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Esiste una posizione ideale a tavola per un gruppo di amici?
Esiste una posizione ideale a tavola per un gruppo di amici?
Buonasera.
Qualche tempo fa (e ogni volta che partecipo o organizzo una cena con gruppi di amici o parenti) mi sono fermato a rifettere su come decidere la posizione reciproca ideale delle persone che si siedono ad un tavolo per conversare, magari a cena ma anche in birreria o da qualunque altra parte. Ho organizzato anche un pranzo natalizio a casa mia in cui avevo messo i segnaposti a tavola, come ai matrimoni, nonostante fossimo una decina. Però non ha riscosso molto successo, perchè non erano state sufficientemente studiate le posizioni. E allora mi domando, ci sono delle regole da rispettare per facilitare ciò e fare in modo che tutti si trovino a proprio agio? Qualche idea ce l'ho... 1) dividere uomini e donne perchè spesso (ma non sempre) gli uni parlano di motori o calcio mentre le altre di moda o pettegolezzi. 2) avvicinare all'interno di ciascun gruppo le fasce di età perchè spesso età vuole dire maturità (ma non sempre...) 3) a pari merito con il punto 2, cercare di avvicinare le persone per interessi, solo che qui è necessario conoscerli bene i partecipanti, e spesso amico chiama amico e tutto è più difficile... 4) è importante cercare anche di alternari estroversi e timidi in modo che non vi siano zone morte, dove la gente sbadiglia e basta e altre in cui bisogna alzare la mano per parlare... 5) ovvio che se c'è un amico scapolo ed una bella figliola anche lei libera... ma qui usciamo un attimo dal tema:D c'è altro? grazie a tutti Alessandro |
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Secondo me le persone vanno divise in base all'età, al lavoro che svolgono. al carattere, agli interessi ecc.
Le coppie mai vicino a un'altra coppia: i soli litigano, meglio essere +coppie. Riguardo alla vivacita' delle persone, meglio mettere gli introversi accanto agli estroversi, cosi' li fanno parlare; poi credo ke riflettendo ci siano ancora altre strategie, ma ora devo andare a studiare Ciao Davide |
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Non è questione che uno prevalga o meno sull'altro.
Per farti un esempio stupido ma che è successo a me: eravamo all'ennesima cena di classe delle superiori. Io ero rimasto un pò indietro e mi sono ritrovato lontano dai ragazzi e accerchiato dalle ragazze. Non è che ho chiesto a tutti di spostarsi perchè ero lontano dai miei amici, mi sono messo a parlare con le ragazze e quando la discussione che c'era tra la parte alta del tavolo infervorava intervenivo anche io: ma non mi uccidevo mica se dovevo alzare un pò la voce per farmi sentire da tutti. Poi quando non mi interessava più la discussione degli altri tornavo a parlare con le mie vicine. Tutte le persone di questo mondo sanno interagire, chi meno chi più: lascia che ci pensino da soli!:) Se poi c'è qualche caso diperato non devi mica stravolgere il tavolo per aiutarlo, deve un pò farsi le ossa!:p |
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Ma, la differenza sta nella responsabilità e a come è organizzata la cena. Cioè, se mi invita a pranzo o a cena qualcuno, non mi interessa perchè io mi adatto dappertutto, e quando vedo che c'è qualcuno che è un po che non dice niente, gli butto la chiacchiera..!
Però se io sono l'organizzatore, ho piaciere che tutti si divertano e quindi ho il "dovere" di posizionare tutti nella maniera migliore. Anche perchè poi quando poi si dirà un giorno: ti ricordi quella sera li per il compleanno di.. che pacco di serata! E secondo me non fa piacere. Se il pacco c'è stato lo stesso ma lo ha organizzata qualcun altro la serata, io non so che farci. Più che ascoltare, parlare e ridere con tutti non posso fare!:( |
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Bah, sinceramente decidere i posti ad un pranzo tra amici e conoscenti mi sembra rendere la cosa un po' troppo formale!
Sono per il posto a caso, tanto noi italiani seduti a un tavolo abbiamo come la pulsione irrefrenabile di parlare. Very Happy:) Comunque se proprio vuoi i punti che hai detto non sembrano male, tranno il terzo, quello degli interessi. Oltre che come tu stesso hai detto è complicato, secondo me è controproduttivo, perchè quel gruppetto tenderebbe a isolarsi! Saluti Silvia |
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Secondo me andrebbero sistemate in modo completamente opposto a come le hai studiate tu.
Maschi e femmine separati, proprio per evitare eventualmente che ci si trovi ad ascoltare o parlare per due ore. Non avvicinarli per interesse, così da permettere di farli conoscere meglio e di confrontarsi; difficilmente si creano zone morte dacché è parte dell'essere umano comunicare... se sei stato invitato a cena una parola dovrai pur scambiarla;) A volte, per i timidi, potrebbe essere utile mandarli a portare i piatti in cucina assieme a qualche altra persona di sesso opposto:D |
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Beh, di solito c'è una sottile guerra psicologica, quando si esce con gli amici(magari quando non si conoscono tutti) per sedersi vicino a qualcuno di simpatico!:D
A colpi di strattoni e spintoni e passi di danza, di solito, si riesce a trovare la posizione giusta per tutti, e ognuno scieglie la sua! Per le occasione stile serata al pub, quindi, ti propongo di lasciar scegliere a ognuno il proprio posto, magari, se hai qualche amica timida e che conosce poche persone, falla sedere vicino a te.:( Se l'occasione è MOOOOOOLTO formale, invece (cioè, minimo devi tirare fuori le posate d'argento e mettere gli stuzzicadenti in bagno), invece, ti posto quello che mi ricordo del buon vecchio galateo Riguardo al dividere uomini e donne, il galateo dice: A fianco della padrona di casa (a capotavola, credo) l'ospite di sesso maschile più importante. A fianco del padrone di casa (a capotavola dall'altra parte) l'ospite di sesso femminile più importante, per non sbagliare, magari, metti a capotavola loro! Moglie e marito seduti uno di fronte all'altro... Riguardo all'età credo possa andare bene avvicinare le fasce. Da piccolo mi divertivo tantissimo se mi mettevano ad un tavolino dove c'erano altri bambini...:p Riguardo al conoscersi, anche io metterei persone che si conoscono di più vicino ad altre persone che si conoscono... Quoto anche l'alternare estroversi e timidi. Attento però perchè spesso alla gente non piacciono le regole!;) Credo, tuttavia, che per un pranzo di Natale o un'evento importante, con i parenti, possa andare. Ciao Michele |
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Secondo me la faccenda della separazione tra uomini e donne è stupida, meglio evitare! Evviva la mischia, sicuramente è meglio!
Riguardo alle coppie, lasciarle insieme se stanno bene. Poi, appunto, gli interessi possono essere diversi sì ma è meglio mischiare anche qui. A parer mio è bene insistere sul fatto della timidezza delle persone: cioè non è carino tenere una persona timida lì da sola oppure in mezzo a gente troppo chiaccherona. Devo ammettere che l'argomento è complesso. Secondo me è un problema da "psicologia dinamica", cioè sulle relazioni tra individui, magari prova a leggerti qualcosina (basta un libro ben azzeccato). Oppure dialoga e parla con semplicità ai tuoi amici o a chi inviti per chiedere al riguardo, e discuterne. Tanti auguri, anche per questa organizzazione, affinchè magari le tue idee si diffondino! Ciao Marta |
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Generalmente è meglio che ognuno si scelga il posto (spesso da noi si decide insieme come dividerci oppure a spintoni!) però onde evitare imbarazzi si può creare un sistema di posti.
Addirittura a Natale mio cugino ha costruito dei segnaposti col nome e per ogni nome un disegno legato al mestiere o alla personalità del dato parente carinissimi! Comunque dipende dal gruppo... tendenzialmente non mi piace dividere le coppie (almeno, tranne quando siamo tra amici, mi piace stare vicino al mio ragazzo, anche perchè male che vada parlo con lui e poi so che è molto bravo a fare conversazione con tutti a differenza di me ). Sulle fasce d'età non ci giurerei... secondo me l'ambiente si ravviva mescolando un pò la gente. Ad esempio, un 15enne può essere gratificato stando in mezzo ai 30enni e loro di certo hanno un bel diversivo... se invece si parla di 15-50 allora non ha senso. In generale direi che i bambini vanno messi coi bambini, poi dall'adolescenza ai 40 va bene tutto (dato che la gente con cui esco copre circa tutta questa fascia e stiamo bene) e poi i "genitori e nonni" Se amico chiama amico, meglio farli sedere vicini... sugli estroversi e i timidi sono d'accordo e anche sui single ma senza risultare troppo invadenti |
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Hai aperto una discussione carinissima, secondo me!
io sono dell'idea che ognuno dovrebbe scegliere il posto che più desidera, vicino a chi più desidera: a me, quando assegnano il posto, mi incacchio perchè non ci azzeccano mai per cui io, personalmente, non li assegno. Comunque, andiamo alle tue domande, se proprio hai il desiderio di mettere i segnaposto! Io penso che mettere uomini e donne divisi significa che 1) le morose si incavolano perchè non sono vicine al rispettivo moroso e viceversa 2) aggreghi di meno il gruppo. Sull'avvicinare le fasce d'età, dipende dai rapporti che ognuno ha con gli altri. Io ho 26 anni ma vado d'accordissimo con persone molto più grandi di me, per esempio: ma non è sempre vero! Insomma, secondo me devo adattare la tua disposizione al rapporto tra i tanti. Potresti fare una specie di diagramma con i gradi di separazione...:D Sull' avvicinare le persone per interessi sono d'accordo e mi sembra una buona idea!;) Mi sembra buono anche alternare estroversi e timidi. Io sono timidissima e finisce sempre che mi mettono con i timidi e i tristolini e mi deprimo ancora di più. Non lo sopporto! Riguardo l'ultimo punto:mi inviti a cena se hai un amico scapolo?:D Per il resto, secondo me devi adattare il tutto alle persone con cui hai a che fare e alle circostanze. tipo al PUB me ne fregherei se no sembreresti mio nonno, oltre che un pò toccato di cervello!:) Ciao e buona disposizione!!! |
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Ciao Alessandro,
innanzitutto credo che non esistano dei ''tipi'' puri o dei modelli ideali per ''sistemare'' le persone al tavolo. Più che sociologia questo è un campo di psicologia, e cio' a maggior ragione se frequenti sempre le stesse persone. Innanzitutto occorre sapere qual'è il tuo obiettivo: vuoi osservare? Vuoi essere un semplice partecipante o vuoi essere un maestro di tavola? Il tuo gruppo d'amici e' di tipo chiuso o sono ammessi anche sconosciuti (per es. amici d'amici?). Sei estroveso o diffidente? In linea di principio sono favorevole all'inclusione solidale anche se sono molto selettivo nelle persone che frequento. Nel senso che e' importante che tutti partecipino in qualche modo e non ci siano persone che si sentano sole o emarginate. Molto dipende dalla forma del tavolo. Ad es. in un tavolo rettangolare chi si siede a capotavola avra' una scelta limitata d'interlocutori, magari sarebbe il caso d'inserire il nuovo ospite, se c'e', con a fianco o di fronte il proprio ''gancio''. Ricorda sempre che ''non si vive per mangiare'' ma ''si mangia per vivere'' anzi meglio aggiungere ''condivivere'' cioeè''vivere per condivivere''. E' giusto quindi essere solidali anche a tavola ma questo non significa che gli ospiti si devono mangiare tutto! Scusami se sono stato prolisso e...ci vediamo a tavola. :J: |
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Secondo me la migliore soluzione rimane quella di lasciare i tuoi amici liberi di scegliersi il posto dove sedersi.
Se proprio vuoi scegliere i posti, cerca di evitare di mettere i maschi da una parte e le donne dall'altra e non le mettere tutte vicine le persone che più si conoscono altrimenti fanno comunella ed evitano gli altri. |
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Dipende molto anche dal tipo della cena che si sta organizzando, se è una cena di classe, è naturale che si formino delle fazioni e mescolarle potrebbe essere la causa di litigate o peggio (Esperienza diretta). Cene e pranzi di lavoro seguono più o meno la stessa linea, mettere gli operai mescolati con i dirigenti o gli impiegati, non ha molto senso. La cena tra amici beh lo dice la parola, se sono tutti amici vale la regola commutativa: cambiando l'ordine il risultato non cambia.
Riassumendo, a meno che chi organizza non lo voglia fare di proposito, è meglio mettere a tavola, persone con gli stessi interessi e circa con la stessa età. Si diceva sopra che un 15enne si sentirebbe gratificato a stare con i 30enni ma non è prorpio vero, probabilmente i "grandi" tenderebbero a parlare di cose che il "piccolo" ha solo sentito dire da altri e prenderebbe un ruolo passivo oppure potrebbe essere direttamente estromesso o metter in condizioni gli altri di non parlare liberamente perchè c'è "lui". Per me la soluzione ideale in situazioni "informali" è chi primo arriva prima si siede. Ciaoz |
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