La musica è cultura e ogni genere di movimento ha la sua

La musica è cultura e ogni genere di cultura e movimento ha la sua. Spesso è demonizzata, altre volte subisce i luoghi comuni, altre volte invece è strumentalizzata. Io amo la musica quella vera fatta da sentimenti e idee, non importa che venda milioni di dischi, importa quello che ti lascia dentro.
Io amo la musica Rock partendo da Elvis passando dai Beatles ai beach boys fino agli Who, Sex pistols, Penniwise, Iron Maiden e via dicendo seguendo le evoluzioni fino ai giorni nostri.
Vorrei condividere le conoscenze perchè io conosco molto bene alcune cose e sono molto carente in altre, per esempio la storia dei vari complessi non la so ma so in compenso perchè sono state scritte alcune canzoni e cosa volevano trasmettere.

Questo è quanto, aspetto commenti.

Ciaoz.

Tu parli male del fatto che la musica viene demonizzata.
Io non ci trovo nessun lato negativo in questo.
Pensa il fine ultimo di alcuni generi, che come tu dici, incarnano una generazione o un gruppo di persone.
Pensa al punk (l'esempio più facile, ma ormai anche la musica classica è diventata controcultura); se non fosse demonizzato e condannato non avrebbe più nessun motivo di esistere, come filosofia. E se viene a mancare la filosofia punk, rimanono solo i cosiddetti poser.
Oltretutto, ad un punk non importa se la sua musica è condannata, proprio perchè questo rientra nella filosofia punk (l'essere condannati e fregarsene).
Se tu parli di musica di per sè, come diffusione culturale, ti dirò che attualmente la musica classica viene discriminata più di quanto non venga fatto con la musica metal.
Eppure nessuno dice "guarda quello! ascolta musica classica!", mentre invece tutti dicono: "guarda quello! ascolta musica metal! ma come si veste?".
Bene, ho visto su mtv da poco una canzone di Marilyn Manson (rock satanico).
Quando è stata l'ultima volta che hai visto la nona sinfonia su mtv?

Sono d'accordo con quello che hai detto nella prima parte, anche a me piace ascoltare musica " sincera " che esprima sentimenti e che appunto.. lasci dentro qualcosa. Però al contrario di te alcune pieghe che ha preso la musica ai giorni d'oggi non mi piacciono affatto, diciamo che mi fermo ai Beatles, Beach Boys e Who, dei Pistols già ascolto poco e niente.

Che ne pensi della musica reggae? Di Bob Marley, della sua filosofia rasta, del suo impegno contro l'emarginazione, il razzismo, il sopruso dei potenti... Tramite la sua musica il suo messaggio ha varcato i confini della Jamaica, ha oltrepassato gli oceani.. Se ti va di approfondire l'argomento ne saro felice!

Però proprio i Beatles o l'Elvis da te citati fanno parte di una storia che non riguarda tanto la musica, quella vera, quella in sé, quanto in realtà la storia delle icone mediatiche musicali. I Beatles e Elvis (mi limito a parlare di questi due perché degli altri di cui hai parlato conosco poco e niente) sono stati macchine da soldi e basta, hanno fatto musica estremamente banale e mediocre, hanno pionierizzato la storia del rock come storia di un'immensa industria, ma non hanno apportato alcuna innovazione, né sono stati buoni interpreti di una particolare corrente. Ciò non toglie che i Beatles non mi dispiacciano, li ascolto ogni tanto senza alcuna pretesa, ma credo sia fondamentalmente errato inserirli in questa categoria di musica vera, autentica, fatta da idee e sentimenti. Se volessimo fare una discussione della musica come business e come impatto mediatico prima che come arte, allora a buon diritto potremmo elevare tanto Elvis, quanto i Beatles a grandissimi esempi. Il fatto che abbia venduto tantissimo non significa assolutamente che abbia apportato innovazioni, né che sia stato influente in senso positivo. Anche Britney Spears o i Backstreet boys, per farti degli esempi tra i più infimi, hanno venduto in maniera spropositata e hanno dato origine a una caterva di baby cantanti e baby boyband che adesso infestano la musica. Se vogliamo parlare di innovazioni, il periodo rock dei 60 e 70 ha avuto ben altro, e parlo, seppur da novizio perché di recente me ne sto interessando, di Frank Zappa, Soft Machine (e Robert Wyatt), Nick Drake, Joni Mitchell, Velvet Underground, Pink Floyd, Captain Beefheart, Leonard Cohen, Bob Dylan, Tim Buckley, Jackson Browne, Nico, etc etc. I Beatles sono stati rappresentativi esclusivamente per la loro portata industriale, le innovazioni e le sperimentazioni nel rock sono state ben altre. Questo non lo dico io, a me i Beatles piacciono, li trovo orecchiabili e piacevoli niente di più, ma basta sfogliare una decente enciclopedia del rock per capire che oltre ai soliti gruppi strafamosi e strasputtanati c'è molto altro, e cose ben più significative, da un punto di vista storico ed artistico.

Io non sono un cultore attento, ma senza dubbio è lodevole riscoprire i motivi per cui sia nata una canzone, o anche un gruppo rock.

Beh, io amo i Doors, per me Jim ha avuto un significato di rilievo durante l'adolescenza... Ma tracciare il legame con questo grande del rock e col suo gruppo, ci porterebbe addirittura nella mia infanzia... e in certi sogni, anche...

Comunque, i Doors naquero dietro la pulsione a "spalancare le porte della percezione"... Jim aveva detto che durante l'acido aveva sentito una strana musica, e che poi avrebbe cercato di riprodurre nella realtà col gruppo. I suoi testi, o almeno alcuni molto significativi, tendono proprio a portare al confine, e ad andare oltre... Ma oltre cosa? Non so, forse oltre la vita, forse oltre la realtà materiale... l'unica cosa certa è che voleva andare oltre la porta, simbolo dei nostri limiti e dei limiti della nostra realtà...

Canzoni da ascoltare: The End, Wen the music over, The cristal ship, Riders on the storm...

Bravi bravi. Così mi piacete, sono d'accordo su tutto più o meno, si dice che i Beatles siano stati una macchina da soldi? E' vero, ma alcune loro canzoni scritte dal buon Lennon secondo me andavono oltre i soldi, è pur vero che una ventina d'anni fa lessi una intervista fattea negli anni 70' agli scarafaggi dove ammenttevano che molti album li hanno scritto solo perchè spinti dal loro agente e coprendoli d'oro. Anche Marilyn Manson secondo me lascia un messaggio, ho letto e sentito molte interviste fatte al "mostro" e traspare una persona molto più intelligente da quella che possa sembrare, anche alcune sue canzoni lasciano un messaggio, che voi ci crediate contro la droga.
Quello che volevo dire io è che in ogni era ci sono i bacchettoni che dicono che la musica che ascoltano i giovani è merda, ma non è così.
Parlando della Spears e altre (...) rispecchia pari pari la cultura delle ragazzine di una certa fascia. Che la cultura sia una non cultura non vuol dire che non ci sia. Riguardo la muscia classica secondo me il discorso è diverso non si può dire che la musica classica sia strana, è solo fuori dalla cultura del nostro tempo e quindi uno che non la segue può sembrare strano. Ma daltronde anche un manager in giacca e cravatta sbarbato verrebbe guardato male in mezzo agli aborigeni della foresta amazzonica...

Sui The Doors, una sola parola: FANTASTICI.
L'unica musica che mi fa sballare senza prendere droghe o alcool (Dovrebbero proporla in alternativa alle cure di riabilitazione).

Ciaoz

Io ti posso dire della musica Country....è cultura, è tradizione, eccome.
Devo dire che pur amando la musica Country da 40 anni (ascoltavo la musica country quando l'unico modo era ricevere VOA - Voice Of America - che trasmetteva da una stazione relay dalla Grecia) "purtroppo" non fa parte della nostra tradizione
Invece per gli Americani, quelli che vivono in zone rurali in particolare è come la bandiera - fa parte del loro modo di essere. Sono da poco tornato dagli USA dove ho degli amici... ebbene i miei amici hanno in salotto un grande televisore LCD dove appena entrano in casa sintonizzano sul canal GAC (country) e il televisore è collegato ad altoparlanti in tutta la casa, in giardino e nelle stalle... è la loro tradizione, è la loro cultura è... casa!
Quindi hai ragione, la musica è cultura intesa come "storia".

Ciao!!
La cultura nella musica è importantissima, secondo me è una delle cose più importanti perchè se non sai non si può parlare, oppure si è come tutti i caproni che parlano a vanvera... ad esempio al concerto di Vasco Rossi ne ho visto uno che aveva su la maglietta di Vasco, aveva fascette e di tutto... quando ha cantato le canzoni più vecchie manco sapeva che titolo avevano!

Quando ha detto "Grazie Massimo Riva" (che era il suo grande amico e chitarrista che morì per droga) quel ragazzo tutto bendato non sapeva neanche chi fosse... mentre molta altra gente presente al concerto alzava le mani al cielo come faceva Vasco, ma di queste persone non so quanti conoscevano veramente chi era Massimo Riva e la vita tragica che ha vissuto perchè era sempre da solo...
E ci sarebbero molti altri esempi, io ho citato questo perchè è l'ultimo che ho visto, potrei dire di Michael Jackson che ora viene visto solo come un pedofilo mentre 6 o 7 anni fa tutti dicevano che era un grandissimo...

Guarda, per quel che mi riguarda apprezzo l'arte quando non è vincolata da propositi commerciali.
Un tizio baffuto nei suoi dischi applicava un'etichetta che diceva più o meno questo: "Warning, no potencial-commercial!"
Non riesco proprio ad ascoltare la musica scritta con il solo fine di essere "consumata" dal grande pubblico.
Anni fa lessi un intervista di una popstar, forse Elthon John, che diceva che lui scrive cose che il pubblico vuole sentirsi dire... questo è il guaio della musica.
Amo i gruppi underground, quelli da un album e poi addio perchè i soldi sono finiti, amo il Canterbury ed il prog italiano, amo tutto ciò che non è stato creato per il primario obiettivo di far soldi.
Questa è l'altra faccia (oscura ma bellissima) della musica.

Io da sempre mi ritengo uno scopritore di talenti (per modo di dire) ho sempre ascoltato gruppi che erano considerati strani e poi dopo 6-7 mesi erano nella top 10 e via che li ascoltavano tutti. Sono stato uno dei primi in Italia ad avere il cd delle spice girls quando ancora nessuno sapeva chi erano, voi riderete ma a loro modo anche le spice hanno condizionato la cultura e il modo di pensare di quel periodo, ancora ho sempre ascoltato gli offsping, i green day e alanis morissette ho comprato i loro primi album quando vendevano si e no 50-100 mila copie in america e in italia non sapevano nemmeno chi erano. Stessa cosa per i timoria e anche altri. Io non ascolto musica commerciale, è solo che se un musicista è bravo alla lunga viene fuori perchè i suoi testi e la sua musica lascia comunque qualcosa e quando l'artista viene a contatto con l'ambiente commerciale, quasi lo obbligano a fare pezzi che vendono.

Oh, finalmente una persona sensata che non parla delle boy band stupide ma se ne intende sul serio di musica rock.
E' vero, c'è molta cultura in ogni genere di musica (a parte quella tunz tunz che vabbeh, lì c'è una de-cultura ma i gusti sono gusti).
Alla fine la vera musica vende comunque tanto perchè in fondo le persone capiscono se è musica per soldi o musica fatta di vere idee.

Spero ti stia riferendo a me. Ultimamente sto scoprendo i TOTO un "gruppettino da niente". merito del mio batterista è un loro fan sfegatato, prova sempre a farci fare qualche pezzo loro, ma strumentalmente sono inarrivabili per noi poveri mortali.

Buone ferie.

Beh, la musica e' pura emozione!
Potrei dire personalmente che come accade nelle poesie, una canzone comunica delle sensazioni del tutto personali, che non potranno mai essere uguali a quelle dell'artista che la compone, al nostro amico di scuola, a nostra madre a nostro fratello, o a qualsiasi altra persona senta quella determinata canzone perché la musica non è regolata, rispetto l'ascoltatore da nessun principio logico, e appunto lo ribadisco, è emozione allo stato puro.
Siamo noi a legare musica ad emozioni, solamente noi!

Ogni canzone lascia dentro di noi dell'emozioni che nessun altro proverà.
La musica mi serve anche a tirarmi su nei momenti difficili.
Poi ogni artista lascia un messaggio più o meno importante nelle sue canzoni, ma non sempre è facile riuscire a trovarlo!