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E considerare la questione da questo aspetto è assurdo, perchè tu non includi il fatto che il rapporto etero è normale e stereotipato, e non per forza implica un'accettazione dell'alro sesso. Farci sesso non vuol dire per forza accettare, e ci sono mariti che picchiano le mogli. Io preferisco un gay a questo.
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C'è solo la strada su cui puoi contare, la strada è l'unica salvezza. |
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C'è solo la strada su cui puoi contare, la strada è l'unica salvezza. |
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Io penso che la diversità spaventi, perché ci costringe a cambiare metro di misura. Ci riconosciamo nei gruppi che hanno in comune qualcosa con noi, siano essi parenti, amici o conoscenti. Tutto ciò che esula dal nostro modo di pensare (che consideriamo normale) è per noi un problema. Così, chi è omosessuale considererà normale tale situazione a differenza di chi non lo è. Idem per il colore della pelle, per le situazioni di disabilità, ecc....
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Non credo che il problema sia l'omofobia. Insomma, gli stranieri esistono anche con la xenofobia e vivono bene, quindi credo che anche gli omosessuali possano fregarsene.
In quanto alle differenze e al razzismo, è vero: non c'è assolutamente prova che l'omosessuale sia diverso dall'eterosessuale se non nel semplice momento in cui avviene la preferenza, che però non può essere assolutamente considerata "differenza" dal resto dell'umanità. Del resto, io preferisco il cioccolato, la mia morosa preferisce la panna. E allora? Per questo mica ci disprezziamo! La vita degli omosessuali è affar loro, perché i razzisti devono intromettersi e volerla cambiare a tutti i costi? Certo, però devo dirla tutta: quelle assurde manifestazioni in cui si spogliano e fanno i buffoni servono solo a fomentare ciò che la gente in precedenza pensava di loro. Se vogliono essere uguali, perché non lo dimostrano? Così mostrano solo di essere parte di una fetta "diversa" della popolazione. Poi dell'adozione non ne parliamo. |
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"Razzismo" per me significa però considerare inferiore una persona solo per la sua appartenza ad un gruppo etnico; per gli omosessuali parlerei di discriminazione sessuale, paragonabile a quella che ancora purtroppo avviene, specie sul lavoro, verso le donne. Mi viene in mente la canzone di Gaber che dice "un'idea, finchè resta un'idea è soltanto un'astrazione...se potessi mangiare un'idea avrei fatto la mia rivoluzione" , e a questo associo un altro pensiero: a parole è facile essere progressisti, aperti, e democratici, ma poi nei fatti ci si scontra talvolta con dei pregiudizi radicati e duri a morire.... Ammetto però candidamente che qualche imbarazzo lo proverei se dovessi avere un collega gay, o se scoprissi che una persona che conosco è gay/lesbica.. |
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Per precisare. Non piacciono nemmeno a me. Ma sono del parere che oggi questo termine abbia un significato molto diverso rispetto a quello che aveva in origine. Inoltre, equiparare razzismo e omofobia mi fa venire in mente un famoso slogan femminista degli anni '70: "Una donna senza un uomo è come un pesce senza bicicletta". Detto in altri termini, non vedo la relazione tra i due. Buona vita |
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Certo che la società quando le serve la scienza la usa come vuole lei.
E' vero che in natura esiste l'omosessualità e pertanto la stessa è da definirsi parte naturale degli esseri viventi ma quando si vuole informare che l'Homo Sapiens si è (scientificamente accertato) accoppiato con il Neanderthal generando due razze diverse... apriti cielo! Saluti. |
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Io non sono razzista ne ho qualcosa contro i gay, purtroppo è la società come avete già detto e il comportamento di molti a farci pensar male delle altre razze.
Purtroppo basta guardarci intorno o vedere il telegiornale per sentire notizie come: extracomunitario uccide per fregarsi la pensione a una vecchietta, oppure albanese stupra ragazza ecc... se uno non è razzista sono il mondo in cui viviamo e gli stessi mass media a renderci tali. Ormai ci basta incontrare uno straniero e il nostro cervello subito elabora immagini sbagliate, ad esempio se vedo un albanese subito penso al ladro. Ma mi chiedo: abbiamo tutti i torti anche noi per pensare cose simili? Io, forse sbaglio, non potrò mai parlare bene di uno zingaro, ma perchè tutti quelli che ho conosciuto sono dei pezzi di xxx, e per pensare questo non ho bisogno di accendere la tv mi basta passeggiare. Riguardo ai gay personalmente ne conosco anche qualcuno e massimo rispetto per loro. Ma se dovessimo parlare di sessualità giusta o sbagliata allora dovremmo pensare a una sessualità libera e senza regole o preconcetti. Perchè se io definisco l'etero normale allora il gay è un diverso; e quì dobbiamo rifarci sempre al solito discorso della società in cui viviamo e al parere di ognuno. |
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Questo, a mio avviso, è dovuto al fatto che prima di tutto sono razzisti loro. Infatti, si sposano fra di loro perchè a noi non ci vogliono. Ovvio che non è colpa della razza, perchè se prendi un neonato zingaro e lo allevi in una famiglia nostra, diventa come noi. Ma loro hanno usanze e una cultura tutta loro, e non so quando le cose potranno cambiare!!
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Arrivo a Milano ed è piena di omosessuali, che la scelgono proprio per le grandi tolleranza, riservatezza e libertà che la caratterizzano. Ma non finisce qui: faccio un colloquio di lavoro con un ragazzo della mia età, che una mia conoscente mi aveva già annunciato essere gay. Il colloquio va bene, ottengo il posto e il mio selezionatore diventa un mio collega di lavoro. Tutti i giorni fianco a fianco, scrivania a scrivania. Il mio banco di prova. Ebbene è andato alla grande. Lui è una persona fantastica, le cui tendenze sessuali non influiscono minimamente sul lavoro (se non per le battute reciproche che ci scambiamo quotidianamente). La sua sensibilità umana è spiccata e rappresenta davvero un esempio sia nel lavoro che nella vita. Il nostro è diventato anche un rapporto di amicizia (usciamo insieme anche fuori dal lavoro) e ho avuto modo di conoscere e frequentare anche il suo compagno, persona altrettanto speciale. Sia chiaro, sono omosessuali che non danno nell'occhio con atteggiamenti che mirino a mettere continuamente in evidenza la propria diversità. Infatti, quando vedo persone che ostentano e volgarizzano la loro sfera sessuale, avverto un leggero fastidio immediato. Non ho ancora frequentato persone così e non saprei dirvi che effetto mi farebbero. Fatto sta che i miei due amici gay hanno delle amiche fantastiche... e questo è un altro fattore molto interessante. |
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Scusate ma secondo me il razzismo e l'omofobia sono cose distinte che possono avere dei collegamenti ma sono due cose ben distinte, posto due esempi:
1) Ho molti amici africani, brasiliani, francesi, inglesi, russi e anche del centro-sud Italia. Non sopporto gli integralisti islamici. Accetto che gli omosessuali e lesbiche possano vivere la loro sessualità e vita sociale come credono, ma non accetto che gli venga riconosciuto un qualsiasi tipo di unione civile ne tantomento la possibilità di adottare-avere figli. SONO RAZZISTA? Credo di no, SONO RAZZISTA? Forse. 2)Ucciderei i pedofili con le mie mani (Il loro è un rapporto contro-natura? In alcuni casi no se il pedofilo è uomo e se la prende con una bambina) SONO OMOFOBICO? Credo di no, SONO RAZZISTA? Credo di no. |
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Esiste una corrente di pensiero secondo la quale tutti gli esseri umani nascono sostanzialmente bisessuali, ed in seguito fanno una scelta tra l'orientamento etero e quello omo. Personalmente non la condivido del tutto…!
Preferisco la corrente secondo la quale tutti abbiamo aspetti femminili ed aspetti maschili, e l'accettazione di entrambi ci permette di non aver paura di pensieri, desideri, fantasie inerenti il nostro stesso sesso. Non credo che chi ritiene che gli omosessuali siano malati stia sempre necessariamente reprimendo la propria parte gay, la maggior parte delle volte è solo una persona ignorante e piena di pregiudizi. |
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Il razzismo o l'omofobia nascono da una paura.
Dalla paura verso ciò che non si conosce, ciò che è estraneo al nostro mondo personale. Paura che porta a dividere il mondo in due: da una parte i buoni (quelli simili a noi, all'interno della nostra cerchia di conoscenze) e dall'altra i cattivi (quelli che stanno fuori). E' una posizione qualunquista, però penso abbia anche una sorta di funzione di "sopravvivenza": la paura è un'emozione innata, retaggio del nostro passato animale. A volte ci salva la vita, a volte ci fa fare cose sconsiderate. Per quanto concerne l'omofobia, oltre a quello che ho scritto sopra, immagino c'entri pure il fatto che in alcuni casi si dia contro gli omosessuali perchè la loro sola presenza potrebbe scatenare pensieri inconsci (una sorta di omosessualità latente), cosa che specialmente per certi "macho" rischierebbe di portarli su posizioni meno celoduriste , per così dire più effeminate In poche parole per la paura di scoprire in sè stessi quello che si biasima negli altri. Il tutto ovviamente secondo me. E' un garbuglio di cose mie, e cose studiate.. |
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Mah la musica è tante cose, è cultura, è emozione, è tecnica, è un mezzo per raggiungere tanti scopi, alcuni lodevoli altri magari meno ed ognuna di queste "tante cose" di cui è fatta la musica ha i suoi pregi ed i suoi difetti, il suo fascino ed il suo lato meno piacevole, è fonte di "attrazione fatale" o di "disprezzo", si può amare un chitarrista estremamente tecnico ma che non trasmette emozioni così come si può amare allo stesso modo una canzonetta facile facile ma che ci ricorda momenti importanti, il vero "dono" della musica è forse quello che è una delle poche arti che riesce in qualche modo a coinvolgere tutti e riesce a coinvolgerci in quasi tutti i momenti della nostra vita.
Non saprei come sarebbe la mia vita senza la musica, sicuramente più povera. |
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La bisessualità e l'omosessualità sono due cose distinte mi pareva di capire. A livello medico quando è stato dimostrato? Ero rimasto che il dibattito era ancora aperto anche se a prevalenza per il polo 'omosessuale' non malattia. Ciao |
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