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Anche i giovani di destra manifestano ma senza imbrattare i muri
Anche i giovani di destra manifestano ma senza imbrattare i muri
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Tratto da www.loccidentale.it Ieri pomeriggio il teatro Capranica di Roma era gremito di studenti. Non i soliti manifestanti di sinistra, agguerriti contro la Gelmini e le sue riforme, ma studenti come tanti altri, accomunati da un modo diverso di protestare e far sentire la loro voce e da un’appartenenza politica di centrodestra. Erano lì per far valere le loro opinioni e fare le loro richieste ai molti parlamentari del Pdl che hanno accettato l’invito a discutere le politiche del governo sul tema della scuola. L’occasione era la conferenza indetta da Azione studentesca, Azione universitaria, giovani di Forza Italia, Studenti per la libertà che ha riunito i giovani simpatizzanti di Forza Italia e Alleanza Nazionale per discutere la riforma sulla scuola proposta dal ministro Maria Stella Gelmini, e per discutere soprattutto della protesta studentesca in corso in questi giorni nelle principali città italiane. Gli studenti, che hanno detto di rappresentare una maggioranza silenziosa, hanno manifestato il loro pensiero, in modo civile, dialogando, proponendo, domandando e marcando in questo modo la distanza, nei contenuti e nella forma, tra loro protesta e quella dei giovani contestatori legati alla sinistra e alle sue principali associazioni studentesche. Contemporaneamente infatti davanti Palazzo Madama migliaia di studenti manifestano contro il decreto, megafoni alla bocca, urlando slogan dal sapore retrό talmente sfruttati da risultare ormai privi di sostanza. I ragazzi del Caprinica sostengono il “cuore” della riforma seppur non condividendo la politica del governo sui fondi da destinare alle università. Giovanni Donzelli, alla testa degli universitari di An, parla a nome dei suoi: “I tagli non ci piacciono. Non ci piacevano quelli di Mussi, chiediamo al Pdl di trovare il modo per dare fondi all’università e alla ricerca”. Un altro studente si dice contario al voto in condotta, potenziale “arma di ricatto” in mano ai professori. Ma tutti, in ogni caso, “votano a favore” del decreto Gelmini. A loro risponde con chiarezza il capogruppo alla Camera del Popolo delle Libertà Fabrizio Cicchitto, anche lui intervenuto alla conferenza, spiegando ai ragazzi che “un taglio delle spese pubbliche andava fatto”. “Le cose stanno in modo più complesso di come viene rappresentato - ha proseguito Cicchitto -, c’è una vasta area di studenti che chiede risposte e non è contro il governo” I giovani di cui parla Cicchitto sono disposti a cambiare idea, ma hanno bisogno di spiegazioni. Senza kefia al collo e senza scomodare le forze dell’ordine, pacatamente, i giovani del centrodestra al Caprinica hanno discusso, da “adulti” ad adulti, si sono informati, hanno anche protestato ma senza alzare “l’onda” per una protesta che ugualmente si fa sentire. Perché sì, anche gli studenti del centrodestra si lamentano. Ma non se la prendono con la Gelmini, contestata come ogni altro ministro dell’Istruzione, ormai per tradizione. Uniti nella lotta contro i baroni nelle università, i ragazzi del Caprinica si dichiarano contrari alle occupazioni degli edifici scolastici pur di non fare lezione, agli assalti ai rettorati e alla strumentalizzazione politica della protesta, pronti a sostenere la contestata riforma della scuola, proprio nelle ore del via libera parlamentare al provvedimento. Sul tema dell’occupazione come metodo di protesta prende la parola il presidente della commissione cultura alla Camera Valentina Aprea: “Abbiamo il dovere di sostenere la riforma. Sono contro le occupazioni, sempre, sono illegali. Dobbiamo promuovere invece assemblee, spiegare. Verremo anche noi a spiegare la riforma, basta che le scuole non siano occupate. Se occupiamo ci mettiamo in una condizione di illegalità e noi vogliamo distinguerci anche in questo”. Ma per le organizzazioni studentesche presenti ieri pomeriggio la protesta è ”andata troppo oltre” e citano l’uso strumentale di Facebook fatto dagli studenti di sinistra: ”Sono pubblicati dei veri e propri insulti alla Gelmini con frasi pesanti e che contribuiscono ad un clima di odio”. Anche Maurizio Gasparri è intervenuto all’evento spiegando agli studenti che il governo ha intenzione di andare “avanti con il decreto Gelmini”. “È del tutto singolare - ha spiegato il senatore riferendosi alla presenza di 35enni alle manifestazioni scolastiche - che i ragazzi protestino sulla scuola che non frequentano, con i dirigenti di sinistra che mandano i figli nella scuola privata. ”Dovete testimoniare che ci sono anche altri studenti, non vogliamo lezioni da questi baroni, aprite gli occhi non fatevi usare”. “Dobbiamo guardare alla protesta con serietà ma non pensare che sia una rivolta generazionale, sono i numeri a dirlo” ha detto Giorgia Meloni, ministro della Gioventù, a margine dell’incontro.
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« Vi sono momenti, nella Vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo. Un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre » http://barcentrale.wordpress.com/ |
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É ormai noto che i ragazzi di destra,sono ,molto più democratici dei giovani comunisti.
Gli stessi sono arroganti e prepotenti.E in certe Università, vogliono comandare loro,esempio non lasciare entrare studenti che devono sostenere esami. Pensare che il comunismo ha ucciso 200 milioni di persone. |
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