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  #31 (permalink)  
Vecchio 12-24-2009, 10:18 AM
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Ciao Laura,
quando dici che quando vivi in prima persona una malattia così grave è molto difficile scegliere una strada alternativa, ti do pienamente ragione. La cosa migliore sarebbe avere un esempio, una o più persone che abbiano vissuto una guarigione "naturale". Per questo consigliavo il libro con il DVD, perché lì ci sono testimonianze dirette delle persone guarite anche se straniere, e perché un DVD è più immediato e leggero da visionare rispetto ad un libro.
Da ogni piccola informazione ne possono conseguire altre che alla fine possono essere fondamentali per la vostra guarigione.
Per me la speranza è sempre l'ultima a morire, non lo dico come modo di dire.
Spero tanto sia così anche per voi.
Un abbraccio a tutti e in particolare a coloro che durante queste festività avranno la mente occupata a pensare alla propria salute (purtroppo).
__________________
Quando una persona è malata è molto importante non fare niente, ma questo niente bisogna saperlo fare molto, ma molto bene. (H.M.Shelton)
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  #32 (permalink)  
Vecchio 12-24-2009, 10:58 PM
savio
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Laura,
hai detto bene, non si sa mai chi si incontra in rete però il rischio (a mio modo di vedere) non si corre con le persone con cui si interagisce quanto con quelle che restano, diciamo così, nell'ombra.
Se capisco, da come scrivono, di avere a che fare con persone "normali" non ho problemi (se c'è un motivo che lo giustifichi) a contattarle o ad essere contattato in privato e quindi sono ovviamente disponibile per Monia o per te o per Hippo.
Non so però come funziona questo forum e non vorrei lasciare un messaggio credendolo privato per poi ritrovarmelo pubblico e "incancellabile" .. dico questo perché, per tentare di capirlo, ho visitato altre conversazioni in cui i messaggi, apparentemente privati, erano invece visibili da tutti.
Se mi verrà comunicato un numero di telefono o un indirizzo mail sarà mia cura rispondere.
La mia disponibilità c'è, piena incondizionata e, sopratutto, totalmente disinteressata.
Detto questo aggiungo che vorrei essere ben lontano da questo problema ma essendo capitato qui non potevo, con la mia coscienza, far finta di non aver letto; se Monia, come mi sembra di capire, non se la sente di cambiare direzione, il cerchio si chiude qui.
A voi tutti, in questo giorno che esprime valori troppo spesso emarginati, l’augurio di ogni bene.
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  #33 (permalink)  
Vecchio 12-25-2009, 01:56 AM
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Savio non ho paura di sentire della alternative. Già altri miei amici di questo forum me ne hanno proposte altre e sono andata volentieri a vedere di cosa si trattava, ma per diversi motivi ho deciso di non buttarmici a capofitto, almeno per il momento!!!
Torno a dirti che ogni mia scelta purtroppo (e anche per fortuna) si riversa su altri e tra questi altri c'è una bambina di otto annni, perciò ci vado un po' cauta.
Accetto comunque il tuo consiglio e appena tornerò in ospedale per la terapia, farò le domande che mi suggerisci.
Adesso ti mando un messaggio in privato, così proviamo ad essere più chiari.
Un sereno Natale a tutti.
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  #34 (permalink)  
Vecchio 12-25-2009, 06:08 PM
tommy55
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ciao monia,mi chiamo maria,nonostante il nik che è il nome di mio marito
e ho conosciuto questo forum perchè mi è arrivata una mail che invitava a iscriversi.
preciso che non sono medico,non ho problemi ...fin'ora...ma non si può mai dire...di cancro
allora mi dirai :che ti sei iscritta a fà?
le esperienze di coloro che mi sono stati vicina e che ho assistito mi hanno resa sensibile al problema e insieme a mio marito abbiamo fatto ricerche di cure alternative
lo so ognuno dice che la sua cura è da provare e alla fine c'è una gran confusione in testa e ci si affida a chi da sempre ci 'cura' in modo tradizionale
ma io dico:la salute è un bene prezioso che non va affidata ciecamente a nessuno che ne pensi?
non permettiamo che il nostro corpo venga'usato' x sperimentare terapie che non hanno guarito nessuno ma nello stesso tempo è bene avere la mente aperta a 'nuove'(solo perchè ne sentiamo parlare solo adesso)cure.
non escludere ciò che dice hyppo solo perchè sembra troppo semplice
l'alimentazione è fondamentale infatti anch'io ho molto sentito parlare di come la tossiemia possa influire sulla salute(non conosco hyppo e non tiro l'acqua a nessun mulino,tranquilla...)volevo solo renderti partecipe delle ricerche fatte e che sono alla portata di tutti,non mia invenzione
...appena riesco a postarle (sono una frana col computer)
ti auguro tanta salute di tutto cuore insieme alla tua bimba perchè lo meriti,tutti lo meritiamo anche se purtroppo impieghiamo metà della nostra vita
a rovinarci l'altra metà...chissà poi perchè
a presto
maria
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  #35 (permalink)  
Vecchio 12-25-2009, 06:15 PM
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Ciao a tutti,
non ricordo se ve l'avevo già segnalato, c'è un metodo che viene studiato dalla fondazione Pantellini e che opera in sinergia con la chemioterapia. Al momento la fondazione sta rifacendo il sito ma qualche informazione è ugualmente disponibile: pantellini.org

Tempo fa avevo chiamato per conto di un'amica e avevano voluto precisare che è un metodo integrativo e non sostitutivo alle tecniche tradizionali. Questo lo dico per tutti coloro che hanno paura ad abbandonare strade classiche. Penso sia una sicurezza aggiuntiva.

Il mio pensiero è che loro siano obbligati a dire così e ad operare in sinergia con la medicina allopatica altrimenti li farebbero chiudere e sparire dall'Italia, come successo a tutti coloro che hanno avuto ottimi risultati con terapie alternative (Di Bella e Simonicini su tutti).
A prescindere da questi retroscena politici penso possa essere un'ottima occasione per aiutare il proprio organismo ad alcalinizzare, combattere gli effetti negativi della chemio e, cosa più importante, a indurre il riassorbimento del tumore.

Di nuovo buon Natale a tutti!
Ciao!
__________________
Quando una persona è malata è molto importante non fare niente, ma questo niente bisogna saperlo fare molto, ma molto bene. (H.M.Shelton)
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  #36 (permalink)  
Vecchio 12-25-2009, 06:24 PM
tommy55
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COSA FAREI SE AVESSI IL CANCRO (Julian Whitaker, M.D.)

Cancro! Forse nessun altra diagnosi è più temuta. Tuttavia molte persone temono le opzioni di trattamento tanto quanto la malattia stessa – e a ragione! La terapia convenzionale contro il cancro è tossica e disumanante – e tutto sommato- non funziona. Il suo affidamento a metodi aggressivi, invasivi e tossici quali la chirurgia, la chemioterapia e la radioterapia è basata sull’errato paradigma che il corpo deve essere purgato dal cancro in qualsiasi modo possibile. Ciò poteva sembrare ragionevole nel 1890 quando il Dr. William Halstead eseguì la prima mastectomia radicale, ma si è dimostrato così sbagliato nel corso dell’ultimo secolo che continuare a credere in questi metodi rappresenta più un atto doloso che un onesto errore.
In questo articolo, non andrò a dire cosa dovreste fare se aveste il cancro; solo voi potete prendere quella decisione. Comunque vi dirò cosa io farei se avessi il cancro. Ugualmente importante, vi dirò cosa non farei. Per incominciare non accetterei la diagnosi di cancro come una sentenza di morte; non ingoierei qualsiasi cosa i miei medici mi darebbero. Farei delle ricerche di trattamenti alternativi e diventerei l’unico esperto del mio stato di salute. In breve, combatterei per la mia vita con tutti i mezzi a mia disposizione.
Le strategie che adotterei per combattere il cancro sono simili alle strategie che userei per combattere qualsiasi condizione fisica seria come i problemi cardiaci o il diabete: modifiche alla dieta, supplementi nutrizionali mirati ed altre terapie naturali. La bellezza di queste terapie è che possono essere usate insieme a qualsiasi altro trattamento – convenzionale o alternativo - al quale scegliate di essere sottoposto. Insieme daranno al vostro corpo una possibilità in più per guarire se stesso combattendo. Per cominciare diamo un’occhiata alla mia dieta anticancro.

La mia dieta contro il cancro
La dieta è una terapia contro il cancro molto più potente di quanto la maggior parte delle persone possano pensare. Ci sono innumerevoli prove che una nutrizione migliore fortifica il sistema immunitario, rallenta la crescita dei tumori e protegge contro le metastasi. In uno studio condotto dall’Università di Victoria, B.C., i ricercatori hanno esaminato 200 pazienti di cancro che hanno sperimentato una “regressione spontanea” (un’inspiegabile guarigione o una riduzione del tumore). Più dell’87% di questi pazienti aveva apportato grosse modifiche alla propria dieta.
Se avessi il cancro prenderei a cuore questa ricerca; passerei immediatamente ad una dieta primariamente vegetariana ed eliminerei praticamente ogni fonte di grassi saturi, inclusa la carne ed i latticini, inclusi gli acidi trans-grassi che si trovano in tutti i cibi elaborati. E’ noto che le diete con un alto contenuto di questi grassi saturi o di acidi trans-grassi stimolano la crescita dei tumori. Allo stesso tempo includerei i grassi “buoni” provenienti da pesci di acqua fredda (salmone, tonno, sgombro) e da semi di lino. E’ provato che gli acidi grassi essenziali Omega-3 presenti in questi cibi proteggono dal cancro.
Oltre che a piccole quantità di grassi “buoni”, la mia dieta anticancro include porzioni moderate di proteine e abbondanti quantità di verdure ricche di fibre, frutta, legumi, cereali integrali. I cibi vegetali sono pieni di benefiche vitamine, minerali e fitonutrienti che rallentano la crescita del cancro. Farei uno sforzo particolare per mangiare cibi con note proprietà anticancro come la soia, le verdure crocifere (broccoli e cavolfiori), verdure a foglie larghe verdi e giallo-arancio, bacche, agrumi ed altra frutta, aglio e tè verde.
Mi informerei anche sulla macrobiotica. Essa è una tradizione orientale, definita da Michio Kushi, fondatore dell’internazionalmente famoso “Kushi Institute del Massachusetts, come “la strada universale per la salute, la felicità e la pace”. Al suo centro c’è una dieta perfettamente bilanciata consistente in un 50% di cereali integrali e un 20-30% di verdure coltivate localmente (e preferibilmente biologiche) integrate da piccole quantità di fagioli, alghe di mare, minestra e solo occasionalmente carne bianca, pesce e frutta. Molti studi hanno dimostrato il valore di questa dieta nel trattamento di pazienti malati di cancro.

La necessità di supplementi nutrizionali
Una dieta salutare è solo uno degli strumenti nella lotta contro il cancro; ugualmente importanti sono i supplementi nutrizionali. Come dottore so che le cellule cancerogene assorbono nutrimenti dal corpo e lo lasciano in uno stato di malnutrizione. Molti studi hanno dimostrato che i malati di cancro hanno parecchi nutrienti vitali (in particolare vitamine antiossidanti e minerali) a livelli molto bassi. Se avessi il cancro prenderei degli integratori minerali e multivitaminici potenti per fare sì che il mio corpo abbia i nutrienti che necessita in dosi tali da potere attaccare le cellule cancerogene. Prenderei anche particolari supplementi per i quali si ha prova che fortifichino il sistema immunitario ed aiutino il corpo a combattere il cancro. Di seguito si elencano i più promettenti.

Selenio
Il minerale selenio presente in tracce è una delle nostre armi più potenti contro il cancro. In uno studio pubblicato sul “Journal of the American Medical Association” nel 1996 il Dr. Larry Clark, ricercatore presso il Centro Tumori dell’Arizona, ha fornito delle prove convincenti che supplementi di selenio possono ridurre il tasso di morte per cancro fino al 50% ! In questo studio il Dr. Clark ha impiegato 1312 persone con precedenti di cancro della pelle, dividendoli in due gruppi; a quelli nel primo gruppo sono stati somministrati 200 microgrammi (mcg) di selenio al giorno, mentre a quelli nel secondo gruppo è stato somministrato un farmaco placebo. Anche se il selenio non ha avuto effetto sulla ricorrenza del cancro della pelle in questi pazienti, i suoi effetti sull’incidenza e sulla mortalità complessive per cancro furono eccezionali – fu verificato un tasso di cancro inferiore del 37% ed una mortalità per cancro inferiore del 50% nel gruppo che prendeva il selenio. Infatti, i risultati furono così definitivi che lo studio fu interrotto prima del previsto, perché i ricercatori pensarono che non era etico negare i benefici di questo straordinario minerale ai malati del gruppo che assumeva il placebo.
Il selenio è un potente antiossidante che facilita la veloce riparazione dei danni causati al DNA dai radicali liberi, una delle cause primarie del cancro. Oltre alle sue proprietà antiossidanti, è essenziale per la produzione del glutatione, un importante antiossidante e disintossicante prodotto dal corpo. Ma la capacità del selenio di proteggere contro il cancro va ben oltre questo. In realtà fa sì che le cellule cancerogene si autodistruggano prima che si possano replicare, mandando quindi in cortocircuito la crescita del tumore.
Personalmente assumo 200 mcg di selenio al giorno e raccomando vivamente di fare lo stesso a chiunque sia preoccupato del cancro.
La forma usata nello studio è il lievito ad alto contenuto di selenio, che è la forma maggiormente biodisponibile.

Vitamina C
Numerosi studi hanno evidenziato che alte dosi di vitamina C sono associate ad una diminuzione di rischio di cancro. Ma può essere efficace nel trattamento del cancro? Studi condotti dal medico e ricercatore scozzese Ewan Cameron forniscono un’indiscutibile prova che ciò è possibile.
Le cellule maligne producono un enzima chiamato hyaluronidase che distrugge il “collante” che tiene insieme le cellule. Ciò consente alle cellule cancerogene di infiltrare i tessuti sani. Il Dr. Cameron ha scoperto che la vitamina C inibisce la produzione di questo enzima, rafforzando così il “cemento cellulare” e rallentando la crescita del cancro. Quando ha somministrato alti dosaggi di vitamina C (una media di 10 grammi al giorno) a malati di cancro, ha registrato degli importanti miglioramenti nella qualità della vita e nel periodo di sopravvivenza. Oltre a rafforzare il “collante” tra le cellule sane, la vitamina C favorisce la funzione immunitaria e stimola la formazione del collagene che incapsula o isola i tumori e impedisce loro di diffondersi; inoltre corregge le deficienze di vitamina C presenti in molti pazienti, velocizza la guarigione delle ferite chirurgiche, favorisce l’efficacia di alcuni farmaci chemioterapici e riduce la tossicità di altri.
Un eccesso di vitamina C è una necessità per i malati di cancro. Se avessi un cancro prenderei 10-15 grammi di vitamina C al giorno. Questi alti dosaggi possono causare in alcune persone problemi di natura gastrointestinale, quindi la sostanza dovrebbe essere assunta in piccole dosi durante tutta la giornata, insieme al cibo, per minimizzare tale possibilità. Alcune persone tollerano meglio la vitamina C tamponata (in capsule o altro). La vitamina C può esser somministrata anche per via endovenosa

Coenzima Q10
A similitudine della vitamina C, il coenzima Q10 è un potente antiossidante e nemico del cancro. Il CoQ10 è più attivo nei mitocondri, le parti delle cellule in cui viene prodotta l’energia; agisce nei mitocondri come la candela di accensione in un motore a scoppio, dando inizio alla produzione di ATP, l’unità basica di energia che fa funzionare il nostro corpo.
La ricerca ha dimostrato che i malati di cancro spesso manifestano delle importanti deficienze di CoQ10; secondo il Dr. Karl Folkers, il “padre del CoQ10”, che ha iniziato a studiare questo nutriente all’inizio degli anni ’60, del CoQ10 supplementare è estremamente efficace nel ridurre ed eliminare tumori in alcuni pazienti. Nel 1995, insieme a ricercatori danesi, il Dr. Folkers ha pubblicato uno studio che ha evidenziato la completa regressione del tumore i cinque pazienti con forme di cancro al seno in stadio avanzato che assumevano una media di 390 mg di CoQ10 al giorno.
Sono convinto che il CoQ10 sia un valido componente di una terapia anticancro completa. Se dovessi affrontare il cancro, prenderei 100-200 mg al giorno di questo supplemento molto sicuro, in una forma solubile in olio; il CoQ10 richiede una piccola quantità di grassi per essere assorbito al meglio, quindi è preferibile assumerlo insieme ad un pasto.

Cartilagine bovina e di squalo
Una delle scoperte più interessanti mai fatte della ricerca sul cancro fu annunciata nell’estate del 1998. Due sostanze in via di sviluppo si sono dimostrate capaci di ridurre drasticamente i tumori nei topi semplicemente inibendo loro il necessario afflusso di sangue. Forse passeranno anni prima che queste due sostanze, l’endostatina e la angiostatina, possano essere pronte per l’uso umano, ma due agenti naturali che agiscono allo stesso modo sono già disponibili in qualsiasi farmacia o negozio di generi salutistici: la cartilagine bovina e di squalo.
La ricerca sulla cartilagine ha origine negli anni ’50 quando il Dr. John Prudden scoprì che la cartilagine ha uno straordinario potere di facilitare la guarigione delle ferite. Il Dr. Prudden scoprì in seguito che la cartilagine bovina inibisce l’angiogenesi, ossia la crescita di una rete di vasi sanguigni attorno ad un tumore dormiente che gli permette di crescere e di produrre metastasi, lo stesso effetto prodotto dalle sostanze endostatina e angiostatina.
L’interesse verso la cartilagine di squalo prese forma all’inizio degli anni ’90. Gli squali sono animali particolari in quanto non hanno ossa ed il loro scheletro è fatto esclusivamente di cartilagine. Questa specie molto antica possiede anche un sistema immunitario sorprendentemente robusto e, a differenza di altri animali, gli squali molto raramente si ammalano di cancro. Il biochimico William Lane fu attratto dal lavoro del Dr. Prudden ma pensava che la cartilagine di squalo potesse agire ancora meglio come un agente anti-angiogenico. Dopo avere completato degli studi preliminari, il Dr. Lane si unì nella ricerca in questo campo al Dr. Charles Simone, un oncologo molto rispettato che utilizza terapie nutrizionali nella sua pratica medica. Nel 1993 essi diedero avvio ad una ricerca su larga scala sulla cartilagine di squalo che coinvolgeva pazienti con tumori metastici, molti dei quali erano considerati “terminali” da oncologi convenzionali. 35 dei pazienti iniziarono un programma intensivo a base di cartilagine di squalo unito a cambiamenti di dieta e di stile di vita tesi a migliorare la funzione immunitaria e più di un terzo di questi malati “terminali” manifestò un sensibile miglioramento. Tre pazienti ebbero una completa remissione e altri nove manifestarono una significativa riduzione del tumore, mentre tutti i pazienti riportarono miglioramenti nella qualità della vita, energia, appetito, dolore ed umore.
La dose raccomandata di cartilagine bovina è di 9 grammi al giorno. Per quella di squalo si passa ad una media di 70 grammi al giorno (circa 1 grammo per ogni chilo di peso corporeo o fino a 2 grammi per chilo nei casi di tumore allo stadio avanzato).
Sia la cartilagine bovina che quella di squalo è disponibile in capsule, ma considerando la grande quantità di cartilagine di squalo necessaria ogni giorno in una terapia, è più facile assumerla in polvere diluita in acqua 3 volte al giorno o per via rettale. Poiché la cartilagine in realtà non uccide i tumori, ma li riduce impedendo il loro rifornimento di sangue, essa dovrebbe essere assunta indefinitamente per evitare una possibile ricorrenza della malattia. Le dosi più elevate di cartilagine di squalo possono essere ridotte alla metà quando si nota un miglioramento, di solito dopo circa 20 settimane di trattamento, e poi ridotta ad una dose di mantenimento di 8-10 grammi giornalieri.

Tè di Essiac
Nel 1922 l’infermiera canadese Rene Caisse incontrò una donna che le disse di essere stata guarita dal cancro avendo bevuto il tè degli indiani Ojibway, composto da 4 erbe (radice di bardana, acetosella, olmo e radice di rabarbaro indiano). Caisse preparò il tè per sua zia che aveva un cancro non operabile; la zia guarì completamente e Rene, chiamando il tè Essiac (Caisse scritto al contrario) trovò il lavoro della sua vita. Rene Caisse non pretese mai che il suo tè fosse una cura contro il cancro, né che potesse aiutare tutti, ma non dovremmo neppure congedarlo come un altro vecchio rimedio popolare. Tutti i componenti del tè di Essiac, negli anni recenti, hanno dimostrato attraverso la ricerca di possedere buone capacità anticancro e migliaia di pazienti negli ultimi 70 anni hanno dichiarato di essere stati aiutati dal tè di Essiac.
Il modo più conveniente e meno costoso per usare il tè di Essiac è quello di acquistare la miscela di erbe già pronta, preparare l’infusione e tenerla nel frigorifero. Bisogna berne 50 grammi per 3 volte al giorno almeno un’ora prima dei pasti, e provare per almeno 12 settimane consecutive senza interruzioni. Il tè di Essiac è acquistabile nelle erboristerie.

Solfato di Idrazina
La maggior parte dei malati di tumore non muoiono per via del cancro; essi muoiono per via della cachessia – la perdita di energie, malnutrizione e consunzione causate dal cancro – e dalle infezioni opportunistiche e dall’insufficiente funzionamento dei vari organi che accompagnano questo stato di indebolimento.
La cachessia è il risultato dell’anomalo metabolismo delle cellule cancerogene. A differenza delle cellule sane, quelle cancerogene demoliscono il glucosio per produrre energia in assenza di ossigeno, generando acido lattico come prodotto collaterale. L’acido lattico e gli altri prodotti dell’attività di demolizione sono assorbiti dal fegato – con un elevato dispendio di energia - e riconvertiti in glucosio. Questo viene di nuovo fagocitato dalle cellule cancerogene, dell’altro acido lattico viene prodotto e il dispendio di energia viene così perpetuato.
Il dr. Joseph Gold, un medico innovativo che è sempre stato ostracizzato da tutto il sistema ufficiale della ricerca sul cancro, ha effettuato ricerche su come interrompere in modo efficace e sicuro questo circolo vizioso di drenaggio dell’energia – il solfato di idrazina. Questo composto poco costoso interrompe il ciclo vizioso sopra descritto inibendo un enzima necessario per riconvertire l’acido lattico in glucosio. Invece di attaccare un tumore, semplicemente gli sottrae l’energia necessaria alla sua crescita. Degli studi condotti nell’ex-URSS e presso il centro medico dell’Università di California a Los Angeles (UCLA) hanno evidenziato che il solfato di idrazina migliora l’appetito, l’aumento di peso, il livello di energia, la qualità della vita e, nei pazienti terminali, aumenta il periodo di vita residuo. Sembra anche che mitighi gli effetti collaterali della chemioterapia e della radioterapia.
Il Dr. Gold consiglia come dose giornaliera di solfato di idrazina 60 mg da assumere in capsule prima di colazione per i primi 3 giorni; 2 capsule al giorno, una prima di colazione e l’altra prima di cena dal quarto al sesto giorno; e dal settimo in poi 3 capsule al giorno, una prima di colazione, una nel primo pomeriggio e una prima di andare a letto, quest’ultima assunta insieme a del cibo. Comunque, il dosaggio del solfato di idrazina può variare con il peso corporeo e dovrebbe essere in ogni caso definito da un medico. La terapia dura 6 settimane con un intervallo di 1 o 2 settimane a metà periodo. Lo stesso ciclo può essere ripetuto tutte le volte sia necessario.
L’alcool, i barbiturici, i tranquillanti, i cibi con un alto contenuto di tiramina (formaggio, uva passita, cibi stagionati come gli insaccati o fermentati come lo yogurt) dovrebbero essere assolutamente evitati durante il periodo di assunzione del solfato di idrazina solfato, in quanto possono interferire con l’efficacia del medicamento e avere effetti collaterali significativi e/o causare forte nausea.
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  #37 (permalink)  
Vecchio 12-25-2009, 06:27 PM
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Ciao Maria,
piacere di conoscerti!

Mi sono accorto che vi ho indicato molti libri ma facevo forse prima ad indicarvi il sito dell'istituto gerson: gerson.org
Se qualcuno fosse interessato sarebbe da capire se il metodo viene utilizzato da qualche clinica in Europa, magari in Germania (lì sembrano essere più avanti per quanto ne so).

Riedito il post perché ho trovato un articolo interessante sul metodo Gerson, in fondo c'è scritto che esiste una clinica vicino Budapest! Molto più vicino che la California, chissà non si scopra ne esista una ancora più vicina.....
Per chi interessa: scienzaeconoscenza.it/articolo/cancro-dr-gerson-clisteri-caffe.php

Ariciao a tutti!
__________________
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  #38 (permalink)  
Vecchio 12-25-2009, 08:45 PM
tommy55
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non riesco a inserire la seconda parte

Amigdalina (Laetrile)
L’amigdalina, (conosciuta anche come vitamina B17 o laetrile) è stata oggetto di controversia tra medici più di ogni altro agente anticancro. Questa sostanza naturale si trova in più di 1.200 piante, ed è particolarmente presente nei noccioli di albicocche, pesche, ciliegie, prugne, e nei semi di mela. Nel corpo l’amigdalina agisce come una “bomba intelligente”, dividendosi in sostanze che agiscono selettivamente sulle cellule cancerogene, lasciando intatte quelle sane.
Studi condotti dal Dr. Kanematsu Sugiura, biochimico presso il “Memorial Sloan-Kettering Cancer Center”, nel 1970 evidenziarono che l’amigdalina fermava la crescita di piccolo tumori e poteva ridurre molto efficacemente la diffusione del tumore al seno in animali di laboratorio. Comunque i risultati di questi studi non furono resi pubblici dal Centro. Infatti furono effettuati molti tentativi per discreditare questa ricerca; quando uno degli esperimenti non riuscì a confermare i risultati ottenuti in precedenza da Sugiura, furono date disposizioni al dipartimento delle pubbliche relazioni del “Memorial Sloan-Kettering Cancer Center” di comunicare ai media che era stato “provato” che l’amigdalina era inefficace quale agente anticancro. Ciò che non dissero fu che in questo esperimento fu impiegato un dosaggio di amigdalina pari a un quarantesimo di quello che il Dr. Sugiura impiegava con successo nei suoi esperimenti – tale comportamento era assolutamente ingiusto contro una sostanza anticancro potenzialmente molto efficace.
Similmente un test clinico ampiamente pubblicizzato del 1981 “comprovante” che l’amigdalina era inefficace aveva dei difetti gravi. Questo test fu effettuato presso la Clinica Mayo, con il supporto del Centro Tumori Nazionale su pazienti terminali che avevano il loro sistema immunitario ormai devastato da operazioni, chemioterapia e radiazioni subite. Era estremamente improbabile che tali pazienti potessero beneficiare da qualsiasi terapia. Per rendere la questione ancor più complicata la sostanza impiegata non fu l’amigdalina, bensì la isoamigdalina, una forma relativamente inefficace dell’amigdalina. Nonostante tutti questi tentativi di screditare la ricerca sull’amigdalina, nel 70% dei pazienti che in 3 settimane di trattamento ricevettero amigdalina per via endovenosa il tumore si stabilizzò (l’amigdalina presa per via orale non ebbe risultati di rilievo).
Mentre la ricerca “ufficiale” sul cancro continua la sua forte critica nei confronti dell’amigdalina, questo composto naturale rimane uno dei supplementi più usati da parte dei medici che usano terapie alternative. Nonostante che possa essere pericolosa in caso di un sovradosaggio, se assunta per via orale o endovenosa nelle quantità raccomandate è sicura e sembra sia un agente anticancro efficace, in particolare per migliorare la sensazione generale del paziente e per sollevarlo dal dolore causato dalla malattia. I noccioli di albicocca e le capsule di laetrile possono essere ordinate per posta. La dose giornaliera usualmente consigliata varia da 250 a 1000 mg o da 10 a 20 noccioli di albicocca.

Ukrain
L’ukrain è un prodotto unico, composta da un’erba chiamata celandina maggiore (Chelidonium Majus) e da una sostanza chiamata tiotepa. La celandina maggiore ha una lunga storia come trattamento popolare contro il cancro, mentre la tiotepa fu il primo composto anticancro prodotto dall’industria farmaceutica tedesca. Nonostante che questi due componenti, presi da soli, siano molto tossici ed irritanti, la loro combinazione è particolarmente idonea a distruggere le cellule cancerogene lasciando intatte quelle sane.
L’Ukrain è un’invenzione del Dr. J. Vassyl Nowicky, che per nome le ha dato quello del suo paese di nascita (senza l’ultima lettera), che la rivelò al pubblico durante il 13° Congresso Internazionale di Chemioterapia che si tenne a Vienna nel 1983. L’Ukrain, per essere una terapia che ha origine da tradizioni curative popolari, ha alle sue spalle una mole notevolissima di ricerche e studi. Una parte di questi furono condotti presso il “National Cancer Institute”, dove l’Ukrain fu provata nei confronti di 60 diversi tipi di cellule tumorali umane e fu verificato che inibì completamente la crescita di 57 di esse, incluso la leucemia, il melanoma ed il cancro dei polmoni, colon, cervello, ovaia, seno e rene.
Gli studi clinici di questo agente anticancro sono ugualmente notevoli. In 10 anni di studi clinici effettuati da scienziati presso il “Dr. Novocky’s Ukrain Anti Cancer Institute” in Austria, il 93% dei pazienti che hanno iniziato il trattamento nelle fasi iniziali dello sviluppo del tumore (in assenza di metastasi) hanno manifestato una totale remissione. In pazienti con metastasi minime, la probabilità di successo fu comunque elevata, intorno al 72%; persino in pazienti con cancro in fase metastica avanzata (considerati malati terminali dalla maggior parte dei medici) ci fu una percentuale di successo del 30%.
L’Ukrain agisce su diversi fronti per distrugge selettivamente le cellule tumorali, inibisce il DNA, il RNA, la sintesi proteica nelle cellule maligne riducendo il consumo di ossigeno di queste cellule a zero, uccidendole. Come la cartilagine bovina e di squalo, inibisce, inoltre, la crescita di vasi sanguigni intorno ai tumori, impedendo loro di nutrirsi e, quindi, riduce efficacemente la possibilità di diffusione del tumore oltre il sito originale. Fortifica, anche, il sistema immunitario aumentando il numero di cellule “aiutanti T”, che coordinano alcune attività immunitarie fondamentali, e di macrofagi, che cercano e distruggono le cellule anomale.
Oltre 120 documenti scientifici sull’Ukrain sono stati pubblicati da scienziati di 16 paesi e di 47 università e centri di ricerca diversi. Studi approfonditi sull’Ukrain continuano non solo in Austria, dove viene prodotta, ma in molti istituti in Canada, Francia, Germania, Olanda, Svizzera, Tailandia e persino nello Swaziland. Sfortunatamente gli oncologi americani sono molto meno aperti al valore potenziale di questo composto anticancro; solo pochissimi medici che seguono terapie alternative impiegano l’Ukrain negli USA.

Le terapie che ho descritto sono quelle che, a mio avviso, mi offrirebbero le migliori possibilità di fortificare il mio sistema immunitario aiutandomi a combattere il cancro senza distruggere, allo stesso tempo, il mio corpo. Al contrario dell’invasività della chirurgia, della miscela tossica dei farmaci chemioterapici e degli effetti distruttivi della radioterapia, queste terapie hanno un livello di sicurezza estremamente elevato. Inoltre, un numero altissimo di pazienti con cancro “terminale” hanno usato queste terapie per combattere la loro battaglia personale e sono la prova vivente che il “taglia, brucia e avvelena” non sono gli unici modi per combattere il cancro.
Se dovessi affrontare un tumore non mi fermerei a ciò che conosco, ma continuerei a cercare terapie efficaci e non tossiche che mi potrebbero dare un’ulteriore possibilità di successo. Senza dubbio mi rivolgerei al Dr. Ralph Moss, probabilmente la persona al mondo più addentro le terapie alternative antitumore; i suoi libri sono il necessario antidoto contro la glorificazione da parte dei media comuni della terapia anticancro convenzionale. Attraverso un servizio chiamato “The Moss Report” egli fornisce in tutto il mondo anche delle raccomandazioni personalizzate sui migliori trattamenti alternativi, in base al tipo di tumore ed alla sua severità.
Consulterei “People Against Cancer”, un’associazione senza fini di lucro, che fornisce un completo servizio di consulenza chiamato “Alternative Therapy Program”; esso include la rivalutazione della vostra documentazione medica pregressa da parte di una rete di dottori che usano terapie alternative. Infine mi informerei su quelle cliniche oncologiche che usano terapie che promuovono la capacità innata del corpo di guarire se stesso, piuttosto che devastarne il sistema immunitario. Queste sono le due cliniche a cui darei una seria occhiata:

Gli Antineoplaston di Burzynski
La terapia con gli antineoplaston è un trattamento anticancro notevole ideato dal Dr. Stanislaw Burzynski, e proposto nella sua clinica di Houston, Texas. Credo fermamente che gli antineoplaston siano tra i più importanti risultati del secolo nella terapia antitumore per una ragione: essi agiscono sul cancro alle sue origini. Assunti per via orale o endovenosa, questi composti proteici entrano nelle cellule ed alterano alcune specifiche funzioni dei loro geni; alcuni attivano i geni soppressori di tumori che causano l’apoptosi (morte programmata della cellula) nelle cellule cancerogene, altri inibiscono gli oncogeni, che altrimenti causerebbero la crescita cellulare al di fuori di qualsiasi controllo – la vera essenza del cancro.
Il Dr. Burzynski ha recentemente celebrato il 25° anniversario della fondazione dell’istituto di ricerca e della clinica che portano il suo nome; e in effetto c’è stato molto da celebrare perché dall’apertura della sua clinica egli ha esteso la vita di migliaia di pazienti, molti dei quali con tumori aggressivi, avanzati o “incurabili”. I successi del Dr. Burzynski sono specialmente notevoli appunto per la virulenza dei tipi di tumore cui egli si è confrontato, tumori come quello al cervello nei confronti dei quali la medicina tradizionale non ha effetto.
In un esperimento con pazienti con tumore al cervello la sopravvivenza, la remissione completa e le remissioni parziali furono 7 volte superiori impiegando la terapia a base di Antineoplanston rispetto a quanto risulta documentato in studi pubblicati e riferiti a malati con tumori simili ma trattati con chirurgia, chemioterapia e radioterapia.
Se siete interessati al trattamento con Antineoplaston, dovete sapere che il FDA (Food and Drug Administration – assimilabile per certe sue funzioni al Ministero della Salute - NdT) controlla chi fa uso della terapia e chi no. I pazienti con tumori maligni al cervello o con linfomi a basso grado possono iniziare la cura non appena hanno una tale diagnosi, ma per quelli con altri tipi di cancro spesso il FDA richiede che prima siano sottoposti a radio o chemioterapia.
I malati sono seguiti solo nella clinica Burzynski di Houston, e può essere loro richiesto di stare a Houston per due o quattro settimane per la somministrazione giornaliera dell’Antineoplaston e la successiva osservazione.

terza parte
Le erbe di Hoxsey
La terapia di Hoxsey è una delle terapie anticancro alternative più datate. Harry Hoxsey, un guaritore autodidatta, ha iniziato ad usare delle formule di erbe passategli dal proprio bisnonno per curare il cancro. Alcune di queste miscele erano preparate per applicazioni cutanee per distruggere selettivamente il tessuto cancerogeno, mentre per altre era previsto solo l’uso interno. Si pensava che questi tonici potessero riequilibrare il corpo e creare un ambiente più favorevole alla guarigione in cui il sistema immunitario si fortifica ed i tumori muoiono.
Negli anni ’20 Hoxsey fondò una clinica a Dallas, Texas, dove ebbe un buon successo nel curare i malati di cancro. Nonostante un forte supporto popolare per le sue terapie, la comunità medica convenzionale considerò sempre Hoxsey un ciarlatano e egli fu ripetutamente arrestato per praticare la professione di medico senza la regolare licenza; nel periodo di un anno fu arrestato più di 100 volte! In ultimo la sua terapia fu vietata negli USA.
Quando Hoxsey smise la sua attività, passò il testimone alla sua infermiera, Mildred Nelson, che fondò il “Bio-medical Center” a Tijuana, in Messico nel 1963. Questa fu la prima struttura dedicata alle terapie di medicina alternativa che offriva servizi ai cittadini americani al di fuori degli Stati Uniti.
Dalla sua fondazione, il “Bio-medical Center” ha trattato migliaia di pazienti di cancro; i tipi di tumore che sembrano rispondere meglio alla terapia sono i melanomi, la leucemia cronica, il linfoma ed altri tipi di cancro della pelle. I pazienti con cancro al polmone, colon, prostata, cervice e mammella hanno avuto dei buoni risultati. Studi recenti non lasciano dubbi che le miscele e formule di Hoxsey, per quanto possa essere strana la loro origine, contengono molte sostanze vegetali che hanno una valida attività terapeutica. Infatti, tra tutte le piante impiegate da Hoxsey, tra cui spiccano la radice di bardana, il trifoglio rosso, la radice di liquirizia e il frassino spinoso, gli scienziati non hanno identificato attività antitumorali solo in tre tipi di esse.
Quando i pazienti sono messi di fronte alla diagnosi di cancro, la ragione spesso si perde. Proprio nel momento in cui dovrebbero prendere delle decisioni calme, ben ponderate e supportate dalla conoscenza, essi sono paralizzati da shock, paura e da un’estrema sensazione di urgenza. Molti pazienti in questa situazione si affrettano verso qualsiasi linea d’azione i loro medici raccomandano. Essi non lo fanno perché hanno fiducia nell’efficacia delle attuali cure mediche, ma perché hanno troppa paura per fare qualsiasi altra cosa.
Cercate di essere dei pazienti “eccezionali” anche se sarete considerati “difficili”. Non abbiate paura di chiedere al vostro medico qualsiasi tipo di documentazione e non siate riluttanti a fare domande quando non capite qualcosa o non siete d’accordo su qualcos’altro.
In qualsiasi caso cercate sempre una seconda opinione, e possibilmente una terza ed una quarta. So benissimo che richiede coraggio mettere in dubbio le raccomandazioni del proprio medico e ancor più coraggio rifiutarle. Ma non dimenticate che si tratta della sua opinione professionale e della vostra vita. [Da: Venture Inward, gennaio/febbraio 2004)



Le Fonti del Dr. Whitaker menzionate in questo articolo
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  #39 (permalink)  
Vecchio 12-26-2009, 12:15 PM
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Hippo scusami, ma il mio timore stava proprio nel fatto di dover fare una scelta, non avevo capito che le due cose possono andare di pari passo!!!!
Ma è davvero così difficile trovare un centro qui vicino??? Come mai non ce ne sono in Europa (tranne, forse, che in Germania) se ci sono stati dei risultati così determinanti??? Forse perchè sono tutti come me???
Maria grazie dei chiarimenti. Ma tu sei una appassionata di questa cultura, oppure sei anche una "praticante"????
Non avrei nessuna difficoltà a modificare il più possibile la mia alimentazione che, seppur molto ricca di verdure, è anche ricca di carne (che io adoro!!), ma adoro anche il pesce.
Dovrei però capire bene come muovermi, non credo di poter diventare un'autodidatta o meglio, potrei per quanto riguarda l'assunzione di cereali, verdure e frutta, ma per tutte le altre sostanze credo che si debba essere seguiti da qualcuno!!!!!!
Puoi essermi utile in questo senso?? Dicevi di aver fatto degli studi con tuo marito: hai una dritta diversa da quella che mi consiglia di andare in America???
Hippo l'avresti mai creduto che mi sarei convinta così subito??????!!!
Pensi che ce la faccio ad organizzarmi per partire dal nuovo anno???
Quando ho aperto questa discussione pensavo di essere utile ad altre donne, perchè ho constatato che nessuno ti dice mai niente di quello che ti succederà o quello a cui hai diritto.
Non avrei mai creduto che sarebbero stati altri a venire in mio aituo!!! Grazie davvero di cuore a tutti e a questo punto devo concordare che ..... mai niente avviene per caso!!!!!!!
Buon Santo Stefano a tutti. A presto.
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  #40 (permalink)  
Vecchio 12-26-2009, 12:57 PM
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Ciao Monia,
sono molto contento di sentirti felice, la componente emotiva, di speranza e di volontà nella guarigione da qualsiasi malattia è importantissima. Inizio quindi con l'abbracciarti forte!
In ogni caso ci tengo ancora a puntualizzare altre cose, sia per spiegarle meglio (prima forse sono stato frainteso), sia per non far crescere false speranze, sia perché le tecniche igienistiche, in particolare modo nella cura dei tumori e dei cancri, sono cure molto serie e possono essere anche pericolose se non affrontate opportunamente. Per questo sarebbe molto meglio informarsi molto bene e avere un medico che segua.

Ecco le puntualizzazioni:
1) le terapie igienistiche in genere cercano di riportare l'organismo in uno stato in cui sia lui stesso ad auto-guarirsi, in quanto il nostro corpo è capace di farlo ma SOLO se gli si da la possibilità. Tra queste tecniche possiamo citare "Il sistema di guarigione della dieta senza muco" di Ehret, le tecniche di guarigione di Shelton, il metodo Gerson che vi ho tanto citato e altre ancora.
Queste tecniche hanno un comune denominatore (essendo tutte igieniste) che possiamo identificare con un alimentazione per lo più fruttariana-crudista. Poi alcune estendono la tecnica con l'ausilio di enteroclisma e integratori (come il metodo Gerson) altre sfruttando il più potente e naturale strumento di purificazione che il mondo animale conosca, ovvero il digiuno (come fanno Ehret e Shelton).
Per effettuare questi trattamenti è importante non fare la chemio o altre terapie fortemente intossicanti, come gli stessi autori suggeriscono e raccomandano. Questo perché durante la disintossicazione le tossine vengono riversate nel sangue e nella linfa per essere eliminate. Chi possiede potenti farmaci tossici nei propri tessuti deve stare molto attento e agire in maniera graduale altrimenti si rischiano danni derivati dall'immissione troppo rapida di queste tossine nel flusso sanguigno e linfatico. Da tutto questo ora capite per quale motivo le tecniche igienistiche sono una cosa seria e non da prendere sotto gamba. È proprio la loro "potenza" a renderle pericolose se non effettuate con la dovuta esperienza.
Quest'ultimo discorso vale anche per coloro che la chemio non la stanno facendo ora, ma l'hanno effettuata in passato.
Il problema principale è che in Italia, che io sappia, non esistono cliniche igienistiche. La più vicina che ad ora ho trovato è quella di Budapest. Per quanto riguardo quella di Berlino (Germania) che citavo, non sono sicuro che sia igienista: so che là esiste una clinica in cui curano tantissimo l'aspetto nutrizionale ma non so di più sulle tecniche che utilizzano per affrontare le malattie.

2) altra cosa sono le tecniche come quella della fondazione Pantellini (che è a Firenze); questa è una via di mezzo, come dicevo, in quanto si propone di agire in simultanea con la chemio (vi dicevo anche che secondo il mio parere personale dicono così solo perché altrimenti li farebbero scomparire dall'Italia, ma evitiamo questi discorsi e andiamo al sodo!).
A seconda della chemio che state utilizzando loro vi daranno l'opportuno trattamento da effettuare basato sull'Ascorbato di Potassio. Di fatto fanno né più né meno quello che fanno le tecniche igieniste, ovvero tentano di ripristinare il corretto equilibrio acido-basico dell'organismo in modo che esso possa riprendere a funzionare correttamente. Uno dei risultati per esempio è quello di potenziare in questo modo il sistema immunitario che, in persone che hanno un tumore o cancro e che in più stanno facendo la chemio, è già fortemente debilitato. Di conseguenza sarà il fisico stesso che sarà in grado di combattere gli effetti nocivi della chemio e contemporaneamente tentare di riassorbire il tumore.

Detto questo (ora mi rivolgo a Monia in particolare ) nessuno ti vieta di cambiare il tuo regime alimentare mentre stai effettuando tecniche tradizionali come la chemio. Sicuramente non mangiare prodotti di origine animale è una cosa che fa bene in generale, ormai è un fatto consolidato anche dalla medicina, però se tu potessi essere seguita da un medico sarebbe molto meglio. Io seguo per esempio la dieta di Ehret, però non ho un tumore e non ho mai fatto chemio, e nonostante questo all'inizio non sono stato benissimo perché di tossine da eliminare ne avevo parecchie, quindi ho avuto mal di testa, vertigini, debolezza etc. Al pensiero che oggi possa stare una giornata intera mangiando solo frutta e facendo pure sport mi sembra un miracolo! Però su una persona che ha in corpo quei farmaci non so che effetto possa fare (alcuni frutti per esempio sono un potentissimo disintossicante).
Mi sono perso un attimo la tua storia: mi sembra che ora tu non stai facendo la chemio o sbaglio?

Un buon Santo Stefano a tutti!
Un abbraccio
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Ultima modifica di hippocampus; 12-26-2009 a 01:52 PM
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  #41 (permalink)  
Vecchio 12-26-2009, 04:39 PM
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Hippo ti vedo collegato. Ci sei ancora??

Nel frattempo ti confermo che sto assumendo un farmaco chemioterapico quotidianamente (pillole) e dopo aver fatto 4 cicli di cisplatino a cui è seguita una PET "positiva", riprendo, per altri 4 cicli, il prossimo 4 e 5 gennaio.
Tu giustamente dici di farsi seguire da un medico, ma come ne trovo uno, non dico nelle Marche, ma almeno in Italia??? Pensi che dovrei contattare quel centro di Firenze??
Savio dove sei finito?? Ti è arrivato il messaggio privato?? Hai avuto modo di verificare che sia veramente privato??
Maria mi sono postata quello che hai postato e adesso cerco di evidenziare quello che posso intanto fare da sola perchè credo, come dice Hippo, che non può farmi male cominciare a limitare al massimo carne e latticini, per esempio!!!! Aspetto sempre una dritta anche da te, grazie!!!
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  #42 (permalink)  
Vecchio 12-26-2009, 04:50 PM
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Ciao a tutti,
mi sento veramente uno stupido a non aver letto subito almeno le parti introduttive del libro sul metodo Gerson, perché qui ci sono informazioni importanti per noi italiani.

Intanto la nipote di Gerson abita in Italia, nel nord, e insieme al Dottor Savino Marroccoli (che vive a Bari) hanno costituito un'associazione senza fini di lucro per promuovere metodi di cura di medicine alternative, tra cui neanche a dirlo ovviamente, il Metodo Gerson.
Qui c'è il sito: nutrhom.com
Contattando loro penso potrebbero dire di più su dove poter essere seguiti per poter mettere in pratica il metodo Gerson.

Inoltre sul sito medicinetradizionali.com ho trovato una descrizione della clinica ungherese. Dal fondo di questa pagina:
medicinetradizionali.com/clinica gerson.htm
si può scaricare il documento seguente:
medicinetradizionali.com/Clinica%20Ungheria%20gerson.doc

In inglese invece ho trovato una newsletter dell'estate del 2007:
medicinetradizionali.com/notiziario.pdf

Ciao!
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  #43 (permalink)  
Vecchio 12-26-2009, 05:34 PM
tommy55
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Alimentazione e tumori
Siamo fatti di ciò che mangiamo..... e quindi dovremmo scegliere per il nostro corpo i cibi migliori: per la nostra salute, per sentirci in forma e soprattutto per la profilassi della vera tragedia di questo secolo: il cancro.
La sovraesposizione ad agenti mutageni (in primis fumo ed inquinamento atmosferico) ma anche l'abuso di cibi raffinati e troppo ricchi di grassi, ha raddoppiato l'incidenza dei tumori negli ultimi decenni. Ma, se poco possiamo fare contro il benzene delle nostre città, molto possiamo fare in casa nostra sia per la profilassi che per la cura dei tumori: cominciamo a dire quali cibi evitare, proprio perché responsabili di alcune forme di cancro.

Cibi da evitare
Innanzitutto l'eccesso di grassi saturi: e quindi gli eccessi di carne e di salumi (talvolta contenenti nitrati come conservanti) responsabili dei tumori del colon vera piaga che colpisce tutti gli anni migliaia di persone, persone soprattutto che assumono scarse quantità di fibre prediligendo ad es. pane o pasta bianca dimenticando l'utilità della crusca del pane integrale.


Grave errore è poi cuocere la carne alla brace: questo tipo di cottura libera infatti sostanze cancerogene, come è anche errato l'abuso di fritture: l'alta temperatura libera infatti acroleina sostanza altamente cancerogena.
Cibi sott'accusa sono anche dolci e bevande molto zuccherate; il loro abuso può favorire l'innesco di una reazione mutagena cancerogena.

Da evitare inoltre l'abuso di alcolici.

Il sale
Il sale da cucina (cloruro di sodio) e il sale dei dadi (glutammato di sodio) sono ricchi in una molecola molto pericolosa che è il sodio capace di dare ritenzione idrica, affaticamento cardiaco e ipertensione. Purtroppo solo da pochi anni il sale è troppo presente sulle nostre tavole, una volta era una spezia rara tant'è che con essa venivano pagati i soldati (da cui il termine salario). L'abuso di sale è sempre negativo e purtroppo è molto facile abusarne perché di sale ce n'è molto anche quando non lo vediamo. Sale infatti è presente in tutti i cibi inscatolati o conservati, nei succhi di frutta, nelle caramelle, nei salumi, nei biscotti , nel pane e così via.
Superare dunque la soglia di pericolo è facilissimo. Consigliabile dunque salare meno possibile. L'eccesso di sale favorirebbe alcuni tipi di tumore (stomaco e pancreas).

Ma queste sono cose che sanno un pò tutti :la cosa affascinante è invece il diffondersi nei media delle notizie scientifiche che una volta tanto coincidono con la medicina naturale e cioè l'importanza dei cibi come vera terapia di tante patologie.

Cibi consigliati
Da poco si è scoperto in alcuni vegetali (soprattutto pomodori) la presenza di licopeni molecole capaci di bloccare i geni impazziti capaci di innescare la mutazione cancerogena: e qui una riflessione su quanta gente viene sviata da sciocche mode di falsa medicina che ha eliminato i pomodori dalla dieta perché alimenti (secondo loro) allergizzanti: le allergie alimentari in genere sono molto rare e i pomodori sono fra gli alimenti meno responsabili di allergie. Semmai, se un pomodoro genera reazioni allergiche, probabilmente ciò è dovuto ad un abuso di pesticidi con cui la pianta è stata trattata; tanti pomodori quindi, però di stagione e maturati al sole: mai mangiare un ortaggio o un frutto fuori stagione.

Ancora più potere anticancro hanno tre ortagg: le brassicacee (cavoli), le cipolle e l'aglio.
Personalmente nei mie venti anni di medico naturista ho usato il cavolo nelle più disparate patologie: come antisettico, come terapia nelle ulcere venose, come cataplasma nelle distorsioni; e adesso molte riviste scientifiche parlano di questi tre ortaggi come vera arma nella profilassi dei tumori: e questo i medici naturisti di un tempo lo avevano sempre sostenuto esaltando soprattutto il potere del solfuro di allile presente nell'aglio: ricordo un medico francese che agli scettici dell'aglio diceva: provate a chiudere uno scarafaggio in una bottiglia con due spicchi di aglio: i solfuri lo uccideranno in poche ore, così come uccidono germi e batteri.

Come antibatterico è MOLTO UTILE ANCHE LA CIPOLLA da secoli usata nei tipici piatti mediterranei ad es.: nelle alici alla povera l'unico piatto che permette di mangiare pesce crudo (quasi sterilizzato dal forte uso di cipolla e succo di limone) capace di offrire in grandi quantità gli acidi omega tre che la scienza sta usando come micidiale arma anticancro. Sono acidi presenti soprattutto nei pesci grassi (sardine, sgombri, salmoni) e che per il loro forte e robusto sapore (soprattutto salmone) possono essere usati anche nei pasti dei bambini, magari in appetitose crocchette .Gli acidi omega sono inoltre considerate vere molecole salva cuore visto il loro potere anticolesterolo.

Ma le più grosse sorprese sulla terapia dei tumori sono venuti dallo studio di alcune leguminose, soprattutto la soia ed alcuni legumi ormai presenti solo in qualche remota trattoria del sud: le doliche e le fave. I fosfolipidi di questi legumi (una volta chiamati la carne dei poveri per il loro alto potere nutritivo), svolgono, una volta entrati a far parte delle nostre cellule, la funzione di maggiordomo facendo entrare soltanto le molecole benefiche ed escludendo quelle pericolose e potenzialmente cancerogene.
La soia ha riservato ancora più sorprese: il suo alto contenuto in genisteina (estrogeni vegetali) ha permesso in fitoterapia un largo uso di queste molecole in tutta la sfera endocrina femminile, dalla menopausa fino alla cura dei tumori del seno.
Ancora più sorprendente la scoperta del resveratrolo dell'uva come anticancro a tutti gli effetti vera gioia per gli amanti del vino rosso che come si sa è responsabile del paradosso francese: e cioè: i francesi mangiano il doppio di grassi degli americani, ma gli incidenti cardiovascolari sono meno della metà, merito di un buon bicchiere di vino rosso a pasto ricco appunto di resveratrolo.

Erbe anticancro
Ma il mondo vegetale è sempre più ricco di sorprese: molte speranze vengono riposte nella terapia antitumorale dall'uso dell'aloe che un medico israeliano usa da anni come anticancro; conosco questa pianta da anni e non ho esperienze diretta di essa in campo tumorale, però posso dirvi che la sto usando da diverso tempo per la cefalea con risultati sorprendenti. Sempre nel campo delle piante medicinali è noto da secoli il potere anticancro del thè verde che esplica azione antitumorale grazie alla azione delle sue catechine, vere molecole salvavita.

Metodi di cottura
Importante è anche il modo con il quale i cibi vengono cucinati; un solo esempio: friggere delle patate con del buon olio di oliva vuol dire portare ad un altissima temperatura un vegetale che non ha con sé nessun grasso capace di trasformarsi in pericolose molecole; se invece friggiamo delle uova, del pesce o della carne, noi portiamo ad altissime temperature alimenti ricchi in grassi che idrogenandosi, possono divenire molecole pericolose. Usiamo dunque metodi di cottura leggeri.


MIGLIORI METODI DI COTTURA
COTTURA AL VAPORE;
BOLLITIURA;
STUFATI;
COTTURA AL FORNO;
COTTURA CON MICROONDE.
PEGGIORI METODI DI COTTURA
FRITTURA: libera acroleina;
COTTURA ALLA BRACE (libera benizopirene, molecola altamente cancerogena);
PENTOLA A PRESSIONE: l'alta temperatura cui l'alimento è sottoposto distrugge la vitamina C.
SEI REGOLE DA NON DIMENTICARE
mantenere un peso corretto (un eccesso ponderale può favorire alcuni tipi di tumore);
mantenere una dieta molto varia;
mangiare molta frutta e verdure;
mangiare molti legumi e cereali;
limitare il consumo di alcol;
limitare il consumo di sale e fumo;
Questo dicono le ultime ricerche scientifiche, sta a noi applicarle cominciando dalle piccole cose soprattutto nella alimentazione dei nostri bambini: legumi almeno due volte alla settimana, zuppe di verdure, molto pesce e come merenda pane e pomodoro: avremo un grosso guadagno in salute ed anche economico.

AFORISMA
Spesso i miei pazienti mi chiedono cosa bisogna fare per mangiare in maniera ideale; io rispondo sempre con questo aforisma: fare finta, quando andate a fare la spesa, di avere pochi soldi e quando siete a casa fate finta (magari è vero) di avere poco tempo per cucinare: avere pochi soldi vuol dire comprare le cose che costano meno (legumi, verdure, cereali, pesce azzurro) ed evitare le cose che costano molto (insaccati, alcolici, formaggi grassi, alimenti affumicati, cibi inscatolati e -o precotti). Avere poco tempo per cucinare vuoi dire mangiare crudo tutto ciò che si può (le verdure cotte perdono quasi tutte le vitamine col calore, le crude mantengono intatto tutto il patrimonio di vitamine e sali minerali ) gli alimenti troppo cotti o intingolati ed elaborati sono pesanti e indigesti. Un bel pesce bollito richiede venti minuti; della carne in ragù magari per fare delle lasagne richiede ore di cucina diventando dunque un alimento pesante.
PIANTE E MALATTIE
- Malattie metaboliche
- Malattie della pelle
- Malattie della circolazione
- Malattie dello stomaco
- Malattie dell'intestino
- Malattie dell'apparato respiratorio
- Malattie delle vie urinarie
- Patologie della vista
- Patologie del sistema nervoso
- Patologie del fegato
- Patologie dell'apparato osteoscheletrico
- Patologie dell'apparato cardiovascolare
- Patologie dell sistema endocrino


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Vecchio 12-26-2009, 06:21 PM
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Ciao Monia,
si, ho ricevuto il tuo messaggio e spero in serata, o al più tardi domattina di poter rispondere al tuo indirizzo mail.
Intanto ho letto tutto quanto è stato aggiunto in questi ultimi 2 giorni; non posso che applaudire allo zelo affettuoso che stanno dimostrando Hippo e Maria e nello stesso tempo concordare su buona parte di quanto scrivono ma sono necessari dei distinguo utili a chiarire le differenze che ci sono tra la teoria e la pratica.
Nel tempo c'è stata l'occasione di verificare, per così dire, sul campo, tutte le terapie descritte (Gerson, laetrile, tisana Caisse, ascorbato di potassio, bicarbonato di Simoncini, ecc.) che altre tipo: aloe e grappa, adjuvant, idrocolon, ecc. ecc..
Tutte terapie che, perlomeno nei casi osservati, non hanno funzionato in pazienti con malattia conclamata metastatica.
C'è di più, in diversi casi (ma questo l'ha evidenziato anche Hippo) alcune terapie si sono dimostrate "tossiche" o non sostenibili da un organismo debilitato: è improponibile una terapia che (alle dosi ritenute curative) produca spossatezza (Gerson) in un malato già spossato; o altre che producano diarrea (Aloe) o stitichezza (tisana Caisse) due effetti pesanti da sostenere da un organismo pienamente efficiente ma generalmente impossibili da sostenere, per giorni o settimane, da un organismo non in perfetta forma.
Non vorrei certo qui aprire una dibattito che sarebbe assolutamente fuori luogo, nè accreditare una Terapia a scapito di un'altra; c'è ben altro in gioco.
Quanto sopra proviene da osservazioni dirette su persone malate, tutto qui.
Quindi agli amici Hippo e Maria esprimo affetto e riconoscenza perchè ho compreso la loro buona fede e buona volontà; ho espresso la mia opinione nel pieno rispetto della loro e spero che questo venga compreso.
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  #45 (permalink)  
Vecchio 12-26-2009, 07:47 PM
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Ciao Savio,
sono d'accordo con te, come dicevo a Monia le terapie igieniste rilasciando le tossine in circolo possono produrre effetti collaterali molto gravi. Però dipende proprio dall'intensità del metodo, ovvero se si è molto intossicati (per esempio una persona onnivora che ha appena finito un ciclo di chemio e che in passato ha assunto molti medicinali) la terapia dovrà essere iniziata con cautela e a piccole "dosi" (senza entrare nei particolari ma giusto per fare un esempio potrebbe essere iniziata solo una parte del metodo, non a caso ovviamente, ma scelta opportunamente dal medico). Questa non è una semplice supposizione ma una parte calcolata del programma di disintossicazione; infatti sia Ehret nel suo metodo che Gerson nel proprio (ricordo che il metodo Gerson negli anni è stato migliorato rispetto a quello che elaborò lui stesso) parlano di questa situazione da affrontare all'inizio della terapia. Ehret inoltre sottolinea parecchio l'aspetto pericolosità nel voler fare la terapia senza l'ausilio di un esperto e iniziando la disintossicazione in modo brusco. Addirittura lui cita casi di morte, non a causa della malattia che avevano queste persone, ma per le conseguenze di una disintossicazione troppo veloce che hanno provocato mediante un'auto-terapia. Come dicevo un paio di post fa, io stesso posso testimoniare gli effetti negativi di una disintossicazione leggermente troppo veloce, nonostante fossero 8 mesi che non mangiavo carne, 7 anni che non mangiavo latticini, 2 anni e mezzo che mangiavo tendenzialmente macrobiotico e 3 anni che facevo un uso di farmaci praticamente nullo.

Io resto convinto che i metodi igienisti siano efficaci, sono troppi i casi di successo per poter dire che sono solo un caso. Il problema rimane sempre lo stesso, perlomeno per noi italiani: riuscire a mettere in pratica in modo professionale tali metodi. Qui siamo troppo indietro. Abbiamo appena scoperto che anche l'Ungheria è più avanti di noi (con tutto il rispetto per l'Ungheria).

Concordo quindi con Savio nel non voler far nascere false speranze, ma sprono tutti ad aprire gli occhi perché nel mondo le persone guarite da mali definiti dalla medicina tradizionali inguaribili sono ormai tanti.

D'altra parte ricordo che la chemioterapia non è una passeggiata per un fisico umano sano, tantomeno per un fisico umano malato. Rifacendomi a quanto dice Savio sulla impossibilità di utilizzare metodi che indeboliscono in una prima fase della terapia posso citare un mio conoscente che ha dovuto interrompere la chemio perché troppo debole per sopportarla.
Inoltre non penso esistano metodi che possano disintossicare un organismo senza debilitarlo un po', è un po' come pensare di fare le grandi pulizie in casa senza dover mettere sottosopra nulla.

Ciao a tutti!
__________________
Quando una persona è malata è molto importante non fare niente, ma questo niente bisogna saperlo fare molto, ma molto bene. (H.M.Shelton)




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