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  #6691 (permalink)  
Vecchio 03-26-2010, 02:22 PM
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Oggi Diego ha compiuto 29 anni!A differenza del figlio di Franco ha una chioma fluente che arriva alle spalle. La bimba Miriam ha compiuto a Gennaio 23 anni.Un saluto a tutti!!
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  #6692 (permalink)  
Vecchio 03-26-2010, 04:31 PM
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predefinito piccola riflessione

Cara isa,
il tuo post 6689 mi ha fatto molto riflettere.
il Don ripete il concetto di Cristo che distrugge il meccanismo di causa-effetto che spiega la malattia come punizione del peccato.
alla domanda,davanti al cieco nato,"chi ha peccato lui o i suoi genitori"(Gv9,2)che riflette la mentalità giudaica corrente e la presenza nella Bibbia della concezione del legame tra peccato e malattia,risponde chiaramente"nè lui nè i suoi genitori".(Gv9.3).
tu aggiungi che nella malattia DIO ci è più vicino di prima.
non sono proprio d'accordo perchè le risposte potrebbero essere o che DIO non esiste e quindi tutto possiamo dire e pensare,o che se esiste è quantomeno...distratto.
perchè non essere più vicino a tutti PRIMA di una malattia,prima di una guerra,prima di una carestia,prima di uno sconvolgimento naturale e,dato che viene definito ESSERE PERFETTISSIMO,prevenire tutti questi dolori e lutti?
l'affermazione pre-Concilio che DIO permette il MALE per ricavarne il BENE credo non venga più considerata nell'attuale Catechismo.
chiedendo scusa se,per una volta,mi sono espresso su un argomento non medico e vi prometto...di non rifarlo mai più.
un caro saluto.nanni.
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  #6693 (permalink)  
Vecchio 03-26-2010, 05:58 PM
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Aggiungerei alla discussione di DIO e le malattie, che non è DIO che ci è più vicino, ma alcuni di noi, si è avvicinato a LUI chiedendo conforto e speranza e se l'avvicinamento è autentico, è più che fattibile. Qualcuno ne trarrà anche del giovamento nello spirito. Spero che non sia solo la paura di una vita eterna tra le fiamme dell'inferno, siccome molti di noi sentono la morte più vicina.
Un abbraccio ...un bacione .....e tocchiamo ferro
Adriana
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  #6694 (permalink)  
Vecchio 03-26-2010, 06:37 PM
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Nanni hai aperto una bella discussione!!! Anche se prometti di non parlarne più, anche se tanti di noi non ne parlano, di certo è il pensiero di tutti o almeno di tantissimi!!!!
E' pur vero che nella malattia tanti si riavvicinano a Dio, come dice Adriana e forse non per la paura delle fiamme, ma per la speranza di una guarigione!!!!
Isa la tua domanda capita "a fagiolo". Proprio oggi, dopo che avevo chiesto di contattare l'ospedale dove è prenotaa la PET per cercare di anticiparla, mi hanno candidamente risposto che la prenotazione e per l'11 maggio!!! Esattamente la data che avevano detto a me, quindi non hanno fatto un bel niente. A questa risposta gli ho detto che non ho capito bene se vogliono farmi morire di cancro o di crepacuore e poi ho attaccato.
Voglio muovermi per conto mio perchè già ho perso troppo tempo. Chi di voi parlava dell'Humanitas di Milano?? E quella dottoressa "straniera" di Roma?? Qualche centro dove sapete per certo che seguono anche protocolli sperimentali??? (se mai ce ne dovessero essere!!!)
Si accettano consigli e suggerimenti!!!! Sono tanto incavolata e delusa.
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  #6695 (permalink)  
Vecchio 03-26-2010, 07:47 PM
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Monia fai benissimo a muoverti per fatti tuoi....se aspetti a loro stai fresca!!!! E' vero che ci sono tanti medici umani, ma per altri purtroppo un paziente e' solo uno dei tanti e spesso non si tiene troppo conto di come uno puo' stare dentro!

Nanni e' sempre un piacere leggerti qualsiasi discussione tu apra..... ci sei mancato davvero tanto! Io mi astengo dal dire la mia in quanto penso che sia un fattore molto soggettivo e poi le idee ben chiare non le ho neppure io....quindi mi sto' zitta!

Sul mio fronte Maurizio si e' tranquillizzato un pochino ( pare!!!) ma sta' ancora senza terapia....vedremo dopo Pasqua!

Auguro a tutti voi una buona serata!

Vi abbraccio !

Lucy
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  #6696 (permalink)  
Vecchio 03-26-2010, 09:52 PM
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predefinito Dal Don a Nanni soprattutto, poi Monia, Adriana e tutti

Nanni:
Nel Cieco Nato, Gesù risponde che non c'è colpa nella malattia...

Perchè Dio non è più vicino prima mi chiedi? Prima di tutto, la malattia fa parte della limitatezza dell'uomo. L'uomo è, di fatto, un essere limitato. Secondo, la sofferenza entra nella vita dell'uomo...Morte e sofferenza sono, di fatto, i più grandi problemi dell'uomo..L'uomo di fronte a queste due realtà difficilmente riesce a dare una spiegazione umana, se non nel senso di dire che l'uomo è un essere con un inizio e una fine. Questa fine talvolta avviene nella malattia, attraverso la sofferenza.
Il Signore ci aiuta a dare un senso, anche un significato alla malattia...

Io per esempio nella mia malattia, penso che il Signore forse riesce a creare degli spazi di amore che altrimenti non si sarebbero creati, vedi la presenza continua di Isa e di tante altre persone...
Quando mi sono ammalato, l'interrogativo c'è stato anche per me, ed è stato grande Nanni, perché io sono entrato in Seminario che avevo 9 anni, quindi, parliamo di una vita dedicata a Dio! Quindi sul momento, me la sono presa anch'io e ho detto: "Ma Signore, non potevi mandarmi un'altra malattia? Non potevi aspettare un altro poco perché continuassi il mio ministero? Non potevi almeno evitare di farmi soffrire in questo modo, con tutto quello che ho fatto e ho dato per te?"...ma la mia rabbia non è andata oltre perché so che Dio mi vuole bene, è come un genitore che talvolta chiede ai propri figli dei sacrifici e i ragazzi si chiedono "Ma perché non posso fare questo? perché non mi lasci fare questo?" e la risposta è che quando sarai più grande, lo capirai.

La malattia può essere un modo per riflettere, per pensare, per rimettersi in discussione come stai facendo anche tu in fondo. Trovare la soluzione immediata, è difficile...Io sò che aldilà della malattia, ci sarà la morte e mi aiuta a dare un senso anche alla morte che non mi porta all'annullamento della mia vita ma al trovare, invece, una vita migliore dell'attuale. Qui chiaramente c'è in gioco la fede...non posso credere e pensare che non ci sia una riflessione di fede...per me è stato così, perché uno dei pensieri che ho spesso allontanato da me stesso, è stato proprio quello della mia fine. Prima di ammalarmi Nanni, ti confesso che la vedevo sotto un altro aspetto, nel senso che non mi metteva più di tanto in difficoltà ma semplicemente perché non sempre pensavo che anch'io avrei potuto incontrare la malattia. Forse lo stesso è stato per te che sei un medico. Entrambi, con la nostra "missione", viviamo a stretto contatto con questa realtà eppure per me era sempre una cosa che riguardava gli altri. E' stato così anche per te? Solo adesso,credimi, riesco ad intuire che cos'è il dolore fisico, psicologico, spirituale anche. Il fatto che mi abbia toccato sulla mia pelle e che dell'altro mi aspetti dietro all'angolo, questo mi mette ancora in crisi, eccome, anche se sono un sacerdote....la mia fede ha chiaramente subito dei contraccolpi in questo periodo perché di fronte a questo, facciamo fatica a sfuggire ad alcuni perché,come il lasciare i nostri cari, i nostri interessi....e poi, talvolta, il tarlo del dire "e dopo, cosa mi aspetta?" ti sorprende...ma poi con la fede, chiedo aiuto al Signore e te lo dico persino nella mia confessione personale, mi esprimo quasi come se fossi un colpevole, chiedendo perdono perché non sempre ho questa fiducia piena in Dio che invece dovrei avere! Questa vita, con le sue luci e le sue ombre, io l'ho amata moltissimo e il fatto che si abbassi la saracinesca su tutto questo, mi mette spesso in crisi. Ma vedo la crisi come una tentazione, una tentazione del Demonio che vuole farmi scivolare adesso, che vuole farmi dubitare, e quindi la respingo con tutte le mie forze, con la preghiera, con la Parola, con la mia Fede. Comunque Nanni, tieni presente che io sono sempre stato un sedentario in questi ultimi anni e anche andare ad esempio a Pietra Ligure, un posto che non conoscevo, da delle suore poi che non sapevo manco chi fossero.....mi poneva moltissimi interrogativi!!! Credo quindi che per quanto mi riguarda sia anche la paura di quello che non conosco...e l'aldilà,è proprio un altro mondo!!!


Anche la malattia chiaramente ha interrotto i miei progetti, tanti passaggi che mi aspettavo ancora dalla vita...la malattia però come ti ho detto mi ha aiutato perché ho scoperto qui l'amore sincero che molte persone hanno verso di me e che io, onestamente, non conoscevo, un amore che è servizio.

Potrei anche dire che l'uomo, proprio per il peccato originale, va incontro alla sofferenza e alla morte.Per quanto riguarda la presunta assenza di Dio nelle guerre, nei terremoti,nelle carestie ad esempio, ricordiamoci che Dio ci lascia liberi di agire...siamo noi che entriamo in guerra, siamo noi che perseguiamo degli ideali di consumismo sfrenato sulle spalle dei più poveri, siamo noi che inquiniamo la nostra terra...


Monia, hai ragione a parlare di speranza, perché Dio ci ha dato la vita...io esco di casa, prima di attraversare mi guardo attorno perché ho paura di perdere la mia vita, sono attaccato a questo dono che è la vita, è un dono prezioso che cerco di salvaguardare, anche attraverso gesti meccanici. Sono gesti però che mi portano a difendere la mia esistenza, e quindi si, preghiamo Dio anche per una guarigione! E poi Gesù Cristo, la sua vita l'ha passata accanto agli ammalati, le sue guarigioni sono tutte di ammalati. Chiaramente io mi dico "Perché non guarisci anche me Gesù? Dai Gesù, aiutami, fammi guarire, fammi star bene ancora per un poco!!!" ma non per questo mi sento meno amato, anzi, forse mi ama ancora di più proprio nel momento in cui esprimo me stesso, la mia fragilità, le mie debolezze e quindi si fa più vicino a me per aiutarmi a superare questo momento...

Adriana: certo che un avvicinamento è fattibile. Nella mia vita, ho visto casi in cui la persona che aveva vissuto lontano da Dio per tutta l'esistenza, di fronte alla malattia, si è avvicinata...Mi sono chiesto se fosse per convenienza, nel senso che non sapessero da che parte voltarsi, ma poi ho davvero visto che era una vicinanza autentica, di cuore..Ad esempio un ragazzo con un tumore alla gola, avrà avuto 23 anni, si è avvicinato a Dio proprio attraverso la malattia. Io andavo a trovarlo e lui ha iniziato a porsi delle domande, ci siamo spesso confrontati, è mancato vicino alla Pasqua e diceva a sua mamma "non piangere, vedrai che dal Paradiso ti aiuterò io!". Questi sono cambiamenti che avvengono, solo Dio sa il perché, solo Dio sa dare una spiegazione. Io posso solo trasmettere quello che ho visto nella mia vita di sacerdote...

Vorrei dire anche che ho conosciuto anche persone atee, che non credevano assolutamente in Dio e che hanno attraversato lunghi periodi di malattia e/o hanno lasciato questa vita terrena in assoluta serenità, con una pace straordinaria.....Per me, questa serenità, è un dono del Signore, anche se per loro, Dio non esisteva!

Adesso finisco di guardare Striscia la Notizia dal mio letto. Ciao a tutti. Don Angelo.
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  #6697 (permalink)  
Vecchio 03-26-2010, 10:32 PM
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Don Angelo grazie dal profondo del cuore
__________________
Un carissimo saluto da Franco
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  #6698 (permalink)  
Vecchio 03-27-2010, 12:50 AM
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predefinito Grazie a Marco del Forum

Ho notato stasera che sotto al mio nick, c'è il numero dei messaggi scritti e supera i 350! Così ho iniziato a rileggerne alcuni, da maggio 2009 ad oggi. Mi è venuto un poco di magone perché mi sono resa conto di come e di quanto sono cambiata in meno di un anno, prima ero più "positiva" diciamo, ora la stanchezza fisica evidentemente si fa sentire anche sull'umore.Ma aldilà di questo, vorrei ringraziarti Marco, perché grazie al tuo forum, oltre ad aver incontrato delle bellissime persone (tra cui te!), ho anche un bel "diario di bordo" che altrimenti non avrei mai tenuto! Grazie di vero cuore. A tutti, una buona Domenica,noi avremo qui la processione con il Vescovo, quindi sarà un altro weeky da delirio.

Ultima cosa: Nanni, dovresti intervenire più spesso su altri argomenti che non siano medici. Il Don stasera era molto partecipe, aveva voglia di raccontarsi, ho trascritto testualmente quello che diceva parlando, e alla fine mi ha detto "se rispondono poi fammelo sapere che continuiamo a parlare". In genere, invece, mi chiede solo se ho avuto notizie e come state, soprattutto Franco (credo ti abbia preso per un suo confratello sotto sotto! E Carol ringraziava per i tuoi figli che sono però grandissimi ha detto!)

Dolce notte a tutti. Sono le 23.48, il Don dorme e io devo fare un salto di 7 min per recuperare Carol e amica che sono ad una festina di compleanno...Isa
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  #6699 (permalink)  
Vecchio 03-27-2010, 09:59 AM
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Buon sabato a tutti. Mi sto accingendo ad affrontare la giornata da sola perchè Gianmario da tre giorni è divanato a causa di un gonfiore spropositato della caviglia sx da radioterapia... ora mi aspettano spesa settimanale, bimbi da ritirare a scuola, nel pomeriggio piscina ecc ecc......A proposito, Isa, io ho tre figli: Lorenzo di 14 anni, Emanuele di 11 e Anita di 4. Un bel programma da portare avanti.....
Ora scappo, ci risentiamo poi.....
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  #6700 (permalink)  
Vecchio 03-27-2010, 12:01 PM
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Carissimo Don Angelo, consentimi questo tono confidenziale e il tu, ma con gli amici non si tengono le distanze.
Belle parole, le tue, degne del miglior sacerdote. Come forse avrai capito, io non sono una fedele praticante. Si, penso di credere in Dio e qualche volta percepisco la sua presenza in tutte le cose belle che mi circondano, ma l'immagine che la religione cattolica dà, mi sembra piuttosto esagerata. Io credo piuttosto che ci sia un'entità al di sopra di noi, che però non ha potere sugli uomini e sulla terra. Ci dona il libero arbitrio e non può interferire sui fatti terreni e universali.
La fede aiuta gli uomini, credere in qualcosa è naturalmente un'ancora a cui appigliarsi nei momenti di sconforto. Io non mi sono rivolta a Dio perchè mi facesse guarire, perchè lo so che non può fare niente per me. Mia nonna molto cattolica e praticante, nella sua infinita saggezza, diceva sempre :" Aiutati, che Dio ti aiuta". Cioè, non aspettiamo che Dio faccia il miracolo e risolva tutti i nostri problemi. Condivido che la fede possa dare una grande serenità, anche se, come hai detto, anche gli agnostici possano trovarne.
Affettuosamente
Adriana
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  #6701 (permalink)  
Vecchio 03-27-2010, 01:17 PM
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ciao a tutti, isa ringrazia don angelopeccato abitare cosi lontano, mi piacerebbe approfondire gli argomenti, non tutti i sacerdoti sono cosi profondi, anche se io in verità pur essendo credente, non pratico molto, anzi spesso mi vengono dei dubbi, serissimi, sulla mia stessa fede. a gianmario spero che la radio faccia il suo dovere, monia se ti muovi tu, otterrai la pet in tempi più ragionevoli, lo so per esperienza personale, io l'ho fatta alla neuromed vicino venafro con circa 20 giorni di attesa, certo è lontanuccio, senti più centri, troverai qualcosa velocemente.
lucy come va? elly? auguro a tutti una buona domenica delle palme, con un abbraccio speciale per nanni
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  #6702 (permalink)  
Vecchio 03-27-2010, 06:25 PM
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Ciao Soni come va'? fammi sapere e quando vieni a Pescara ti ricordo di farmi uno squillo cosi' ci prendiamo un caffe'? ( te l'avevo dato il mio num? non ricordo?)

Franco hai proprio due bellissimi ragazzi....complimenti!

Carol i miei bimbi hanno 9 anni ( Stefano) e a maggio 5 anni ( Sara)

Caro Don Angelo ci ha regalato un post davvero memorabile! Fa' molto riflettere....e cerchero' sicuramente di farlo molto ma molto di piu'! Anzi mi viene in mente di "prestarle" Maurizio per un po' di tempo....chissa' se stando un po' con lei si ravveda un pochino!!!

Elly quand'e' che ci rifacciamo una chiacchiera al telefono? Spero che da te le cose vadano un po' meglio!

Myta hai tre figli!!! Complimenti.....sicuramente avrai davvero un bel da fare a combattere tra l'adolescenza e l'infanzia !!!!!! Un abbraccio forte a Gianmario!

Mi faccio le mie ultime due ore di lavoro e anche per questa settimana ho finito!

Auguro a tutti voi una serena domenica delle palme!

Lucy
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  #6703 (permalink)  
Vecchio 03-27-2010, 06:29 PM
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Caro Nanni la tua domanda è ben più di una domanda teologica. E' "la domanda", ma è anche la "tua" domanda. Io provo a darti una risposta, ma è la mia risposta non "la risposta". Premetto che tutto ciò che scrivo deve essere necessariamente visto e letto attraverso la lente della FEDE, questo è un dato imprescindibile e non esistono vie di mezzo: o la si ha o non la si ha, è un dogma e come tale non comporta risposte o discussioni.
Se molti bambini soffrono o muoiono di fame, la causa va ricercata nell'egoismo e nell'avidità dell'uomo, e nel menefreghismo nei confronti dei più bisognosi. Non è Dio che manda le guerre o le carestie, i terremoti o le alluvioni. È l’uomo che nel suo egocentrico egoismo compromette quanto di più bello Dio ci ha dato: la natura ed i suoi frutti. Se in Africa c’è la fame più estrema nonostante ci sia petrolio ed altre risorse naturali in abbondanza è perché l’uomo, pochi nativi e tanti occidentali, sfruttano tali risorse per il solo loro tornaconto. Comunque è meglio non continuare su questo argomento.
Le malattie, le sofferenze e la morte, hanno avuto origine con la caduta dell'uomo. Dio non creò l'uomo perché soffrisse: "Dio vide tutto quello che aveva fatto, ed ecco, era molto buono" (Genesi 1:31).
Dio creò l'uomo affinché godesse la vita eterna in comunione perenne con Lui, gli diede una compagna e lo circondò con tutte le cose buone che aveva creato. Tutto questo avvenne fino al giorno in cui l’uomo voltò le spalle a Dio. Prima d'allora vi era un'intima e perfetta comunione tra la creatura ed il suo Creatore, tanto che il Signore scendeva nel giardino di Eden per incontrare l'uomo (Genesi 3:8,9).
Qual è l'essere umano che, durante la sua vita non sia stato almeno una volta, preoccupato da questo problema? Trovatemi, amici, un crimine, un'ignominia, un'ingiustizia, una guerra, un cataclisma di cui Dio non sia accusato di essere l'autore!
Giovanni Paolo II con la Sua enciclica “Salvifici doloris”, ci aiuta a trovare delle spiegazioni, non risposte perché queste le dobbiamo trovare dentro noi.
“- la vita è un dono molto buono, sempre - Dio non può dare il male - Il male fisico è conseguenza della precarietà, del limite della natura umana e Dio ci consola: non toglie le lacrime ma le asciuga (ha sofferto molto anche Gesù, figlio di Dio) - Non possiamo misurare la bontà di un dono con criteri umani perché il dono viene da Dio e quindi deve essere valutato con i criteri divini che per noi sono misteriosi ma decifrabili considerandoli alla luce dell'amore di Dio che è Padre - Il dolore fa parte della condizione umana (non è un castigo), esige rispetto, premura, cura, comprensione, vicinanza, partecipazione, amore: basta leggere il Vangelo per vedere come Gesù si è comportato davanti al dolore, alle malattie, alla morte! - Il male fisico è un fortissimo richiamo alla solidarietà, alla carità, alla pietà. - Nonostante quanto detto più sopra il dolore è dolore ma spesso ciò che al momento fa male produce poi un bene (anche nel campo terapeutico e noi lo sappiamo benissimo!) e sicuramente ne verrà un grande bene per chi ha sofferto e per chi è stato vicino al sofferente”.
La malattia non è voluta dal Signore perché è un male. È solo permessa, tollerata, perché possa servire ad un bene più grande.
Proprio perché è un male dobbiamo far di tutto per eliminarla.
In “Salvifici doloris”, Giovanni Paolo II ha detto che “il Vangelo è la negazione della passività di fronte alla sofferenza. Cristo stesso in questo campo è soprattutto attivo” (SD 30).
Io non direi che il Signore permette le malattie per metterci alla prova. Direi piuttosto che Dio le permette perché ingrandiamo la nostra capacità di amare e per farci portare frutto. Non dev’essere tempo perso neanche quello in cui siamo impediti nel fare il nostro dovere quotidiano a causa della malattia e Don Angelo ne è un esempio chiaro e forte. La Chiesa ha sempre insegnato che è un dovere per ogni persona malata curarsi con tutti i mezzi proporzionati.
In tal senso si è espresso Giovanni Paolo II nell’enciclica Evangelium vitae: “Si dà certamente l’obbligo morale di curarsi e di farsi curare, ma tale obbligo deve misurarsi con le situazioni concrete; occorre cioè valutare se i mezzi terapeutici a disposizione siano oggettivamente proporzionati rispetto alle prospettive di miglioramento. La rinuncia a mezzi straordinari o sproporzionati non equivale al suicidio o all’eutanasia; esprime piuttosto l’accettazione della condizione umana di fronte alla morte” (EV 65). E questo esemplifica bene il mio rifiuto alle cure ad ogni costo o all’accanimento terapeutico già dal momento in cui verrò a conoscenza che non esistono altre cure con prospettive di miglioramento. Scusatemi tutti se mi sono dilungato tanto e a piene mani ho preso da due Encicliche di un Papa che amo in particolar modo ma l’argomento è troppo importante per racchiuderlo in un solo post e non credo che questo sia il luogo adatto.
__________________
Un carissimo saluto da Franco
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  #6704 (permalink)  
Vecchio 03-27-2010, 07:44 PM
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Ciao a tutti, amici miei!!! ho appena letto tutti gli ultimi posts ...Don Angelo...che dire? io sono una credente, non vado in chiesa tutte le domeniche, ma prima di dormire, come fanno tutti i bambini prego..prego tanto..però il "malato" è ateo!!!! Non ha partecipato a nessuna delle cerimonie (battesimo-comunione-cresima-battesimo della nipotina) contestando la cerimonia e tutto il resto...La sua fede è l'autostima, la stima che ha verso la sua famiglia d'origine.. tutto il resto è...inutile per lui..Lucy, sapessi quanto mi piacerebbe parlare con te al telefono, sono stata in condizioni psicologiche terribili e avevi bisogno di essere sostenuta moralmente, io non ti sarei stata di grande aiuto, anzi.... Leggendo quello che ha scritto Don Angelo mi sono resa conto che è vero che la malattia come tante altre sofferenze capita a chi la può reggere!!!! Soni, un grande abbraccio,la bufera è passata, non del tutto ma almeno ho ripreso la lotta per lui che ha dimostrato di essere un grande combattente e per me che sono stata sopraffatta dall'ansia di non riuscire a tenere tutto sotto controllo: Pasquale e la sua malattia, le figlie (24 e 22 anni) con le loro crisi , e la piccola Nicole (11 mesi). Buona domenica delle Sante Palme a tutti, che la Pace penetri nei nostri cuori e ci illumini lungo tutto il percorso di questo nostro difficile cammino. Elly
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  #6705 (permalink)  
Vecchio 03-27-2010, 09:48 PM
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predefinito Dal Don a ... (io non ho più voce in capitolo oramai..Isa)

Caro Franco, non è che la fede sia un dogma. Si, appartiene ad un dogma, ma è un dono di Dio. Quante volte nella mia vita ho sentito questa espressione "mi piacerebbe credere, mi piacerebbe avere fede, tuttavia non ci riesco...mi è difficile, quindi concludo che non ci credo", questo perché la fede è un grande dono di Dio che è difficile da accettare. Se io non credo, la mia intelligenza non è rimessa in discussione. Quante volte sentiamo dire "fede e scienza"! La fede non va contro la ragione o contro la scienza.

Sulle encicliche, troviamo passaggi che possiamo condividere, certo, tuttavia sono passaggi che mi aiutano, che mi portano sulla soglia della fede perché poi bisogna fare, come dicevi tu, questo salto che deve portarci a credere che quello che Gesù o GP2 dice siano effettivamente valori grandi, immensi.

La fede corre su strade che evidentemente noi non conosciamo. C'è un libro "Dio esiste, io l'ho incontrato", scritto da un grande ateo il quale un pomeriggio, mentre aspettava un amico,non sapendo cosa fare, è entrato in una chiesa e in questa chiesa, davanti all'altare, ha ritrovato la fede....nello spazio di 2 minuti! Non è un libro scritto da una persona che non ha intelligenza, o non è colta, o non si pone questi problemi, ma bensì da una persona che come Paolo, è stata folgorata sulla vita di Damasco! A volte si fa l'errore di dire "Ecco, questa è la fede! Due più due fa quattro, quindi ecco la fede, trovata!". Ma i passaggi che il Signore ti chiama a fare, sono passaggi di fede. Molte persone hanno perso la fede negli anni della giovinezza e poi l'hanno ritrovata attraverso i propri figli che andavano a catechismo!

Io ammiro sempre molto le persone come te Franco, te lo dico sinceramente, che nonostante le difficoltà, vivendo in un mondo che certo non ci porta a credere (in questo periodo poi in cui si aprono i giornali e della Chiesa se ne leggono di tutti i colori poi!), hanno una tale profondità e leggono, approfondiscono! E' sempre uno stupore per me, te lo dico, che mi riempie però di gioia, di ammirazione e sono spesso le persone come te che mi fanno sentire quasi a disagio, come se invece io non avessi fatto abbastanza, ma che mi fanno anche dire che "Dio continua a credere in noi, uomini, nonostante noi stessi!". Quindi grazie Franco!

Elly, la malattia è molto democratica, capita a tutti!! Non arriviamo alla conclusione "mio marito non ha la fede" perché davvero non sappiamo dove arriva la fede e a chi!Purtroppo noi pensiamo che abbia dei parametri ben precisi, mentre invece questi parametri non esistono, ci sono persone che non vanno mai in chiesa, eppure, hanno una fede davvero grandissima! Il Signore parla con molta umanità prima di tutto - e spesso non lo scopriamo nella sua umanità - e bisogna essere capaci di vedere questa presenza del Signore,fatta di amore, di misericordia mentre spesso gli attribuiamo un modo di fare che è tutto nostro, lo facciamo rientrare in schemi e categorie che sono davvero nostre e non sue, ma questo non corrisponde, secondo me, alla verità. Lui ha ben altri percorsi, ben altre strade. In questa Settimana Santa, basterebbe leggere il Vangelo di domani quando Gesù dice al ladrone "Oggi sarai con me in Paradiso"! Per noi questo sarebbe assurdo, mentre invece, per Lui, no!

Lucy: Isa mi ha raccontato di tuo marito, cosa posso dirti? io non sò come affronterei questo momento della mia vita se non fossi circondato da serenità e affetto, quindi faccio fatica a pensare ad un uomo, ammalato come me, che invece si allontana da tutti! Pensa che il mio più grande timore è che ad un certo punto invece tutti si stufino e se ne vadano loro! (Isa dice che lei si stufa sì delle volte ma di non sperarci, che non se ne va...niente cambio della guardia! Però sai il detto, "si sa quello che si lascia ma non si sa quello che si trova"!) Forse lui deve passare attraverso una croce, la sua croce, per poi ritrovare il gusto della serenità,della famiglia, tornare ad apprezzare tutti i doni che Dio gli ha dato senza guardare solo alla sua sofferenza. Non è facile, ma preghiamoci su in questa Settimana Santa.

Adriana, carissima, fede e pratica sono due realtà ben distinte: Si può essere praticante e...non avere fede!Credimi, ne ho viste parecchie di persone così alle mie stesse messe e per anni! Il loro entrare in comunione con il Signore, il Vangelo, è solamente un fatto ripetitivo, che si portano dentro.. Il confondere la pratica con la fede è molto rischioso. Io posso avere una grande fede e non essere praticante. Io posso essere un grande praticante, rigorosissimo,ligio, pio, recitare lodi,vespri, rosari su rosari,non perdermi mai una messa.... e tuttavia non avere fede. La fede la scopri quando ti trovi davanti ad un muro, e adesso prova a vedere se riesci ad andare oltre! Può quindi darsi benissimo che la pratica proposta non ci aiuti per nulla a incontrare Cristo, quindi ti posso dare ragione sotto certi aspetti. Però il rischio che si corre, è di essere molto autoreferenziali così facendo. Io sono io,quindi sono io quello che determina la mia fede, sono io che determino il modo di credere e questo può essere un errore: se la Chiesa è una comunità, deve avere delle persone che aiutano a cercare quei percorsi comunitari. Il detto "Cristo si, Chiesa no", che ho spesso sentito dai miei stessi ragazzi in oratorio.... ma occorre fermarsi un momento per evitare di correre il rischio di farti tu stesso referente e non il Signore. Il confrontarsi con un altro, ad esempio nella confessione, ci permette di non farci da specchio da soli, ma di avere lo sguardo di un fratello in questo caso che può vegliare sull'autenticità del nostro cammino di fede, in maniera più obiettiva diciamo..Tieni presente che noi sacerdoti, dovremmo confessarci ogni 8 giorni. Chiaramente ci sono settimane in cui uno sente di non aver niente da confessare, grazie a Dio, capita di trascorrere 8 giorni senza commettere alcun peccato, eppure questa "regola" esiste proprio per evitare che noi per primi (che già sappiamo tanto su Dio, di Dio, dei veri esperti in materia!) diventiamo autoreferenziali, facendo quindi tutto da noi ma finendo poi con il fare della fede un abito che ci stia molto ma molto comodo! Quindi, decisamente, troppo!!

Soni, i dubbi che tu hai, per me, sono espressione che la tua è una fede che sta maturando, che sta crescendo. Questi dubbi ti dicono che tu la stai cercando e questa tua ricerca, a me, dicono che sei sulla strada giusta.
Questi dubbi, non ti preoccupare, fanno parte della crescita della fede e se non ci fossero, sarebbe un grosso guaio!

Io mi sono permesso di rispondere ma sono un uomo come voi che nella vita ha fatto il prete, nulla più. Sempre in mezzo ai ragazzi, in bicicletta, in oratorio, ma non sono un teologo o altro.....Quindi non ho "Le Risposte", ho solo da offrire quello che ho imparato in tutti questi anni,attraverso l'esperienza sul campo, la preghiera,ma parlo da fratello a fratello o da fratello a sorella, nulla più....Buon inizio di Settimana Santa a tutti voi, che sia un momento privilegiato per metterci in ascolto proprio della grande umanità di Gesù. Forse mai come in questi prossimi giorni Gesù è davvero vicino a noi tutti, da uomo, come noi, con i nostri timori, i nostri dubbi, le nostre paure. Don Angelo

(e Isa che scrive mentre lui parla...Maria era la Serva del Signore, io sono diventata la Serva del Carioni! Mediterò su questo fatto...Baci a tutti)




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