizio. L'inglese è sufficiente...che non lo sai?
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  #12 (permalink)  
Vecchio 08-15-2007, 07:35 PM
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Thumbs down Basta Pellet!

ma che pellet! basta bruciare. BISOGNA ISOLARE E USARE IL SOLE. Per riscaldare i colabrodi di condomini attuali ci vorrebbero enormi silos, enormi quantità di trucioli da riciclare (vuol dire enormi quantità di boschi distrutti. Basta bruciare basta bruciare. Abbasso il PELLET.
EnerGaia s.r.l.
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  #13 (permalink)  
Vecchio 08-15-2007, 07:57 PM
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Vorrei aprire un momento di incontro sui “cambiamenti climatici” in atto. Le mie perplessità sono diverse e spero dopo che vi avrò illustrato il mio punto di vista si possa approfondire la cosa. Ultimamente siamo letteralmente bombardati da media (per lo più) sulla brutta fine che il nostro pianeta starebbe per fare se non riduciamo l’effetto serra. Purtroppo queste informazioni che piovono da ogni parte non sono mai supportate da dati scientifici, o meglio, si dice che nei prossimi 100 anni ci sarà un aumento medio della temperatura di un paio di gradi e sono tutti convintissimi sembra ombra di dubbio che le cose andranno così. Cosa vuole dire? Ci sono alluvioni, inverni senza neve, ecc.. aiuto! No calma analizziamo un attimo!
Intanto se non ricordo male nel corso delle ere geologiche il nostro pianeta è stato sottoposto ad un susseguirsi vertiginoso di mutamenti climatici anche in brevi periodi ed in epoche storiche. Basti pensare che nei paesi nordici un tempo si coltivava la vite oppure al famoso anno senza inverno (periodo se non dico stupidate di Napoleone), oppure pensiamo al torrido 2003 ed al bagnato 2004. Ma la perplessità più grossa è che si da per scontato che il bandalo della matassa siano le emissioni di CO2 umane. Dimostratemelo! Recentemente ho visto un documentario brevissimo (aimè su matrix—vedi rete fininvest) ed altrettanto ben fatto che si schiera dalla parte opposta. Veniva dimostrato, dati alla mano, che non c’è nessun paragone o correlazione tra l’aumento di temperatura e l’aumento dei gas serra come la CO2. Anzi dimostrava che la correlazione la si può trovare solo con l’evoluzione dell’attività solare (vedi macchie solari). Esponeva inoltre, sempre con molti dati, che i quantitativi di CO2 prodotti dalle attività umane sono infinitesimi rispetto a quelli che ogni anno vengono immessi in circolo dai normali processi fisico-biologici degli oceani. Dimostrava inoltre che l’aumento della concentrazione di CO2 non era legato all’aumento dell’attività industriale umana, anzi il picco della CO2 corrisponde ad un momento relativamente fresco della storia del clima planetario. Chi ha ragione? Se solo negli anni 70 gli “esperti” dicevano che eravamo sull’orlo di una nuova era glaciale come faccio a credergli oggi?
Come vadano le cose realmente non sono in grado di dirlo ma sono assolutamente sicuro che sia in atto una campagna di allarmismo ingiustificata ed esagerata. Non pretendo con questa mail di aprire gli occhi a nessuno, vorrei soltanto lanciare un monito: “verificate sempre quello che vi dicono e non fidatevi MAI di quello che si dice in TV”!!!!! Voi cosa ne pensate? Come stanno le cose?
Magari la fine del mondo non arriverà cosi presto, ma nel dubbio tra inquinare o non inquinare senza dubbio quest' ultima affermazione male all'atmosfera non farà. ciao
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  #14 (permalink)  
Vecchio 08-15-2007, 11:10 PM
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Originariamente inviata da energaia Visualizza il messaggio
BISOGNA ISOLARE E USARE IL SOLE.
Parole sante le tue, con le quali mi trovi completamente d'accordo. Ti va di presentarti nella sezione apposita?
Ciao
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  #15 (permalink)  
Vecchio 08-30-2007, 12:35 PM
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Questa è l'affermazione più intelligente fino a ora comparsa sul forum.

S O L E

non inquina, non puzza, non lascia residui smaltibili in 100000000000 anni è a disposizione di tutti. Ma prorpio il fatto che sia a disposizione di tutti crea dei problemi grossi a quei pochi che hanno in mano l'energia non rinnovabile nel mondo.




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Fiat punto volante che si alza come una mongolfiera marco Auto, Moto, Motori 1 07-17-2008 04:58 PM


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