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Vecchio 03-19-2008, 12:40 AM
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predefinito L'inglese, come insegnare una lingua straniera ai bambini

L'inglese, come insegnare una lingua straniera ai bambini


Carissimi utenti del forum, voglio porre un quesito non nuovo ma da adattare alle nuove tecnologie e sempre bisognoso di nuove idee.
Accertato il fatto che siamo ben lontani dal parlare una sola lingua in tutto il mondo e che probabilmente questo non avverrà mai, come si può fare per far si che una persona a partire dai primi mesi di vita, riesca a mettere le basi per avere in futuro piena padronanza di una lingua straniera?
Come soluzione ideale ma di difficile attuazione per i più, credo che si debba inserire la persona, già dall'infanzia, in un ambiente originario di quella lingua.
Le famiglie più abbienti so che prendono una badante madrelingua che si occupa già dall'infanzia dell'educazione linguistica dei figli... ma chi non se lo può permettere? (E al giorno d'oggi sono veramente in tanti!)
In che modo possono essere sfruttate le nuove tecnologie come l'internet, il digitale terrestre o la tivu satellitare?
Io per esempio, lascio mio figlio di 15 mesi (che ancora non parla neanche l'italiano quindi) una mezz'oretta al giorno a guardarsi rai educational via satellite, dove trasmettono cartoni animati in lingua inglese e corsi per bambini.
Ma servirà poi a qualcosa o finirà solo per far fare confusione?
Vi sono studi in proposito?
Qualche fonte o link di studi autorevoli?
Grazie a tutti voi.
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  #2 (permalink)  
Vecchio 03-19-2008, 04:16 PM
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Secono me già fargli vedere i cartoni animati in lingua straniera è una bella cosa, ma sicuramente essere immerso in mezzo a persone che la parlano è molto meglio.
So che esistono pochi asili multirazziale e costosissimi frequentanti da figli di personale di consolati ed ambasciate, solo che sono rari e a numero chiuso: prova ad informarti se nella tua zona ci sono queste strutture o comunque asili multilingua.
In alternativa, la badante multilingua ma come già detto è un metodo oneroso.
L'ideale è avere i genitori di due lingue diverse, così che con facilità il bambino le impara entrambe.
Se fossero inseriti tutti e 3 in un contesto diverso dalle due lingue madri, mi sembra che è meglio invece fargli imparare prima due lingue e la terza in un secondo momento.
Certo è che se non sei madrelingua, è forse controproducente cercare di insegnargli tu la lingua perchè gli passeresti anche gli errori.
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  #3 (permalink)  
Vecchio 03-19-2008, 04:21 PM
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L'ideale è mandare il bambino nel paese dove parlano originariamente solo quella lingua, e in un paio d'anni diventra una madrelingua perfetta e senz'accento... certo è un po impegnativo ma è il metodo con cui si ottiene il migliore risultato!
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  #4 (permalink)  
Vecchio 03-19-2008, 04:52 PM
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Quest'inverno mi sono fatto qualche giorno di vacanza a Malta e in un ristorante mi sono soffermato a parlare con una famiglia del posto.
Parlvano un buon italiano, anche se non perfetto, e dicevano che lo hanno imparato esclusivamente guardando la televisione. Infatti mi raccontavano che la TV italiana da programmi molto più interessanti che quella maltese, e quindi guardano quasi esclusivamente la nostra.
Questo mi fa pensare che la TV in lingua straniera non sia una cosa del tutto sbagliata, anzi...
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  #5 (permalink)  
Vecchio 03-20-2008, 02:42 PM
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Quest'inverno mi sono fatto qualche giorno di vacanza a Malta e in un ristorante mi sono soffermato a parlare con una famiglia del posto.
Parlvano un buon italiano, anche se non perfetto, e dicevano che lo hanno imparato esclusivamente guardando la televisione. Infatti mi raccontavano che la TV italiana da programmi molto più interessanti che quella maltese, e quindi guardano quasi esclusivamente la nostra.
Questo mi fa pensare che la TV in lingua straniera non sia una cosa del tutto sbagliata, anzi...

Si, però mi piacerebbe vederli scrivere, se ne sono capaci e soprattutto quanti errori di grammatica fanno!
Secondo me l'accento farà a tempo anche più avanti ad assimilarlo: l'importante è che quando andrà a scuola si studierà bene la grammatica.
Quindi tuo compito dovrà essere quello di farlo rigare dritto e in aggiunta di coinvolgerlo in giochi ed iniziative didattiche.
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  #6 (permalink)  
Vecchio 03-20-2008, 02:46 PM
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Per esperienza personale io credo che ai bambini sia sufficiente essere immersi nell'ambiente giusto ed essere stimolati per imparare le lingue: le tecnologie aiutano sicuramente, ma il diretto contatto con la lingua straniera è sicuramente la cosa migliore da fare!
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  #7 (permalink)  
Vecchio 03-20-2008, 03:14 PM
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Non dimenticate che una lingua va tenuta allenata: puoi anche fare un asilo bilingue ed avere una babysitter madrelingua, ma se poi non pratichi la lingua spesso... la perdi, e questo vale per sempre!
C'è di bello che l'inglese fai presto a trovarlo sia in tv che nel computer come a scuola, ma se tu dovessi invece imparare una lingua di difficile reperibilità sarebbe ancora più difficile.
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  #8 (permalink)  
Vecchio 03-21-2008, 01:41 PM
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Per creare una madrelingua, io avevo letto da qualche parte che la lingua va imparata prima dei 12 anni di età: è fino a li che il bambino è portato per quello. Imparandola dopo, la potrà parlare anche bene ma non sarà mai una madrelingua.
Un altro aspetto da considerare, anche qui letto non so dove, è che i bambini sfruttano anche le espressioni facciali per capire il linguaggio, ed ovvio che nei cartoni animati queste non ci sono: non fa male quindi, ma avere una persona che vera che ti parla è sicuramente meglio. Il film il lingua originale per deduzione, aiuta di più che il cartone animato.
Per chiudere, i bambini parlano per necessità. Si deduce da ciò che conviene immergerli in un'ambiente in cui si parla solo quella lingua, altrimenti non si sforzeranno di parlarla ma useranno quella loro originaria.
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  #9 (permalink)  
Vecchio 03-29-2008, 10:34 PM
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Mi è capitato per le mani un volantino di corsi di inglese per bambini da 3 mesi a anni.
La scuola si chiama Helen Doron e sarebbe interessante sapere qualcosa in più.
Qualcuno la conosce??
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  #10 (permalink)  
Vecchio 04-08-2008, 01:04 PM
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ciao!
Io insegno inglese nelle 5 classi della scuola primaria e spesso propongo ai ragazzi la visione di cartoni animati in lingua con i sottotitoli in inglese.
Questo rende la lezione più divertente e i bambini acquisiscono molto velocemente il suono delle parole!
Buon Lavoro!
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  #11 (permalink)  
Vecchio 04-10-2008, 03:33 PM
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Sono stata spesso all'estero, soprattutto in Svezia e in Cecoslovacchia e ho scoperto una cosa molto interessante: parlano in maniera sgrammaticata e con molto accento, ma sanno seguire il filo del discorso senza fermarsi e senza dubbi.
Le loro scuole infatti propongono loro questo tipo di espressione piuttosto che il classico insegnamento all'italiana tanta grammatica e niente contenuto.
PRIMA bisogna imparare ad esprimersi POI si può approfondire la questione.
In Italia si corregge la gente sul particolare, perdendo l'insieme e quando poi i ragazzi si trovano all'estero non riescono a proferire verbo.
Inoltre all'estero vi è una diffusione estesa di videogames in inglese e non tradotti, senza contare la presenza massiccia sui server di giochi come World of Warcraft dove imparare l'inglese è obbligatorio.
Speriamo che l'Italia cambi atteggiamento nello studio linguistico, altrimenti saremo sempre derisi dagli altri per il nostro balbettamento di regole prefisse.
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  #12 (permalink)  
Vecchio 05-20-2008, 05:48 PM
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I miei complimenti alla Rai per questo progetto:
http://www.ild.rai.it/

Quote:
Il D è un progetto che nasce da una stretta collaborazione tra Rai Educational e il Ministero della Pubblica Istruzione per un apprendimento innovativo dell'inglese e dell'italiano a scuola attraverso la sinergia di Tv e Web.
Peccato che lo diano principalmente su Rai Educational che non tutto lo vedono, ma qualche episodio ho visto che gira anche su Rai Tre.
Sono veramente utili per tutti.. in particolare trovo molto educativo Tracy e Polpetta...
Quote:
...è una sitcom divertente pensata per l'apprendimento dell'inglese dei bambini.
Al centro ci sono una ragazzina inglese di dieci anni, Tracy, il suo magico bidone parlante, Bill the Bin, e i due personaggi che abitano con lei e parlano italiano: la talpa Polpetta e Van Ruben, il fantasma di un pirata vissuto nel XVII secolo.
Ogni puntata affronta un tema importante come la convivenza civile, le diversità, la difesa dell'ambiente, l'educazione.
E' bello perchè parlano un po in Italiano ed un po in inglese.
Poi ci sono alcuni programmi solo in italiano e altri sono il inglese, ma il mix credo sia la cosa migliore.
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  #13 (permalink)  
Vecchio 01-30-2010, 11:02 AM
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Su invito di Marco, riesumo questo post...

Io sono nata assolutamente per caso negli Stati Uniti e dopo pochi anni, ci siamo trasferiti in Italia. Papà italiano, mamma francese (che ancora adesso fa errori stratosferici in italiano e per laquale,naturalmente, tutto in Francia è assolutamente perfetto!)...Sia io che mia sorella (nata invece a Milano), abbiamo frequentato la Scuola Francese (quindi tutto in francese, matematica, storia, geografia, ecc...con italiano come lingua straniera!), e i nostri genitori, temendo che sapessimo poi sì parlare italiano ma non scriverlo, ci hanno iscritto a dei corsi per dare poi la licenza media italiana.

In casa,da piccole, mamma ci parlava sempre e solo in francese, noi naturalmente le rispondevamo in italiano (del resto, tutti intorno a noi parlavano in italiano!). Così lei fingeva di non capire, e se volevamo qualcosa, dovevamo chiederlo o dirlo....."en français!"

Vi devo però dire che mentre su di me non ha sortito alcun effetto, nel senso che alla fine, per me era assolutamente uguale parlare in italiano o in francese (anzi, crescendo, da adolescenti, il francese era molto comodo con le mie amiche sia per sembrare più interessanti agli occhi dei ragazzini carini, sia per dirci le cose senza che gli altri capissero!), su mia sorella, al contrario, finita in una classe con compagne e maestra detestabili, ha sortito l'effetto contrario: detestare il francese ed impuntarsi per non parlarlo mai!

L'inglese, l'ho imparato poi dopo la maturità, andai per un anno in Inghilterra, nel Devonshire, vivendo con una famiglia inglese, lavorando in un albergo 5 stelle sul mare e frequentando un College d'Arte dove tenevano, fra le altre cose, dei corsi d'inglese per gli stranieri. Ecco, forse l'unico neo di queste situazioni, è che.....gli italiani o i francesi......li trovi ovunque!!Quindi poi bisogna sforzarsi di evitarli e iniziare a frequentare qualche anglosassone, altrimenti ti diverti tanto ma....impari ben poco!

Ciao a tutti, spero sia stato utile a qualche genitore! Isa
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  #14 (permalink)  
Vecchio 01-30-2010, 02:35 PM
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Utilissima come sempre Isa, però vorrei farti qualche domandina: tanto per cominciare come hai fatto a fare una scuola francese a Milano con italiano come lingua straniera? Immagino che essendo Milano una grande città dia anche ai suoi residenti questo genere di servizio. A Reggio Emilia per esempio oltre alle scuole statali, quelle private di lingua straniera e quelle di italiano per stranieri non vi sono che io sappia scuole che insegnano tutte le materie ma parlando di base lingue che non siano l'italiano.
E poi un'altra domandina: immagino che imparare l'inglese dopo il liceo sia stato ben più impegnativo che imparare l'italiano o il francese in tenera età e con risultati non ottimali, vero? Mi pare d'aver letto infatti che una madrelingua per considerarsi tale, deve imparare la lingua del posto entro i 13 anni e il liceo finisce ben dopo quell'età, quindi immagino anche che l'accento non sia perfetto come invece sarà nel tuo caso quello del Francese e dell'Italiano.
Per chiudere, nel corso della vita ti sono state utili queste tue esperienze linguistiche oppure se ne conoscessi solo una sarebbe stato lo stesso?
Grazie
Ciao
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  #15 (permalink)  
Vecchio 01-30-2010, 08:59 PM
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Qualcuno disse "Gli ultimi saranno i primi!"
A Milano, c'è il "Lycée Stendhal",è una vera e propria scuola francese, però in Italia. Va dall'asilo alla 5a liceo. Pensata per quei francesi che per lavoro magari devono risiedere diversi anni all'estero e quindi possono seguire il loro programma di studi senza un problema di lingua. L'esame di maturità però, perché fosse valido, abbiamo dovuto darlo in Francia.Noi a Chambéry ad esempio.
L'inglese, lo avevo studiato a scuola dalla 1a media alla 5a liceo e durante l'estate, gli ultimi 3 anni, i miei genitori mi mandavano in quelle vacanze studio della Ef in Inghilterra per 3 settimane generalmente. Quindi quando poi sono andata per un anno, ho fatto fatica i primi 3 mesi (soprattutto a trovare lavoro!) perché in Inghilterra, se non dici la parola esattamente con accento anglosassone, non capiscono!Però debbo dirti che nell'insieme, non è stato arduo.
Quello che è certo, è che mentre da piccolo impari 2 o anche 3 lingue senza fare fatica (magari i bimbi tardano a parlare ad esempio rispetto a quelli "monolingua" diciamo), da grande, ti tocca studiare!
Nel corso della vita, mi sono state non utili caro Marco, bensì UTILISSIME!
Soprattutto il francese, perché era la lingua che sapevo meglio, e pertanto, tra ripetizioni che davo da ragazza, alle opportunità di lavoro che avevo, confermo che oggi come oggi, sapere le lingue, è certamente utile oltre che divertente!
Considera che mia cugina ha studiato il norvegese, andando poi per svariati anni a Oslo dopo la maturità (si era innamorata di un biondone...): ora è una delle guide più richieste in Italia per i gruppi di norvegesi che vengono qui per turismo, e quindi lavora tutto l'anno, una settimana sul Lago di Como (tutto spesato per giunta!) e poi un'altra a Roma, un'altra in Sicilia, ecc...
La cosa migliore comunque è iniziare subito da piccoli, perché davvero, come impariamo l'italiano, così impariamo un'altra lingua straniera senza nessuna fatica, poi magari all'inizio si dice una frase mezza in italiano e mezza in francese o inglese, però poi le cose si aggiustano.
Ciao!!
PS: ma tu sei di Reggio Emilia?




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