DDL CARFAGNA:”la propaganda del Governo manderà in stallo il sistema Giustizia!"
DDL CARFAGNA:”la propaganda del Governo manderà in stallo il sistema Giustizia!"
Interveniamo sul DDL del Ministro Carfagna, bollandolo come ennesimo provvedimento demagogico che paralizzerà ulteriormente il già precario sistema giudiziario Italiano. “I provvedimenti del Governo Berlusconi avranno l’unico risultato di paralizzare il già precario funzionamento del sistema giudiziario Italiano. Dopo il taglio di circa 1,2 miliardi di euro al settore sicurezza, dopo le sparate sulle impronte digitali, dopo la trovata di istituire il reato di clandestinità, dobbiamo assistere all’ennesimo episodio dello show messo in piedi dal Governo Berlusconi: la proposta del Ministro Carfagna per combattere la prostituzione. L’unica cosa su cui concordiamo è la necessità di ridare decoro alle strade Italiane, ma di certo prevedere la reclusione da 5 a 15 giorni per la clientela non sortirà alcun effetto, se non quella di paralizzare i Tribunali Italiani. Se questa è la proposta per risolvere il problema proprio non ci siamo. Sicuramente , sanzioni pecuniarie elevate potrebbero fare da forte deterrente per la clientela, ma la verità è che si dovrebbe avere il coraggio di dire che servirebbe riaprire le case chiuse per gestire il fenomeno della prostituzione, tenendolo sotto controllo e,soprattutto, sottraendolo alla criminalità organizzata. Prevedere da 5 a 15 giorni di galera per i clienti è esclusivamente un atto di pura propaganda, che non serve a nulla, ma che andrà a ripercuotersi negativamente sul già precario sistema giudiziario italiano. Per infliggere una pena detentiva, infatti, si devono celebrare i processi, che come sappiamo costano e durano parecchio tempo. Il risultato sarebbe unicamente quello di intasare il lavoro delle procure, senza peraltro colpire i soggetti che andrebbero davvero puniti:gli sfruttatori. Crediamo che l’effetto del DDL Carfagna possa essere molto limitato nel tempo, come tutti gli altri provvedimenti messi in piedi dal Governo Berlusconi sul settore sicurezza, senza andare a risolvere alla radice problematiche che esistono, ma che, secondo noi, vanno trattate in modo diverso. Non avremmo voluto assistere a nessun taglio ai fondi destinati alla sicurezza per garantire una maggiore e più efficace presenza delle forze dell’ordine sul territorio. Avremmo preferito una norma che prevedesse l’immediata espulsione dei clandestini, invece che prevedere il reato di clandestinità, che andrà anch’esso ad intasare il lavoro dei tribunali. Avremmo preferito che il governo avesse adottato provvedimenti più restrittivi sugli sfruttatori, prevedendo anche la riapertura delle cosiddette case chiuse per tenere sotto controllo il fenomeno, sottraendolo così alla criminalità. Di certo l’Italia non puo’ andare avanti con provvedimenti spot, che non risolvono assolutamente i problemi ed, anzi, in alcuni casi li amplificano. “
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