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Vecchio 01-21-2009, 02:11 AM
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predefinito Pensate che questa crisi sarà lunga o una fase di passaggio?

Pensate che questa crisi sarà lunga o una fase di passaggio?


Cosa pensate di questa crisi economica, sarà una fase (come è stata quella del '29) oppure credete che stia fallendo un modello, e quanto il non saper essere comunità e invece perseguire l'individualismo, abbia condizionato questa crisi?
e quanto un uso consapevole nonchè un idea di giustizia sociale e civile, che distribuisse risorse in basso, e tutele alle fasce scoperte (precar*, pover* etc) avrebbe potuto evitare questa crisi?
E la parola Decrescita cosa vi fa venire in mente?

Ho inserito una serie di domande per capire cosa si pensa di questa crisi, al di là della retorica e della forma che i media ci propinano, che spesso poi ritengo essere pura falsità, appunto solo forma...
Inoltre link un libro che mi ha fatto pensare a questa domanda da porre:
http://www.carta.org/campagne/decrescita/16188
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  #2 (permalink)  
Vecchio 01-21-2009, 02:55 PM
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Ho paura che una risposta affidabile a questa domanda, non ce l'abbia nessuno: c'è chi dice che se ne uscirà quest'anno e chi fra qualche anno, ma sono parole buttate al vento.
Basta guardare Wall Street cosa ha combinato ieri: in forte calo proprio il giorno dell'insediamento di Obama...
E' una situazione di forte crisi per molti che però produce anche grossi profitti per altri, soprattutto gli speculatori!
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  #3 (permalink)  
Vecchio 01-21-2009, 03:50 PM
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Originariamente inviata da marco Visualizza il messaggio
Ho paura che una risposta affidabile a questa domanda, non ce l'abbia nessuno: c'è chi dice che se ne uscirà quest'anno e chi fra qualche anno, ma sono parole buttate al vento.
Basta guardare Wall Street cosa ha combinato ieri: in forte calo proprio il giorno dell'insediamento di Obama...
E' una situazione di forte crisi per molti che però produce anche grossi profitti per altri, soprattutto gli speculatori!
Beh! involontariamente hai risposto... con questa ultima tua frase... gli speculatori continuano ad arricchirsi, per cui c'è la volontà (dall'alto) a far proseguire questo scempio ai danni delle maggioranze...
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  #4 (permalink)  
Vecchio 03-04-2009, 08:02 AM
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Siccome dietro di se non ha nessuna riserva, il denaro, semplice pezzo di carta vale qualcosa solo fino a quando tutti crederanno a questo, e grazie ai mass media, tutti credono sia prorio cosi'.
Il fatto che tutti credono in qualcosa, non vuole dire che questa sia una buona ragione per crederci.
Una volta che le gente smette di crederci e perde la fiducia, il sistema crolla.
Adesso sai il perchè per le persone che possiedono gli istituti per l'emissione del denaro, sia cosi importante possedere anche i mass media, e i sistemi di comunicazione e di educazione.

L'economia globale è comunque basata sulla guerra e distruzione. Ammazza o sarai ammazzato, distruggi per ricostruire, infetta per medicare, inquina per pulire, spendi per produrre, guasta per riparare,... Perche pensi che con più debiti, più bugie, più omicidi e più distruzioni, sarà meglio?

Nella situazione nella quale la crisi globale finanziaria sta avanzando sempre di più, e nella quale in realta tutto il mondo è bancarotta, non sei più costretto a osservare impotente come il tuo presente e il tuo futuro sta svanendo davanti ai tuoi occhi.
Oggi puoi scegliere di reagire.

Come Uscire Dalla Crisi Finanziaria, Politica e Morale?

.
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  #5 (permalink)  
Vecchio 03-04-2009, 02:30 PM
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Appunto, scrivi bene Darfur, è un sistema basato proprio sulle cose che hai elencato, ma ha rivelato la sua fallibilità, è un sistema imperialista, velatamente certo ma pur sempre tale, in questo periodo mi stò informando sul sistema del mutuo soccorso e sulla decrescita felice, la via d'uscita ci sarebbe a questa crisi, ma aparadossalmente chiede alle popolazioni (individualiste come anche te le hai definite dicendo: "Ammazza o sarai Ammazzato") di rinunciare alla competitività per approcciarsi alla cooperazione tra le genti, è come una rivoluzione filosofico/culturale (quasi antropologica) ma è una via certa per uscirne, mettere a dubbio il proprio "credo" ormai è talmente diffusa l'idea di: "schiaccia prima di venir schiacciato" che sostituirla con un sistema basato sullo scambio amicale, e sulle emozioni (perchè anche di questo si tratta) ci porta (come popolo) a contraddire decenni di globalizzazione, però è una valida via.
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  #6 (permalink)  
Vecchio 03-04-2009, 03:24 PM
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Cosa pensate di questa crisi economica, sarà una fase (come è stata quella del '29) oppure credete che stia fallendo un modello, e quanto il non saper essere comunità e invece perseguire l'individualismo, abbia condizionato questa crisi?
e quanto un uso consapevole nonchè un idea di giustizia sociale e civile, che distribuisse risorse in basso, e tutele alle fasce scoperte (precar*, pover* etc) avrebbe potuto evitare questa crisi?
E la parola Decrescita cosa vi fa venire in mente?

Ho inserito una serie di domande per capire cosa si pensa di questa crisi, al di là della retorica e della forma che i media ci propinano, che spesso poi ritengo essere pura falsità, appunto solo forma...
Inoltre link un libro che mi ha fatto pensare a questa domanda da porre:
http://www.carta.org/campagne/decrescita/16188

Il nostro sistema produttivo era basato su una domanda sostenuta artificialmente dal debito pubblico e dalla creazione "virtuale" della ricchezza.
Oggi entrambi, per le note ragioni, non hanno piu' spazio. Quindi la domanda crolla creando esuberi nel sistema produttivo. Il fenomeno si ingigantirà l'anno rpossimo, quando la mancata produzione di ricchezza del primario e del secondario si rifletterà in una forte contrazione della raccolta fiscale. Perchè, se mai qualcuno l'avesse dimenticato, è il sistema produttivo che produce la ricchezza non altri.
Certamente il sistema troverà un suo punto di equilibrio, ma sarà ad un livello sensibilmente inferiore rispetto a quello attuale.
Quindi sono illusorie le misure tampone (ammortizzatori, assegni di povertà, ecc ) che il governo oggi si propone e le parti sociali chiedono. Non è più tempo di vacche grasse, non accadrà più che sia necessario importare manodopera dall'estero per fare i lavori sgraditi. Torneremo ad essere un popolo di emigranti, solo che questa volta ad emigrare saranno i tecnici i più professionalizzati. Occorrerebbero misure strutturali per favorire il cambiamento. Tra queste uno stato più leggero che sia compatibile con un PIL ridotto.
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Vecchio 03-04-2009, 04:32 PM
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Perchè, se mai qualcuno l'avesse dimenticato, è il sistema produttivo che produce la ricchezza non altri.
Ho citato questa frase, perchè sembra che l'unico sistema (da come ne parli) sia quello dello sfruttamento del lavoro, delle morti bianche che producono ricchezza) perchè l'imperativo è produrre riocchezza con mezzi assolutamente iniqui e di sfruttamento, perchè con le tue parole a quanto pare lo difendi tale sistema, anche (e lo sappiamo che è così) produce iniquità aberranti.
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  #8 (permalink)  
Vecchio 03-04-2009, 05:46 PM
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Ho citato questa frase, perchè sembra che l'unico sistema (da come ne parli) sia quello dello sfruttamento del lavoro, delle morti bianche che producono ricchezza) perchè l'imperativo è produrre riocchezza con mezzi assolutamente iniqui e di sfruttamento, perchè con le tue parole a quanto pare lo difendi tale sistema, anche (e lo sappiamo che è così) produce iniquità aberranti.
Sarei curioso di sapere sulla base di quale logica tu mi metta in bocca tutta una serie di affermazioni che io non ho assolutamente detto. Davvero curioso.
L'affermazione "scandalosa" (che sottoscrivo di nuovo) è che per potere redistribuire la ricchezza prima bisogna produrla. quando si producono perdite economiche, si può redistribuire solo miseria.
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Vecchio 03-04-2009, 06:17 PM
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Produzione è ricchezza appunto, produzione è prodotto, non si sono mai prodotti beni utili, e lo scambio è stato basato sui mercati e sull'iper produzione, lo credo che il sistema ha fallito, inoltre vorrei definire l'idea di "ricchezza" anche questa è stata alterata, in questo senso posso aver dato l'impressione di attaccarti, ma è solo perchè percepivo una visione standardizzata, e lo standard si sà, non lascia spazio alle interpretazioni, quindi se ti sei sentito attaccato ti chiedo scusa, ora torno al concetto di ricchezza, la produzione capitalista ha attribuito valore a merci di nessun bisogno, ovvero a merci non necessarie, indottrinando le persone a credere che "le cose in più" fossero necessarie alla vita quando invece le cose necessarie non venivano più tutelate, ovvero il dirritto all'acqua pubblica (quella non si produce è "sorgente naturale" perdonate il gioco di parole), il diritto allo studio, neanche quella è una produzione nell'accezione classica (della globalizzazione) che gli si da, il diritto alla casa, il diritto al lavoro, che viene prima del dovere a produrre, bisogna ripensare appunto il modello di sviluppo, che non sia più basato sul togliere a chi già non ha, ma tassi chi ha molto da spendere, e non per rivalsa ma solo per sancire un equilibrio, che sia realmente tale, e poi ricchezza potrebbe anche significare condivisione invece che competizione, siamo animali evoluti oppure no? se è no allora come le altre specie dovremmo essere destinati all'estinzione...
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  #10 (permalink)  
Vecchio 03-04-2009, 06:21 PM
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E' una situazione di forte crisi per molti che però produce anche grossi profitti per altri, soprattutto gli speculatori!
Appunto gli speculatori, banchieri, assicuratori... è quello che scrivevo poco fa, l'idea di un primato di alcune categorie è associabile all'idea di forza della selezione naturale, chi è più forte vince, e meno male che l'essere umano doveva essere un animale più evoluto...
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Vecchio 03-04-2009, 06:45 PM
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Produzione è ricchezza appunto, produzione è prodotto, non si sono mai prodotti beni utili, e lo scambio è stato basato sui mercati e sull'iper produzione, lo credo che il sistema ha fallito, inoltre vorrei definire l'idea di "ricchezza" anche questa è stata alterata, in questo senso posso aver dato l'impressione di attaccarti, ma è solo perchè percepivo una visione standardizzata, e lo standard si sà, non lascia spazio alle interpretazioni, quindi se ti sei sentito attaccato ti chiedo scusa, ora torno al concetto di ricchezza, la produzione capitalista ha attribuito valore a merci di nessun bisogno, ovvero a merci non necessarie, indottrinando le persone a credere che "le cose in più" fossero necessarie alla vita quando invece le cose necessarie non venivano più tutelate, ovvero il dirritto all'acqua pubblica (quella non si produce è "sorgente naturale" perdonate il gioco di parole), il diritto allo studio, neanche quella è una produzione nell'accezione classica (della globalizzazione) che gli si da, il diritto alla casa, il diritto al lavoro, che viene prima del dovere a produrre, bisogna ripensare appunto il modello di sviluppo, che non sia più basato sul togliere a chi già non ha, ma tassi chi ha molto da spendere, e non per rivalsa ma solo per sancire un equilibrio, che sia realmente tale, e poi ricchezza potrebbe anche significare condivisione invece che competizione, siamo animali evoluti oppure no? se è no allora come le altre specie dovremmo essere destinati all'estinzione...
In verità credevo che l'argomento in discussione fosse l'attuale crisi economica e non la valutazione del c.d. modello capitalistico.
Nel qual caso in gran parte condivido il tuo giudizio sulla inutilità dei traguardi posti ai cittadini, anche se poi debbo riconoscere che l'unica alternativa reale è risultata parimenti fallimentare.
Che sia la volta buona per una terza via?
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  #12 (permalink)  
Vecchio 04-04-2009, 07:46 PM
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credo proprio che tutto è nella domanda, sarà sicuramente un passaggio, ma lungo. Sicuramente si tratta di un ennesima frattura che rioluzionerà molti modelli di business
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  #13 (permalink)  
Vecchio 04-04-2009, 10:22 PM
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La terza via sarebbe quella del capitalismo te,mperato? beh anche quella ha fallito la coltrina di ferro era un regime, bisognerebbe riprendere (ed allargare) l'idea Marxista di equa redistribuzione, associata alla filosofia della decrescita, questa sarebbe una valida terza via.
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  #14 (permalink)  
Vecchio 04-05-2009, 11:17 AM
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La terza via sarebbe quella del capitalismo te,mperato? beh anche quella ha fallito la coltrina di ferro era un regime, bisognerebbe riprendere (ed allargare) l'idea Marxista di equa redistribuzione, associata alla filosofia della decrescita, questa sarebbe una valida terza via.
In verità non ho modelli da suggerire se non quello che ho citato più sopra: solo se si produce ricchezza si può pensare a redistribuirla. Quando si procuce in perdita si può solo redistribuire miseria.
Dovrebbero ricordarsene quelli che hanno la lingua più lunga delle braccia.
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  #15 (permalink)  
Vecchio 04-05-2009, 04:14 PM
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In verità non ho modelli da suggerire se non quello che ho citato più sopra: solo se si produce ricchezza si può pensare a redistribuirla. Quando si procuce in perdita si può solo redistribuire miseria.
Dovrebbero ricordarsene quelli che hanno la lingua più lunga delle braccia.
Sono d'accordo, ma anche la produzione va regolata, se non cadono stereotipi del tipo: consuma e sarai felice, anche la produzione, come è avvenuto, è parte integrante della crisi che stiamo vivendo, proprio nei termini del consumo, consumare ma il necessario e puntare sulla condivisione, cosa che una società individualista non fa.




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