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Vecchio 06-08-2007, 04:34 PM
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Messaggi: 22
predefinito La spesa per la politica italiana è la più alta d'Europa

La spesa per la politica italiana è la più alta d'Europa


Approposito di politica, il punto fondamentale è quanto ci costa davvero la politica? La spesa per il mantenimento della classe politica italiana è la più alta in Europa. I parlamentari italiani percepiscono stipendi da favola e rimborsi altrettanto generosi per spese che non hanno mai sostenuto e che non sono tenuti a dimostrare di aver effettuato, per non aggiungere i numerosi e lussuosi benefit, sgravi ed agevolazioni di tutti i generi. Un possibile commento sarebbe che se avessero stipendi da operaio o semplici dirigenti sarebbero più suscettibili ad offerte e corruzione, ma allora come mai la nostra classe politica è piena di gente corrotta, criminali (c’è gente che siede in parlamento con già condanne definitive) imprenditori ?
Intanto si potrebbe avanzare il dubbio che ci sia un conflitto di interesse di fondo se pensate che noi siamo i loro “datori di lavoro” e loro stessi si stabiliscono i compensi, gli aumenti e via dicendo.
Volevo citare un articolo di Italia Oggi, di qualche giorno fa, in cui si faceva notare che il ministro Dipietro (ex magistrato di mani pulite) aveva acquistato un edificio tramite una società di famiglia (qui hanno tutti società di famiglia) stipulando un regolare mutuo come tutti i cristiani. Fino a qui non ci sarebbe quasi nulla di strano se non che il Ministro fece spostare la sede del proprio partito in questo palazzo appena acquistato, facendo pagare al partito stesso un affitto pari al costo del mutuo.
Questo era solo un assaggio delle innumerevoli sozzerie che commette questa gente approfittando della propria posizione, come si può credere ancora a quello che dicono?
Un'altra cosa che volevo far notare è come per accedere a qualsiasi concorso pubblico bisogna, tramite semplice autodichiarazione, dichiarare di non avere processi penali in corso e di non avere, insomma, la fedina penale sporca. Ma allora perché per andare in parlamento questi requisiti non sono necessari? Perché chi governa l’Italia è già stato giudicato da questa colpevole di crimini, per lo più finanziari, contro chi deve amministrare? Bisognerebbe andare in parlamento con i forconi !
Recentemente una lista civica presente a Reggio Emilia sta promuovendo una raccolta di firma per far partire un processo di adeguamento delle retribuzioni dei parlamentari ai livelli europei, abolendo privilegi, benefit e indennizzi. INFORMATEVI !!
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  #2 (permalink)  
Vecchio 06-08-2007, 06:21 PM
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ti vedo abbastanza arrabbiato Andreas... come molti d'altronde! Non importa chi ci sia al governo perchè saremo sempre e comunque tutti insoddisfatti, almeno negli anni più prossimi. Questo anche perchè, con la lentezza della burocrazia italiana, ci vuole un sacco di tempo per cambiare le cose.

Non so se hai visto Annozero ieri sera, con Santoro. Io lo guardavo con un orecchio solo,:eek:, ma mi è bastato per capire che c'è stato il nostro amico tronchetto dell'infelicità (tronchetti provera) che ha fatto un giochetto con la telecom simile a quello di di pietro: in sostanza anche lui ha venduto delle sedi telecom per poi andarci a fare dei contratti d'affitto trentennali.

Dici che si risana la telecom così? ed erano sedi con uffici sopra e centrali sotto, cioè non edifici che oggi ci sei e domani no: edifici che si prospettano di essere sede fissa. E allora che li vendi a fare?

Forse qualcuno ci ha guadagnato...!:D (tronchetto, se ti becco....:mad:)

Comunque, criticare si fa sempre presto. Le soluzioni bisogna trovare, ed è questo lo scopo del forum se non sbaglio...
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  #3 (permalink)  
Vecchio 06-08-2007, 06:23 PM
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Originariamente inviata da andreas Visualizza il messaggio
Recentemente una lista civica presente a Reggio Emilia sta promuovendo una raccolta di firma per far partire un processo di adeguamento delle retribuzioni dei parlamentari ai livelli europei, abolendo privilegi, benefit e indennizzi. INFORMATEVI !!
Hai info più precise su questa iniziativa?
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  #4 (permalink)  
Vecchio 06-12-2007, 06:43 PM
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La Lista civica che stà effettuando la raccolta di firme per intraprendere una campagna per l'abolizione dei benefit e l'adeguamento degli stipendi dei politici ai canoni europei è la Lista Baldi.
Purtroppo non ho altre info.
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  #5 (permalink)  
Vecchio 06-14-2007, 07:57 PM
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Messaggi: 641
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Ho comunque trovato il sito che spiega tutto:

Carlo Baldi - Laboratorio per Reggio Emilia - Elezioni amministrative 2004

Poi sul sito del laboratorio per reggio ho trovato anche il volantino dell'iniziativa di cui parli chiamata "Iniziativa popolare per ridurre i privilegi della classe politica italiana e per assicurare maggior trasparenza"

Copio incollo ciò che dice:

1.L’attività politica non deve essere una professione permanente, ma un servizio temporaneo prestato nell’interesse di tutta la società.
2.L’incarico di Parlamentare, Consigliere provinciale, comunale, regionale e/o ad altra carica Pubblica non può avere una durata superiore a due mandati consecutivi.
Successivamente a tale termine, per un periodo di almeno tre anni, chi ha ricoperto gli incarichi predetti non può rivestire alcuna carica in Organi dello Stato, Enti territoriali e Società Pubbliche partecipate.
3. Gli amministratori di società partecipate pubbliche vanno scelti in modo trasparente, all’interno di una rosa di candidati, tenendo conto esclusivamente dell’esperienza maturata e del Curriculum.
4. Tutti gli Enti Pubblici, comprese le Istituzioni dello Stato, devono presentare un bilancio annuale, redatto su schemi omogenei, che assicuri la massima trasparenza dei costi e dei ricavi.
Tali dati vanno rapportati con quelli dell’esercizio precedente e, per stesso o analogo settore, con i valori medi dei bilanci delle equivalenti Istituzioni dei principali Stati europei (Francia, Germania, Spagna, Inghilterra, Svezia).
5. Il numero dei componenti del Parlamento, dei Consiglieri regionali, provinciali e comunali va ridotto di almeno il 40% entro la prossima legislatura.
Entro tale termine vanno:
- riformati gli Enti territoriali, con abolizione delle Province e attribuzione delle loro funzioni ai Comuni
ed alle Regioni,
- sciolti e liquidati tutti gli Enti inutili.
6.I costi complessivi delle Istituzioni Pubbliche, compresa la Presidenza della Repubblica, non devono superare la media dei costi di pari organi dei principali Stati europei (Francia, Spagna, Germania, Inghilterra e Svezia).
7. Le norme per la pensione sono uguali per tutti i cittadini, parlamentari compresi. I soggetti investiti di cariche pubbliche maturano i diritti pensionistici con le stesse modalità previste per tutti gli altri lavoratori.
L’indennità di pensione erogata dallo Stato e/o da altri Enti e Società pubblici è unica. Non sono ammesse più indennità a titolo pensionistico.
8.Il corrispettivo finanziario dei Deputati e dei Senatori Italiani non può essere superiore alla media dei compensi corrisposti dai rispettivi Stati ai parlamentari Francesi, Spagnoli, Inglesi, Tedeschi e Svedesi.
Il corrispettivo finanziario dei Parlamentari Europei Italiani non deve eccedere l’importo previsto dall’Unione Europea. In assenza di quest’ultima disposizione, esso non deve eccedere la media dei compensi corrisposti dai Paesi sopra citati ai loro Parlamentari Europei.
Sui compensi di cui sopra gravano i contributi assicurativi e previdenziali e la tassazione negli stessi termini previsti per i lavoratori subordinati.
Nessuna indennità per l’attività pubblica prestata deve essere comunque erogata ai parlamentari ed ai consiglieri regionali a decorrere dalla data di cessazione della loro carica.
9. Tutti coloro che rivestono cariche elettive pubbliche non hanno il diritto di godere di privilegi speciali e/o benefits. È riconosciuto un rimborso spese a piè di lista secondo i criteri normalmente applicati per i lavoratori dipendenti o suggeriti dall’ Unione Europea, e comunque entro un tetto annualmente fissato dagli Organi di controllo della Spesa Pubblica (in particolare la Corte dei Conti).
Ai Consiglieri provinciali, comunali ed a quelli regionali non spetta alcun compenso fisso, salvo un gettone di presenza per ogni loro effettiva partecipazione alle riunioni dei rispettivi Consigli e Commissioni.
10. I privilegi attualmente in essere, diversi da quelli goduti dai restanti cittadini, per coloro che ricoprono cariche pubbliche elettive o svolgono attività nella pubblica amministrazione e che non siano in linea con quanto qui disposto, decadono a decorrere dal 1° gennaio 2008.

il documento in allegato.
Buona lettura a tutti!
File allegati
Tipo di file: zip Iniziativa_popolare_insieme.zip‎ (21.2 KB, 700 visite)




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