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Ciao a tutti, scusatemi per l' assenza, ma sonon stati giorni pesantucci e nemmeno un minuto per il pc.
Costantina,dopo giorni di totale assenza,tre notti fa' , a seguito di una febbre alta ( ha superato i 40 ) mi ha guardata negli occhi e mi ha chiesto " perfavore Dani, fammi respirare ". Mamma ha delle mestastasi anche nei polmoni, ma non abbiamo idea dell' evoluzione in quanto i medici non lo ritengono necessario,considerando le metastasi nell' addome piu' importanti e veloci, e non so mai comprendere se la bronchite o la difficolta' a respirare sia dovuta a questo o altro. Comunque,appena preparato l ossigeno, non voleva mettersi la mascherina dicendomi " no, ti prego, non voglio soffrire cosi, lasciatemi andare,voglio morire". Ho allora provato a rassicurarla dicendole che non la volevamo trattenere,che la lasciamo andare visto che prima o poi succedera e noi non vogliamo vederla soffrire;che era libera di andare e doveva stare tranquilla perchè noi non l avremmo lasciata sola, ne qui , ne dopo. Mi teneva la mano forte pregandomi di non lasciarla sola,ma di lasciarla andare. Le avro' ripetuto mille volte che era libera e che l unica cosa che mi sarebbe piaciuto era che non se ne andasse con una crisi respiratoria dolorosa,e che se voleva poteva respiarre con me per calmarsi e poi far decidere a Dio quando e come andare... e poi le ho chiesto un ultimo favore, se poteva aspettare insieme a me che arrivasse Titti ( mia sorella che era andata a dormire a casa sua) . Abbiamo respirato insieme e si é calmata e quando è arrivata Titti dopo un po' ci ha detto.. " voglio salire, sopra saro' attaccata a voi sempre"... poi si è addormentata. Io sono crollata in un sonno profondo sentendmi leggera, per averle finalmente parlato, ma quando mi sono alzata, dopo pochissime ore, era sveglia, ma non ricordava NULLA. Ora, in questi due giorni, non chiude occhio, nemmeno di notte, e parla sempre, ma in maniera totalmente insensata.. non riesco a capire quello che mi chiede perche formula frasi a meta' dove termina con questo o quello, ad es " volevo questo", " mi piacerebbe.. che " etc etc .. e per quante domande ed esempi faccio non ci capiamo. Ho provato con domandine dirette e non a riprendere il discorso della notte prima ma nulla da fare. Ho chiesto ai medici per la terapia, ma loro dicono di non variarla... ho proposto di aumentare il durogesic e togliere il lecca lecca ma non vogliono . Mi hanno invece fatto aumentare la dose di paracetamolo!!! Ho chiesto qualcosa per farla dormire un po' la sera e mi hanno dato il Valium!!! Il medico curante pero' al momento di scrivermelo me lo ha sconsigliato dandomi il minians.. che non le ha fatto nulla. Bohhh Ogni volta vi tedio con mess lunghissimi.. Ma ora??? Puo' essere che non si ricorda piu' nulla ? Come faccio a riprendere il discorso? Sono daccordo con Isa, i medici possono sbagliarsi... ho capito che anche loro vanno spesso a Tentoni!!! Un bacio a tutti, non ricordo ancora tutti i vostri nomi, ma vi penso e spero che per ognuno la strada sia quanto piu' serena possibile. Dani P.s il 30 era il mio compleanno, e mamma mi ha dato un bacino vero, cioè con tanto di schiocco, è stato uno dei momenti piu' belli della mia vita |
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Carissima Daniela,
prima di tutto tanti cari auguri ( anche se in ritardo) per il tuo compleanno ! So' che custodirai il bacino che ti ha dato come un valore inestimabile durante tutta la tua vita! Cio' che hai scritto mi ha toccato nel piu' profondo del cuore..... anche se cerco di non pensarci, ma ho il terrore di arrivare al tuo stesso momento con mio marito di 44 anni operato a maggio di quest'anno con una nefrectomia e ora con numerose metastasi polmonari! Mi colpisce in particolar modo la tua grande sensibilita' e coraggio per come stai affrontanto questo periodo doloroso! Ti sono vicina! Lucy |
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Cara Daniela, anche se in ritardo ed in un momento così doloroso della tua vita, ti faccio i migliori auguri: di buon compleanno e che tutto possa finire al più presto. Per te e per lenire le sofferenze di tua madre. Hai fatto benissimo a parlare a tua madre anche perchè, mi pare di capire, che lei fosse perfettamente cosciente del suo stato. Coraggio ed ancora auguri... Franco
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.. ho creduto anch' io che fosse cosciente el suo stato l'altra notte, ora invece ne dubito enormemente. Forse si possono avere due coscienze diverse e decidere incosciamente di addormentarne una?!?!? .. non so.
Franco, ma tu come stai? Lucy no... non pensare al dopo. la situazione di mia mamma era ed è davvero complicata 'e rara. L'osteosarcoma radioindotto che abbiamo combattuto è derivato da una radioterapia effettuata 15 anni fa e che in rari casi( 3%) si manifesta dopo anni con tumore alle ossa. Gli interventi fatti successivamente sono dipesi dalle necrosi che si formavano in quanto i tessuti,interni ed esterni, tutti radiati ,non cicatrizzavano.Per questo mamma era deabilitata ed impossibilitata a fare chemio per prevenire le metastasi.. che puntuali sono arrivate.Adesso dopo 8mesi si sonon chiuse le ferite, ma ormai è troppo tardi! Si puo' vivere tranquillamente con le nefrostomie!!! Pensa a piccoli passi. Io ho fatto cosi'. Bacino |
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Cara Daniela, leggo i tuoi post e vedo quello che sarà il nostro iter. Tra quanto, boh, solo Dio lo sa. Per ora, il Don è ancora tra noi, lucido, con il suo carattere, un pò intontito a volte, un pò stanco altre, però è sempre lui. Ammiro il tuo coraggio, la forza che trasmetti, l'amore intatto per tua madre, prego Dio che mi dia la stessa capacità che dimostri tu standole e restandole vicina, da figlia. Un abbraccio grande, ti ricordo con tanto affetto. Isa
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Cara Daniela, scusa ma solo ora ho aperto il forum e visto i tuoi post.
Prima di tuttto, AUGURI! Di buona vita, perché sei figlia, perché la vita va avanti. Secondo : sei scorpione, come me… e sai, noi scorpioni siamo nati nel segno della morte e rinascita, il ciclo continuo, dal quale non si va mai veramente via… Non amo la parola “terminale”, non rende giustizia. E odio anche la parola “INFORMARE”. Di cosa? Di quello che nessuno sa? Del quale nessuno è informato? Siamo tutti terminali, e tutti completamente disininformati. Il mio compagno, 61 anni e un bimbo di 4 , ha da quasi 2 anni un cancro al pancreas inoperabile, con metastasi polmonari vaste e numerose. La sua tac è un bollettino di guerra. Giorno per giorno lo vedo allontanarsi, e mi manca già, anche se ancora lo posso toccare. Pesa 48 kg, è alto 185 cm. Ho vissuto nel ruolo di figlia figlia questo distacco 28 anni fa, allora 18enne. Ho salutato mio padre a modo mio, quasi con sollievo.: basta dolore. Basta soffrire. Non so se riuscirò a fare la stessa cosa con un marito. Spero che saprò arrendermi dolcemente, insieme a lui. E’ quello che ti ha chiesto tua madre : “lasciami andare, ma non mi abbandonare”. Alziamo le mani, ma col sorriso . Non è una sconfitta. ABBIAMO VINTO NOI. Lascio anche qua il messaggio verde: mi piace, te lo regalo Dal libro “oscar la dama in rosa” : “Ho cercato di spiegare ai miei genitori che la vita è uno strano regalo. All’inizio lo si sopravvaluta, questo regalo: si crede di aver ricevuto la vita eterna. Dopo lo si sottovaluta, lo si trova scadente, troppo corto, si sarebbe quasi pronti a gettarlo. Infine ci si rende conto che non era un regalo, ma solo un prestito. Allora si cerca di meritarlo. Io che ho cent’anni, so di che cosa parlo.” Ciao anche ai miei amici di sempre. |
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Cara Daniela grazie per l'interessamento, il che dimostra quanto tu sia gentile e sensibile nonostante il momento che attraversi. Io sto relativamente bene, il mio fisico, piuttosto debilitato dalla terapia -che per fortuna è giunta all'ultimo giorno del ciclo-, si comporta come una calamita per quanto riguarda le malattie di stagione come il raffreddore e l'influenza. Ora sto curando un brutto raffreddore che mi ha completamente chiuso i polmoni, peraltro già compromessi gravemente anche a livello di complete occlusioni bronchiali. La tosse non mi fa dormire ed è dolce compagna di lunghissime notti. Nonostante tutto però mi considero ancora un uomo fortunato. Ho la mia famiglia che posso godermi e con cui "litigare" per sentirmi vivo ed utile. Sono sicuro che l'altra notte, per poco, tua madre fosse completamente cosciente, altrimenti non avrebbe detto la frase che ha detto. Condivido il pensiero della cara amica Lorenza, la vita continua e continuerà anche dopo. Non abbandonare tua madre, MAI, ma lasciala andare se questo è il suo destino conservando di lei il ricordo migliore che ti farà compagnia per sempre, facendotela sentire ancora vicina. Anche io ho perso mia madre 25 anni fa e mio padre 13 anni orsono. Li sento ancora vicini a me che ogni tanto, per fortuna da solo e come uno scemo, mi metto a parlare con loro dando per scontato che abbiano vissuto insieme a noi tutto ciò che è successo dopo la loro partenza. Il tempo è un gran medico, migliore di tanti psicologi o psichiatri.
Carissime Isa e Lorenza, ve lo dico qui: il momento del distacco (sia del Don che di Cristiano, potrà essere vicino o lontanissimo ma ciò non influirirà minimamente col vostro carattere. Lorenza accettare l'inevitabile non significa arrendersi, significa amare e dimostrare amore verso il compagno; significa lasciarlo andare per la sua strada con tutto l'amore di cui siamo capaci che lo accompagnerà per tutta l'altra vita, che gli alleggerirà il momento della partenza; è un arrivederci detto con amore sapendo per certo che ci si incontrerà ancora. Non cominciare ad arrenderti ora, tu sei forte e sei il punto di riferimento per tanta gente, a partire dai tuoi ragazzi. Un bacio a Lazlo ed un caro saluto a te e Cris. Ovviamente, con le debite modifiche, questo vale per Isa e per te Daniela. Un caro saluto da Franco |
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Caro Franco, come dicono a Lodi...."fide!!!!" perché ad un tratto mi sono sentita interpellata in maniera molto diretta... Allora lo dico anch'io qui. Per quanto mi riguarda, sono schizofrenica. A gennaio, mi sono iscritta e ho iniziato a frequentare l'unico corso di volontariato che abbia mai poi frequentato, ovvero quello dell'Hospice di Casale. La parte teorica. A maggio i primi dubbi seri sul fatto che il mio Don aveva iniziato una fase calante, ad agosto la certezza. Quello che mi tiene in piedi,mentre intorno a me tutti crollano (persino Anna l'infermiera ora sono due mesi che è senza ciclo per lo stress..), nonostante io tenga un ritmo effettivamente molto elevato (faccio le notti e quasi tutta la giornata oramai, visto che anche la sorella del Don è crollata) e non abbia già più bisogno di una vacanza ma di una plastica (e qui mi vergogno da morire, perché poi penso proprio a Lorenza e mi dico "ma come fa???!"),è la certezza che il Signore ci abbia accompagnati in questo difficile cammino. Al Don ha dato me : non una persona con abilità particolari, ma con abbastanza cuore ed amicizia leale da restargli a fianco nella cattiva sorte, in modo serio. A me, ha dato il Don da un lato (un tesoro inestimabile) ma soprattutto, non mi ha mai fatto mancare gli aiuti, e tra gli aiuti, in quest'ultima fase, c'è stata la "visualizzazione" di come sarebbe stato l'iter. Per me era importante. Considerate che 6 anni fa abbiamo dovuto riesumare la bara di mio padre: ero l'unica parente presente (chi ha voglia di vedere un mucchio di ossa e lembi di pelle del proprio defunto?) ma ero tranquilla, perché due giorni prima mi ero fatta spiegare per filo e per segno da un amico che lavorava alle pompe funebri quello che sarebbe successo e quello che avrei visto, quindi sò che visualizzando prima, ce la faccio.
In questi mesi, aspetto e vedo da un lato che il Don non migliora chiaramente (è dimagrito, invecchiato, ecc..) ma dall'altro, vi assicuro che non mi perdo nemmeno un minuto di buonumore, o l'occasione di due chiacchiere, o altro. Questo non in maniera ossessiva, intendiamoci, ma come avremmo fatto naturalmente se lui avesse avuto che sò, l'influenza. Aspetto che in questa casa, dove esattamente 40 anni fa lui salutò sua mamma che andava alla Casa del Padre, un giorno, torni sua madre a prendere suo figlio. Ci sarà un momento in cui io lascerò la sua mano e lei dall'altra parte la prenderà per accompagnarlo. Cosa farò nei giorni successivi,nelle settimane successive, in tutta onestà, ancora non lo sò. Quello che sò, però. è che mi allontanerò e mi riposerò tra una lacrima e l'altra, ma andrò avanti in questa vita, cercando di continuare a darle un senso, anche se certo, la morsa al cuore, ci sarà per un bel pezzo. Grazie Franco delle tue parole, grazie a tutti voi.Isa |
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Ciao a tutti..
Come state? Vi ho pensato molto in queste settimane. Io non sto bene. Costantina ha chiuso gli occhietti blu il 23/11. Nonstante mi sia occupata di tutto, pulizia, vestizione.. veglia, contattare tutti gli amici,parenti, sistemare tutti i fiori, organizzare un funerale ortodosso, gestire le sorelle della mia mamma spaesate in un paese straniero, riportare la stanza da letto dei miei allo stato originale, portare all' associazione che ci ha seguiti tutto cio' che ci e' rimasto ( chissa' magari a qualche altro malatino puo' servire ), ordinato i bigliettini per i ringraziamenti, diviso alle zie i vestiti della mamma.... IO NON CI CREDO. Mi svegli la notte per controllare se la flebo e' finita!!! Mi guardo intorno e la mia testa si risponde che e' a Firenze in ospedale, scelgo qualcosa e mi giro di scatto per chiederle se a lei piace ..... non avrei mai e poi mai immaginato tanto dolore. Eppure mi ero preparata. Sono stata con lei 3 mesi interi senza lasciarla un attimo , nemeno per fare la spesa. Volevo che non fosse sola quando fosse arrivato il suo momento.... ma il 23 alle 12:30, mia sorella decide di andare a fare un adoccia, mio padre di aggiustare delle cose in giardino, io,dopo una notte passata a guardarla respirare per paura che non potesse chiedere aiuto ( aveva difficolta' a respiarre ed era con la mascherina dell ossigeno e da due giorni dormiva ininterrottamente ) per distrarmi mi leggo la posta......e lei va via da sola!!!! Quando mio padre si e' accorto che respirava appena, sono arrivata a stringerle la mano ed a poggiare la mia guancia sulla sua, ma il suo ultimo respiro accanto a me e' stato cosi sottile... |
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Cara Daniela, nell’esprimere il mio profondo rammarico per la partenza di tua madre Costantina mi permetto di citare una tua frase “Mi teneva la mano forte pregandomi di non lasciarla sola, ma di lasciarla andare”. Questo è quello che hai fatto per tre mesi continuati senza mai abbandonarla, non l’hai lasciata nemmeno l’ultimo giorno, eri là con lei. Non credo proprio che tu potessi fare di più o meglio. Capisco benissimo il tuo stato d’animo in questo momento. Continuerai per tanto tempo ancora a sentire tua madre vicina e presente, continuerai a parlarle come se fosse presente e continuerai a ricordarla come nei momenti migliori. Nonostante questo il tempo lenirà la ferita ed il dolore si attenuerà permettendoti di vivere la tua vita nel migliore dei modi con la tua famiglia. Ora riprendi le redini della tua vita, è quello che vorrebbe tua madre e VIVI. Ciao e tanti auguri di una vita meravigliosa da Franco
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Forza Daniela!
Carissima Daniela, ho letto i tuoi ultimi post fino alla partenza di Costantina che si è allontanata "con un ultimo sottile respiro" guancia a guancia con te. Stai tranquilla che non si è sentita sola perchè tu hai mantenuto la promessa fatta durante quel piccolo barlume di lucidità: l'hai lasciata andare tenendole compagnia fino alla fine. Anche Lei manterrà la sua: vi guarderà dall'Alto. Sii certa che quell'ultima conversazione avuta voleva proprio dire quello che tu hai inteso perchè aveva parole di senso compiuto. Sono personalmente convinta che, in mezzo alle nebbie procurate da tanti farmaci ed ai "viaggi di esplorazione" che il Signore concede a chi è prossimo all'Aldilà, c'è sempre un ritorno nel proprio corpo per un ultimo saluto alle persone care. Voglio regalarti questi versi perchè esprimono uno stato d'animo che prova solo chi resta e cerca di immaginare in quale bellissimo posto è volata l'Anima, con la consapevole certezza che nelle azzurrità profonde degli occhi di tua madre, ti specchierai per sempre. Un grande abbraccio, Laura. I miei incantesimi sono infranti.
Non posso pensare né parlare, ahimé non posso sentire più nulla, poiché non è nemmeno un’emozione questo immobile arrestarsi sulla dorata soglia del cancello spalancato dei sogni, fissando in estasi lo splendido scorcio e fremendo nel vedere, a destra e a sinistra, e per tutto il viale, fra purpurei vapori, lontano dove termina il panorama , nient'altro che Te (Edgar Allan Poe)
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Laura |
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