Si è svolta a Roma una lettura collettiva della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, evento promosso dalla Provincia di Roma. Sebbene sia innegabile la valenza retorica di una simile manifestazione, ben venga se può servire ad avvicinare le nuove generazioni ad una maggiore consapevolezza della propria e dell’altrui dignità di esseri umani.
Zingaretti faceva notare che non sono molti i nostri connazionali che conoscono realmente il contenuto della Carta, puntualmente bistrattata, oltretutto, nella maggior parte dei paesi che l’hanno sottoscritta. Per cui, trovo che qualunque manifestazione che contribuisca ad inculcare il senso di una coscienza civile della quale oggi (in un generalizzato clima di
intolleranza) noi italiani sembriamo privi, costituisca in ogni caso un segnale positivo, al di là degli intenti meramente celebrativi.