In generale, non esiste un limite di tempo specifico entro cui una gravidanza debba essere interrotta. La decisione di interrompere una gravidanza dipende dalle circostanze individuali della persona coinvolta e delle sue esigenze e preferenze mediche, sociali ed emotive.
Tuttavia, esiste un termine entro cui in molti paesi è possibile effettuare un'interruzione volontaria di gravidanza (IVG) in modo legale, solitamente entro le prime 12 settimane di gravidanza. Questo termine è stato stabilito sulla base di considerazioni scientifiche, sociali e legali.
Entro le prime 12 settimane di gravidanza, l'embrione è ancora molto piccolo e non ha ancora sviluppato organi vitali, il che rende l'IVG un procedimento relativamente sicuro e con meno rischi rispetto alle fasi successive della gravidanza. Inoltre, il termine di 12 settimane è stato scelto per garantire che le persone abbiano abbastanza tempo per prendere una decisione informata sulla loro gravidanza e per accedere ai servizi di aborto sicuri, senza ritardi eccessivi.
In generale, l'IVG dopo le prime 12 settimane di gravidanza diventa più complicata e può comportare maggiori rischi per la salute della persona coinvolta, sebbene sia ancora legalmente permessa in molti paesi in determinate circostanze, come quando la gravidanza rappresenta un rischio per la vita o la salute della madre o quando il feto ha gravi anomalie genetiche o malformazioni.
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